Ticino

Covid, quarantena per tutti i contatti stretti

Dal 27 dicembre sospese pure le visite negli ospedali. Per quelle in case anziani necessario il certificato 2G+

(Ti–Press)
23 dicembre 2021
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A causa dell’impennata dei casi positivi in Ticino il Dipartimento della sanità e della socialità (Dss) comunica che la quarantena viene da subito intimata a tutti i contatti stretti, in particolare quelli familiari, delle persone risultate positive al coronavirus. Questo indipendentemente dalla variante presente e dallo stato vaccinale (salvo se con richiamo). Inoltre, a partire da lunedì prossimo, 27 dicembre, vengono sospese le visite negli ospedali del cantone. Cambiano pure le regole per andare a trovare gli ospiti delle case per anziani. Sarà possibile accedere alle strutture soltanto con un certificato 2G+. Vengono inoltre sospese le uscite dei residenti a domicilio. Le nuove direttive dell’Ufficio del medico cantonale restano in vigore fino al 10 gennaio 2022.

“Il servizio di tracciamento dei contatti, seppur potenziato, accumula ritardi nell’evasione dei casi e deve adattare le sue modalità operative”, scrive il Dss. Il servizio si limiterà quindi a prendere contatto telefonico unicamente con i casi positivi, chiedendo loro di informare i rispettivi contatti. L’intimazione di quarantena sarà trasmessa unicamente tramite Sms oppure mail, con le relative indicazioni da osservare (disponibili a questo link).

Considerata la situazione epidemiologica, l’Ufficio del medico cantonale ha pure deciso di intervenire con misure di protezione accresciute per le strutture sanitarie e sociosanitarie. A titolo precauzionale, da lunedì 27 dicembre è quindi decretata la chiusura alle visite in tutti gli ospedali e cliniche del settore somatico-acuto e nelle strutture di riabilitazione del cantone. Nelle case per anziani vengono sospese le uscite dei residenti (a domicilio o per altre attività), mentre chi intende recarsi in visita in queste strutture dovrà presentare il certificato di vaccinazione o di guarigione negli ultimi 4 mesi, oppure il certificato di vaccinazione o di guarigione e il risultato negativo di un test (regola del 2G+).

“L’evoluzione della situazione epidemiologica nel canton Ticino suscita nuove e accresciute preoccupazioni, in particolare a fronte del netto aumento dei casi negli ultimi giorni a valori assoluti mai raggiunti prima”, si legge. “Le prospettive restano inoltre incerte, soprattutto alla luce della rapida diffusione della variante Omicron del coronavirus. Questo ceppo, come noto, presenta un’elevata contagiosità, mentre i dati sul decorso della malattia e sulla protezione garantita dai vaccini non sono ancora sufficientemente solidi».

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