Ticino

Meno littering, ma i mozziconi nei tombini restano molti

Rispetto allo scorso anno trovata meno immondizia abbandonata sul territorio. Prevista una campagna di sensibilizzazione per i rifiuti di sigaretta

(Dt-Ursi)
30 agosto 2022
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Meno rifiuti abbandonati sul territorio, ma sempre molti, troppi, mozziconi di sigaretta. È il risultato dell’indagine condotta il luglio scorso dal Dipartimento del territorio (Dt) in collaborazione con l’Azienda cantonale dei rifiuti (Acr). Rispetto al 2021 è stato registrato un calo del 46%, ma la spazzatura trovata era maggiormente localizzata in determinate aree (parcheggi e nelle zone picnic all’interno dei parchi). I rifiuti legati alla pandemia, in particolare le mascherine chirurgiche, hanno anch’essi subito una drastica diminuzione (-83%), scrive il Dt.

Una delle ragioni del miglioramento, si legge nel rapporto, può essere collegata agli allentamenti delle misure di protezione contro il coronavirus: le persone hanno probabilmente frequentato meno "le aree di territorio che di norma non rientrano nelle zone di svago più comuni. Un altro importante fattore è sicuramente legato agli spostamenti facilitati verso l’estero (soprattutto nei mesi caldi)". Inoltre, anche la canicola può aver portato le persone a "cercare maggiore refrigerio nei dintorni di laghi e fiumi piuttosto che in luoghi di ritrovo più accaldati come piazze, strade ecc".

L’obiettivo dell’indagine è stato di verificare se ci sono stati cambiamenti significativi rispetto alla stessa analisi svolta a maggio 2021. Sono state coinvolte nove differenti zone del cantone: centri urbani, aree periurbane e retroterra. I rifiuti sono stati classificati nelle categorie: carta e cartone, plastica mista, mascherine chirurgiche, lattine e alluminio, mozziconi di sigarette, vetro di bottiglia, altro.

Una campagna di sensibilizzazione

Malgrado i segnali positivi, il Dipartimento ribadisce che "nel nostro cantone la quantità d’immondizia abbandonata nell’ambiente è ancora notevole". Riguardo ai mozziconi di sigaretta, trovati in tutte le aree dell’indagine, è prevista nel 2023 una campagna di sensibilizzazione per contrastare la tendenza a gettarli nei tombini delle strade, che oggi sono sempre meno allacciati alla rete delle canalizzazioni dei depuratori, ricorda il Dt.

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