I tre Municipi, contrariati, chiedono un approfondimento e di essere sentiti sul tema dei richiedenti asilo problematici. Pronti ad appellarsi al Taf

Balerna, Chiasso e Novazzano sono stati messi "di fronte al fatto compiuto". La decisione della Sem, la Segreteria di Stato della migrazione, di avviare dall'estate prossima un ‘progetto pilota’ all’interno del Centro federale d'asilo di Pasture che, di fatto, modifica la gestione dei richiedenti l'asilo problematici, ha fatto saltare sulle sedie i Municipi dei tre Comuni. Non essere stati ascoltati preventivamente, al pari del Cantone, sulle modifiche in previsione e non immaginare misure a tutela del territorio li ha lasciati senza parole. Non al punto, però, da impedire loro di mettere nero su bianco il "profondo disappunto" provato per il modo di procedere. I tre sindaci, Luca Pagani, Bruno Arrigoni e Sergio Bernasconi hanno, quindi, avanzato una richiesta precisa: effettuare "un approfondimento e una rivalutazione di quanto prospettato"; e a quel punto "essere coinvolti, unitamente al Cantone, prima di dar seguito alla decisione". Non solo, gli Esecutivi si riservano poi di valutare un ricorso al Tribunale amministrativo federale.
In effetti, nel pianificare i prossimi passi, dunque la sperimentazione di un'area separata al pianterreno della struttura di Pasture da dedicare alle persone ‘turbolente’, la Sem, si motiva in una nota, non solo non ha consultato "tempestivamente" le autorità cantonali e comunali, ma ha altresì chiuso il Centro di Les Verrières, deputato sino a poco tempo fa ad alloggiare chi mostrava comportamenti in contrasto con la sicurezza e l'ordine pubblico, venendo meno alla legislazione vigente. I tre Municipi intravvedono, insomma, due violazioni alla LAsi, la Legge dell'asilo. Anche perché, si ricorda, al momento l'articolo 24a della LAsi "prescrive chiaramente il collocamento in Centri speciali, che può essere accompagnato da particolari misure restrittive della libertà di accesso al territorio". In alte parole, non si fa riferimento a "reparti securizzati" come quelli che si intende sperimentare a Balerna-Novazzano e a Flumenthal (Canton Soletta).
Da tempo, del resto, i Comuni del Basso Mendrisiotto attendevano delle risposte mirate alla tematica. "Da anni e in modo reiterato – si ribadisce nella presa di posizione – i Municipi di Balerna, Chiasso e Novazzano chiedono alla Sem e al Consigliere federale responsabile di prendere misure adeguate e di fornire sostegno in relazione a richiedenti l'asilo che creano problemi di ordine pubblico sul territorio". In più, "è stato evidenziato come l'agire di queste persone getti una cattiva luce anche sulla stragrande maggioranza dei richiedenti l'asilo che si comportano in modo corretto, crei sentimenti ostili nella popolazione e vanifichi gli sforzi compiuti dall'autorità e dalla società civile per un'integrazione e una serena convivenza con la cittadinanza".
In buona sostanza, si fa notare, "la misura recentemente adottata dalla Sem va esattamente nella direzione opposta, si occupa unicamente delle relazioni all'interno dei Centri federali e trascura incomprensibilmente le incidenze sul territorio".