Ticino

L’audit e i poteri accresciuti di chi lo eseguirà

Caso ex funzionario del Dss, praticamente definita la bozza dell’articolato mandato

(Ti-Press)
7 dicembre 2021
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Passo dopo passo, discussione dopo discussione, ci si avvicina all’audit, chiamato, nelle intenzioni della sottocommissione parlamentare Finanze, a fare piena luce sulla gestione in seno all’Amministrazione cantonale del caso dell’ex funzionario del Dipartimento sanità socialità condannato, con sentenza (d’Appello) definitiva, per reati sessuali. Il mandato da assegnare a chi o a coloro che verranno incaricati di eseguire le approfondite verifiche, finalizzate anche a prevenire in futuro episodi di molestie, è stato sostanzialmente definito. Un mandato piuttosto articolato che si intende attribuire, come già noto, a esperti fuori cantone e senza alcun legame con l’Amministrazione ticinese. «La nostra proposta unanime, portata oggi in commissione Gestione, è di dare poteri accresciuti all’audit», e ciò «stilando un decreto legislativo temporalmente limitato che permetta, ad esempio, di obbligare le persone a collaborare», dice alla ‘Regione’ Michele Guerra (Lega), presidente della Sottocommissione finanze. «Si tratta di un unicum nella storia del Ticino. Riteniamo infatti - aggiunge - che il caso in questione sia molto importante». Inoltre «nel mandato abbiamo indicato che gli esecutori dell’audit devono essere slegati dal contesto ticinese. Questo non esclude che per lo svolgimento dei lavori si possa far capo a personale locale». I risultati dell’audit? Si parla dell’autunno del prossimo anno.

Il progetto del mandato, quello del decreto legislativo e la mozione del popolare democratico Fiorenzo Dadò, che ha proposto l’audit, dovrebbero passare al vaglio e al voto del plenum del Gran Consiglio nella seduta di gennaio. Guerra non si sbilancia e rilancia la palla alla presidente della commissione Gestione Anna Biscossa (Ps). La quale afferma che al momento non è possibile conoscere con certezza le tempistiche, anche se non dovrebbero essere troppo lunghe. «Oggi c’è stata una breve entrata in materia con domande di comprensione sul mandato», fa sapere. «I lavori proseguiranno il 14 o il 15 dicembre quando si discuterà anche del ‘potenziamento’ dell’audit. Lo strumento necessario per rendere possibile questo rafforzamento è un decreto legislativo, la cui bozza oggi non era ancora disponibile. Non credo che basterà una riunione, ci sarà la necessità di fare ulteriori valutazioni. In Commissione sembra però esserci la volontà di effettuare un lavoro approfondito e articolato ma nel più breve tempo possibile. È da molto che la questione è sui tavoli della politica e credo che prima trovi una strada meglio è. Dunque non penso che la trattazione sarà molto lunga».

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