Ticino

L'Ordine dei Medici del Canton Ticino: 'Si chiudano le scuole'

Citano un rapporto congiunto Oms, Unicef e Croce Rossa. A Cadenazzo vanno contro le indicazioni del governo: sospeso l'obbligo scolastico

12 marzo 2020
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Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici suggerisce la chiusura delle scuole. A margine di un incontro tenutosi nella serata di ieri, i professionisti ticinesi citano recenti pubblicazioni – un rapporto congiunto di OMS, Unicef e Croce Rossa e una pubblicazione di Nature – che "confermano che i bambini sotto i dieci anni di età hanno esattamente la stessa probabilità degli adulti di contrarre la malattia". Ancora più "preoccupante è il dato relativo al ruolo di vettore che hanno nella catena di trasmissione del virus: in media il 7-8% dei contatti stretti dei bambini infettati, risulta positivo". Dalle parole di una epidemiologa della Johns Hopkins School, inoltre, "la prova più convincente dell’efficacia della chiusura delle scuole primarie, per rallentare la velocità di propagazione del contagio".

Un fiume in piena

"Nella nostra veste di medici – continua il comunicato – la prima cosa che ci sta a cuore è la salute e la salvaguardia dei nostri pazienti. È importante agire subito per arginare il fiume in piena. Tanto i bambini quanto gli assembramenti di persone
in piccoli spazi chiusi vengono universalmente riconosciuti come fattori potenti della moltiplicazione del contagio. Dovrebbe pertanto essere riconosciuta l’importanza di un contenimento di questo genere, essendo impossibile imporre il rispetto della barriera dei due metri tra i bambini in età scolare".

L'Ordine dei Medici torna infine sulla misura presa ieri da Consiglio di Stato, "quella di confinare i giovani tra di loro, in modo che non vi sia un contatto intergenerazionale che porterebbe ad infettare gli anziani. Ben consapevoli che non vi sia un’evidenza scientifica condivisa, riteniamo che chiudendo le scuole e attuando un’opportuna rete di sostegno sociale, sarebbe possibile allo stesso tempo sia evitare la trasmissione intergenerazionale dell’infezione sia arginare il contagio tra i giovani".

A Cadenazzo è stata sospesa la frequenza obbligatoria della scuola

Il Comune di Cadenazzo non segue le direttive cantonali decide di sospendere la frequenza obbligatoria di tutti i bambini di asilo e scuola elementare "per garantire la salute di allievi e dipendenti abbiamo deciso di sospendere la frequenza obbligatoria fino al 20 marzo 2020".

il Municipio in questo modo sconfessa la decisione del governo ticinese che ieri ha deciso di lasciare a casa solamente gli studenti delle scuole post-obbligatorie. Il comune precisa, tramite un comunicato, che "gli stabili scolastici rimangono accessibili agli allievi le cui famiglie non hanno possibilità di accoglienza» e l'accudimento dei bambini «verrà garantito da parte del personale docente". 

La decisione a Cadenazzo è stata presa nonostante ieri il direttore del Decs Manuele Bertoli avesse ammonito tutti i Municipi a non prendere decisioni diverse da quelle del governo, avvertendo i Municipi, qualora lo facessero,  a "prendersi anche la responsabilità per i contagi dovuti a contatti intergenerazionali sul proprio territorio".

 

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