Cavalli su Sadis: 'Si stracciano le vesti dopo averla massacrata'

Interviene anche Franco Cavalli sulla diatriba 'radicale' innescata dall'intervista rilasciata alla 'Regione' il 14 marzo dall'ex consigliera nazionale e consigliera di Stato Plr Laura Sadis, secondo cui è auspicabile che il Ps in occasione delle elezioni cantonali del 7 aprile resti in governo. Affermazioni cui era seguita, sempre sul nostro giornale, una replica dell'ex consigliere di Stato Gabriele Gendotti, secondo cui non spetta ai liberali-radicali risolvere i problemi dei socialisti. Ora l'oncologo ed ex consigliere nazionale socialista (nonché capogruppo Ps alle Camere federali) intervistato da Radio Ticino afferma che «i liberali si stracciano le vesti per quanto Laura Sadis ha affermato sostenendo che non sarebbe male se perlomeno i socialisti riuscissero a confermare il loro seggio in Consiglio di Stato, evitando un governo cantonale solo di destra. Lo fanno dopo averla massacrata 'manu militari', ossia escludendola dal ticket che tutta la Svizzera aspettava per il Consiglio federale. Se fosse stata inclusa nel ticket sarebbe stata eletta lei in governo e non Cassis. Ci avrebbe risparmiato alcune figuracce fatte a livello internazionale. E avrebbe risparmiato al governo una serie di decisioni, adottate sempre grazie a Cassis, assolutamente inaccettabili, come vendere armi a paesi in guerra, abbandonare i palestinesi e sostenere multinazionali che sfruttano il lavoro minorile». Ce la farà il Ps a confermare Manuele Bertoli in governo? «Credo di sì. Al di là delle critiche rivolte anche giustamente al partito per quanto ha fatto, i socialisti voteranno Ps per evitare una svolta totalmente a destra».