Ticino

Espulsione per due marocchini spacciatori di moneta falsa

La sentenza è stata pronunciata dalla Corte penale del Tpf di Bellinzona presieduta dal giudice unico Fiorenza Bergomi

La giudice penale federale Fiorenza Bergomi (foto Ti-Press)
30 novembre 2020
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Espulsione dalla Svizzera per almeno cinque anni e pene detentive dai 12 ai 18 mesi per due cittadini marocchini, uno uomo e una donna, residenti in Italia. È questa la sentenza pronunciata questa mattina, 30 novembre, dal giudice unico Fiorenza Bergomi della Corte penale del Tribunale penale federale. I due erano accusati di avere, il 28 marzo 2019, importato dall’Italia in Svizzera 90 banconote contraffatte da 50 euro e 9 banconote contraffatte da 100 euro per un importo totale di 5’400 euro, nonché di avere, tra il 28 e 29 marzo dello scorso anno, messo in circolazione come autentiche 34 banconote contraffatte da 50 euro e altre 4 da 100 euro, per l’acquisto di diversi beni, per complessivi 2’100 euro. Ai due era inoltre imputato il reato di truffa legato alla messa in circolazione di monete false. Reati accertati dalla corte. 

Sono almeno sette le società commerciali truffate dalla coppia che si sono presentate quali accusatori privati. L’uomo, oltre alla pena detentiva di 12 mesi, sospesa per un periodo di prova di due anni, è stato condannato al rimborso alla Confederazione di 9mila franchi non appena le sue condizioni economiche glielo permetteranno. Le spese per la difesa d’ufficio ammontano invece a 13'640 franchi, importo assunto dalla Confederazione. Alla donna, invece, la pena detentiva ammonta a 18 mesi, non sospesa, dedotto il carcere preventivo sofferto. Anche in questo caso è stato disposto il rimborso alla Confederazione di 14’930 franchi non appena le sue condizioni economiche glielo permetteranno. Le spese di difesa - a carico della Confederazione - ammontano invece a 22’395 franchi. Anche le spese procedurali, per un massimo di 7’800, sono state poste a carico dei due imputati in ragione di metà ciascuno.

Sequestrati, infine, valori patrimoniali di pertinenza dei due per un importo pari a 1’232,54 euro, in vista del pagamento delle spese procedurali. La sentenza è appellabile, entro 10 giorni, alla Corte d’appello della Tribunale penale federale.

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