Ticino

Il Ppd chiede rassicurazioni sul coefficiente d’imposta al 97%

Lo fa nell’ambito delle domande poste dai gruppi parlamentari al Consiglio di Stato sul Consuntivo 2021

(Ti-Press)
29 maggio 2022
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Non di sole imposte di circolazione si parla nella Commissione della gestione del Gran Consiglio. Al centro dei lavori, la scadenza era la scorsa seduta, anche le domande dei gruppi parlamentari al Consiglio di Stato sul Consuntivo 2021 del Cantone presentato qualche settimana fa (58,2 milioni di disavanzo, rispetto ai 230,7 preventivati). Il Gruppo Ppd, con otto interrogativi generali e dodici specifici, torna fra le altre cose sull’applicazione del cosiddetto Decreto Morisoli in merito al quale – ricorda – nel rapporto scaturito dalla Commissione della gestione la maggioranza di questa condivideva con gli iniziativisti di escludere fino al 2025 aumenti della pressione fiscale e in particolare del coefficiente d’imposta. Pertanto – chiede in cerca di rassicurazioni il Ppd – "il Consiglio di Stato può confermare che la pianificazione finanziaria fino al 2025 tiene conto dell’indirizzo parlamentare e popolare ed è quindi strutturata su un coefficiente d’imposta non superiore al 97%?". Fra le altre domande al governo, quella se sia verosimile che a fine 2022 sarà rispettato il vincolo del freno al disavanzo secondo cui il conto di compensazione deve registrare un saldo non superiore al 9% dei ricavi correnti, e in caso contrario quali misure siano state ipotizzate. E se il carico fiscale sia stato suddiviso in modo più o meno omogeneo rispetto agli ultimi cinque anni.

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