Ticino

Meno suolo occupato nel fondovalle del Ticino

Nella fotografia dell'Osservatorio dello sviluppo territoriale la crescita è rallentata dalla politica del Piano direttore. Si riducono ancora terreni agricoli e verde

C'è ancora da fare (foto Dt)
30 novembre 2020
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Una fotografia aggiornata dello stato degli spazi liberi del fondovalle del Cantone Ticino. A scattarla è l’Osservatorio dello sviluppo territoriale dell'Accademia di architettura nel suo ultimo quaderno tematico per conto del Dipartimento del territorio. Del resto, è in questa esigua porzione del territorio cantonale (12.2%) che si concentra la maggior parte delle attività antropiche (circa l’87% dei residenti e il 93% dei posti di lavoro), degli insediamenti e delle infrastrutture, si rende attenti in una nota. Questo scenario crea "una grande pressione sugli spazi liberi, intesi sia come elementi caratterizzanti del paesaggio – superfici agricole, boschive e quelle relazionate a fiumi e laghi – sia come aree per lo svago all’interno o in prossimità degli insediamenti, direttamente legati alla qualità di vita dei cittadini".

Le analisi fornite si basano sulla Statistica della superficie (Ufficio federale di statistica) e prendono in considerazione il periodo che va dagli anni 1980 al 2018. "Globalmente, benché la pressione insediativa sia sempre presente, le analisi mostrano che il grado di crescita dell’occupazione del suolo sta leggermente rallentando nell’ultimo decennio - si osserva -. A questa tendenza ha contribuito la politica di gestione dello sviluppo insediativo ancorata nel Piano direttore cantonale, attraverso il generale divieto di ampliamento delle zone edificabili, il freno alla dispersione insediativa e il sostegno a un’edificazione più concentrata".

Nel dettaglio emerge, però, "la riduzione di terreni agricoli e di superfici e corsi d’acqua, nonché la stagnazione degli spazi verdi attrezzati, quali ad esempio parchi pubblici e installazioni sportive; un fenomeno in contraddizione rispetto all’obiettivo di incrementare la qualità di vita all’interno delle zone edificate attraverso la messa a disposizione di spazi aperti di qualità e pubblicamente accessibili".

Complessivamente gli spazi liberi occupano il 67% della superficie del fondovalle. Nel Sopraceneri arrivano fino al 70%, mentre scendono al 60% nel Sottoceneri.

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