Ticino

Sigarette elettroniche ai minori: divieto in vista in Ticino

Beltraminelli (Dss): 'Tema allo studio. Se la legge sul tabacco stenta a livello federale, il divieto alla vendita sarà certamente tema della prossima legislatura'

Keystone
1 marzo 2019
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Mela, mango, ciliegia, fragola. Gusti più che gradevoli in contenitori spesso dal design accattivante, soprattutto per i più giovani. E con giovani – come testimoniano alcuni genitori – intendiamo 10/12enni, che al chiosco possono procurarsi i vaporizzatori di loro gradimento. Sì, perché attualmente le sigarette elettroniche sono liberamente in vendita a causa di una lacuna giuridica, dopo che lo scorso aprile il Tribunale amministrativo federale ha revocato una disposizione dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria che in Svizzera vietava quelle con nicotina. Nel frattempo a livello nazionale è stato presentato un progetto di legge sul tabacco che negli intenti del Consiglio federale dovrà vietare la vendita ai minori delle sigarette elettroniche (di qualsiasi genere). All’esame delle Camere, i tempi rischiano di dilatarsi e i Cantoni si stanno attivando: di ieri la notizia che il Gran Consiglio di Basilea Campagna ha accolto una mozione volta a impedire la vendita di e-cigarette con nicotina ai minorenni, considerandole dunque al pari di normali sigarette. E questo nonostante a settembre produttori e distributori abbiano firmato un “codice di condotta” in base al quale le sigarette elettroniche con nicotina non vengono vendute ai minori di 18 anni (valido dall’ottobre 2018).

Al di là dell’atto volontario, che può valere quanto può valere, il divieto non è esteso ai vaporizzatori senza nicotina. Un punto, questo, su cui invece il Consiglio di Stato ticinese aveva insistito nei confronti di Berna, prendendo posizione sul citato progetto di legge che nel suo complesso non aveva entusiasmato le autorità cantonali. “Non si ritiene opportuno fare una distinzione tra sigarette elettroniche con nicotina o senza nicotina”, scriveva allora il governo. Vi è fra gli altri l’associazione Dipendenze Svizzera che mette in guardia sulle sostanze contenute nel vapore dei vari liquidi, “sostanze pericolose per la salute di cui ignoriamo, ad oggi, tutti gli effetti”. Visto il quadro, e considerato che il Ticino è sempre stato precursore nella lotta contro il tabagismo, possibile che il Cantone si limiti ad attendere la legge federale? «La sigaretta elettronica è in un limbo e come Dipartimento ci stiamo già lavorando – anticipa Paolo Beltraminelli, direttore della Sanità e della Socialità –. Se, come pensiamo, la nuova legge sul tabacco dovesse andare avanti a stento sul piano federale, quello di estendere il divieto di vendita ai minorenni anche per le sigarette elettroniche sarà certamente un tema della prossima legislatura». Stando a quanto ci risulta, non mancano nemmeno al Dipartimento le segnalazioni di genitori preoccupati per i figli che svapano (ebbene sì, il fenomeno è talmente in espansione che il verbo ‘ad hoc’ si trova nei vocabolari italiani; in Treccani: “Fumare una sigaretta elettronica, emettendo il caratteristico vapore simile al fumo”).

L’acquisto di sigarette tradizionali fu proibito ai minori in Ticino su spinta del parlamento cantonale, che accolse due iniziative. Una a firma di Nadia Ghisolfi (Ppd). «Sono d’accordo sull’estensione del divieto di vendita ai minori delle sigarette elettroniche» commenta interpellata dalla ‘Regione’. Atto parlamentare in arrivo? «Sto valutando la possibilità, sull’esempio anche di quanto votato a Basilea Campagna».

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