Ticino

135,3 milioni di disavanzo d’esercizio nel preventivo 2022

Il deficit totale ammonta a -196,5 milioni di franchi, con un debito pubblico a fine 2022 di oltre 2,5 miliardi. Crescono la spesa corrente e i ricavi

(Ti-Press)
30 settembre 2021
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Il preventivo 2022 del Cantone, approvato dal Consiglio di Stato, prevede un disavanzo d’esercizio di 135,3 milioni di franchi, cifra che rientra entro il vincolo previsto dal freno ai disavanzi. L’autofinanziamento si attesta a 72,4 milioni di franchi tornando in cifre positive, il grado di autofinanziamento è del 26,9%. Considerato un onere netto per investimenti di 268,9 milioni di franchi, il disavanzo totale ammonta nel 2022 a -196,5 milioni di franchi. Si prevede che a fine 2022 il debito pubblico superi i 2,5 miliardi di franchi, e che il saldo negativo del capitale proprio raggiunga -405,6 milioni di franchi.

Rispetto al preventivo 2021, si evidenzia una crescita della spesa corrente dovuta soprattutto all’incremento dei costi di trasferimento. Accanto alla crescita in questo settore, si registra anche un aumento delle spese per il personale, in particolare per quanto concerne il personale docente. Per contro, il preventivo 2022 vede un incremento dei ricavi rispetto all’anno precedente grazie a un aumento della quota parte cantonale agli utili della Banca Nazionale Svizzera (BNS) e alle migliorate previsioni congiunturali, che, risultando tuttavia segnate dalla pandemia, inducono un ritardo nella crescita economica difficilmente recuperabile in tempi brevi, secondo il Consiglio di Stato.

Per quanto concerne la partecipazione dei Comuni al finanziamento dei compiti cantonali, il governo sottopone all’approvazione del parlamento la proroga della soluzione transitoria adottata nel 2019 e valida per gli anni 2020 e 2021 quale risposta all’iniziativa per “Comuni forti e vicini al cittadino”, che prevede una riduzione della partecipazione a carico dei Comuni per 12,5 milioni di franchi. La proroga permette ai Comuni di continuare a beneficiare della riduzione della partecipazione decisa nel 2019 e che sarebbe altrimenti decaduta.

Assieme al preventivo 2022, il Consiglio di Stato con il messaggio odierno ha presentato il piano finanziario 2023-2025 che integra i nuovi oneri che entreranno in vigore nel 2022 per un valore di 6 milioni di franchi.

Il peso della crisi sui conti pubblici del Cantone si manifesterà verosimilmente e in modo importante anche nei prossimi anni, con la diretta conseguenza di un progressivo peggioramento della solidità del bilancio del Cantone e del debito pubblico. Il Consiglio di Stato rileva poi che le stime attuali di Piano finanziario non rispettano i vincoli previsti dal freno ai disavanzi. Il cumulo di importanti disavanzi di esercizio aumenta infatti il deficit del conto di compensazione, che deve essere ammortizzato, riducendo di fatto il margine finanziario determinato dal limite massimo di disavanzo possibile, che già a partire dal 2023 potrebbe essere superato.

“Per poter ritrovare una solidità delle finanze pubbliche cantonali, indispensabile per poter far fronte ai bisogni della società, secondo l’esecutivo occorrerà un intervento attivo della politica per riportare le finanze su un binario di equilibrio” è il monito finale dell’esecutivo ticinese. “Il periodo che stiamo vivendo”, conclude il Consiglio di Stato, “sta infatti mostrando come finanze pubbliche solide siano la premessa necessaria per affrontare nel migliore dei modi i periodi di crisi”.

 

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