Ticino

Responsabilità sociale del Comune, in estate il piano d’azione

Sarà ricavato dalle risultanze dell’indagine promossa da Dipartimento delle istituzioni e Dipartimento delle finanze e dell’economia

Da sinistra: Jenny Assi (ricercatrice Supsi), Marzio Della Santa e Norman Gobbi
(Ti-Press)
3 maggio 2022
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Attuazione di un piano regolatore che applichi il principio federale dello sviluppo centripeto, riqualifica urbanistica e rivitalizzazione dei quartieri. E ancora: adattamento ai cambiamenti climatici e riduzione degli impatti ambientali del Comune (stabili, veicoli, gestione dei rifiuti eccetera). Sono questi i punti su cui ha messo l’accento l’indagine – promossa per la prima volta in Ticino dal Dipartimento delle istituzioni e dal Dipartimento delle finanze e dell’economia – svolta tra gli enti locali con l’intento di rilevare l’orientamento degli enti locali nell’ambito dello sviluppo sostenibile della responsabilità sociale.

Dall’analisi dei dati raccolti è emersa una diffusa sensibilità verso il tema. L’adozione di buone pratiche è però distribuita in modo difforme, con alcune iniziative largamente applicate e quindi già entrate nella pratica del buon governo e alcune aree invece ancora poco implementate.

Nell’estate 2021, Dipartimento delle istituzioni e Dipartimento delle finanze e dell’economia avevano avviato un sondaggio tra i Comuni ticinesi con l’intento di rilevare l’orientamento degli enti locali nell’ambito dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale. Il lavoro di ricerca – condotto in collaborazione con la Supsi – è stato svolto tra giugno e settembre 2021; su 108 Comuni interpellati hanno risposto in 81, pari al 75% del campione totale.

Il progetto si inserisce nella riforma del funzionamento del Comune, uno dei tre assi di intervento sui quali sta lavorando il Dipartimento delle istituzioni per ridefinire il ruolo e il funzionamento del Comune insieme alla riforma dei compiti e della dimensione.

Parallelamente all’indagine, un gruppo di lavoro ad hoc ha analizzato il tema nell’ambito dei lavori preparatori della terza edizione del Simposio tra Cantone e Comuni. Gli approfondimenti elaborati dalla Sezione degli enti locali hanno portato all’identificazione di sei strumenti volti a rafforzare la capacità dei Comuni di mettere in atto politiche e azioni utili a promuovere la qualità di vita residenziale in una prospettiva di sviluppo sostenibile: il rapporto di sostenibilità; il portfolio delle buone pratiche; il benchmark intercomunale; la certificazione; la formazione e la sensibilizzazione, nonché il premio per il Comune socialmente responsabile.

Conclusioni e analisi svolte dal gruppo di lavoro verranno ora concretizzate dal Consiglio di Stato. Gli strumenti saranno introdotti gradualmente nelle realtà comunali nei prossimi anni, proprio per sostenere i Comuni in questo sforzo, pur assicurando la totale libertà dei Comuni nella scelta se aderirvi. Entro la fine dell’estate verrà poi presentata una risoluzione governativa nella quale sarà definita la fase esecutiva del progetto, che potrà poi essere attuato da tutte le realtà comunali.

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