Il responsabile operativo dell'ex agenzia di sicurezza Argo 1 sarà giudicato in Pretura penale il 19 dicembre
Si dice «molto tranquillo, ottimista e molto sereno» Marco Sansonetti, raggiunto telefonicamente da laRegione. Il responsabile operativo dell'agenzia di sicurezza Argo 1 – la ditta incaricata a suo tempo dal Dipartimento sanità e socialità, senza tuttavia la necessaria risoluzione governativa, della sorveglianza in Ticino di centri d'accoglienza per richiedenti l'asilo – comparirà davanti al giudice dalla pretura penale Siro Quadri il prossimo 19 dicembre per rispondere di coazione e abuso di autorità, in relazione all'ammanettamento al palo della doccia della struttura di Camorino di un richiedente minorenne, e per infrazione alla Legge federale sull'Avs per il mancato versamento di contributi sociali. A riferire della data del processo è stata la Rsi. Reati, quelli appena citati, che il diretto interessato respinge su tutta la linea. In aula, del resto, si arriva dopo che Sansonetti si è opposto al decreto d'accusa con cui la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha proposto una pena pecuniaria sospesa.
Il caso, come si ricorderà, è scoppiato nel febbraio del 2017. Alla luce del proscioglimento da undici imputazioni, Sansonetti non esita a definirsi «fiducioso: confido nell'ascolto del giudice perché bisogna spiegare bene come stanno i fatti. La questione è abbastanza complessa e se molti reati ipotizzati inizialmente sono caduti vuol dire che diverse persone hanno raccontato bugie e il fatto non sussiste». Sansonetti è difeso dall'avvocato Olivier Ferrari.