A maggioranza il parlamento dà luce verde al credito: duemila franchi li mette lo Stato, duemila l'importatore. Contributo pure per la colonnina di ricarica
Via libera da parte del parlamento al credito da tre milioni per incentivare l'acquisto di auto elettriche. I due terzi dei deputati hanno sostenuto il rapporto di maggioranza di Lorenzo Jelmini (Ppd), favorevole al messaggio governativo che punta a un sistema di sussidio il più semplice possibile. Ergo: duemila franchi di contributo all'acquisto di un veicolo elettrico a cui si aggiungono duemila franchi garantiti dall'importatore. Inoltre, il credito comprende pure un contributo per l'installazione di colonnine di ricarica a casa e sul posto di lavoro.
Il dibattito in aula questo pomeriggio si è incentrato sulla clausola della rottamazione, che la minoranza (rapporto di Bruno Storni, Ps) chiedeva di porre come vincolo al sussidio. Per poter ricevere l'incentivo per l'auto elettrica nuova, quindi, occorreva dimostrare di mettere fuori circolazione un auto di categoria Euro 3 o inferiore, ovvero altamente inquinante. Vincolo che però la maggioranza non ha ritenuto corretto inserire nel dispositivo. «Difficile immaginare che chi oggi è in possesso di un automobile Euro 3 o inferiore, cioè di un catorcio, si affretti a comperare un veicolo elettrico – ha commentato Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio –. Non è la stessa utenza”.