Il governo, su indicazione del perito Marco Bertoli, ha deciso di percorrere anche una via penale nel caso Argo 1
Il governo, su indicazione del perito Marco Bertoli, ha deciso di percorrere anche una via penale nel caso Argo 1, costituendosi parte civile. E questo perché una recente sentenza del Tribunale federale ha chiarito meglio la portata del reato di infedeltà nella gestione pubblica.
«Il perito ci ha indicato la possibilità di dichiararci accusatore privato – spiega Manuele Bertoli, presidente del governo, interpellato dalla 'Regione' – nella misura in cui una sentenza abbastanza recente del Tribunale federale avrebbe definito meglio la portata dell'articolo 314 del Codice penale, quello di infedeltà. Faremo dunque questo passo. Manderemo una lettera per dichiararci accusatori privati nell'ambito di questa ipotesi di reato».
L'articolo 314 recita quanto segue: “I membri di un’autorità o i funzionari che, al fine di procurare a se o ad altri un indebito profitto, recano danno in un negozio giuridico agli interessi pubblici che essi devono salvaguardare, sono puniti con una pena detentiva fino a cinque anno o con una pena pecuniaria”.
Dal profilo amministrativo, il perito presenterà il rapporto definitivo al governo la settimana prossima.