laR+ Mendrisiotto

Più soldi da investire nel Parco delle Gole della Breggia

La Commissione ambiente, territorio ed energia propone di aumentare a 1'346'000 franchi il credito quadro. Si pensa anche a una struttura ricettiva

Un patrimonio da valorizzare
(archivio Ti-Press)
19 febbraio 2025
|

Da una parte il sostegno all’attività della Fondazione Parco Gole della Breggia per il suo lavoro a favore di patrimonio e territorio. Dall’altra la proposta di diminuire di 150mila franchi, sull’arco di quattro anni, il contributo cantonale.

Due conclusioni “non coerenti” che hanno portato la Commissione ambiente, territorio ed energia del Gran Consiglio a elaborare un rapporto con una proposta: aumentare di 96mila franchi il credito di investimento a favore della Fondazione per garantire il “raggiungimento degli importanti obiettivi del Parco”. I commissari hanno anche invitato gli attori attivi sul territorio a riflettere sulla possibilità di creare una struttura ricettiva al suo interno per aumentare i ricavi. Il messaggio con la richiesta di un credito quadro d’investimento di 1’250’000 franchi (che aumenterà a 1’346’000 franchi se la proposta commissionale venisse accettata) e di un credito di gestione di 584’000 franchi per l’attuazione del Piano cantonale di utilizzazione cantonale del Parco delle Gole della Breggia (Puc-Pb) per il periodo 2025-2028 è all’ordine del giorno della seduta di Gran Consiglio che inizierà lunedì 24 febbraio.

Una seduta per toccare con mano

Come spiegato nel rapporto di Andrea Rigamonti (Plr), lo scorso 5 dicembre la Commissione si è riunita direttamente al Mulino del Ghitello per “toccare con mano la vastità del territorio che la Fondazione è tenuta a mantenere (40 ettari), con le sue particolari peculiarità” che ogni anno attirano mediamente 35-40mila persone. La riunione è servita anche per conoscere gli attori attivi sul territorio e rendersi conto della “buona conservazione del Parco grazie, soprattutto, agli sforzi della Fondazione”. I commissari hanno inoltre constatato “l’ulteriore e importante sforzo compiuto dalla Fondazione nella gestione del percorso del cemento, con le sue gallerie, nella conservazione della Torre dei forni, dei diversi immobili (per esempio il frantoio), ciò che richiederà nei prossimi anni interventi di manutenzione straordinaria”.

‘In futuro investimenti anche significativi’

Passando in rassegna le due richieste di credito, la Commissione definisce “congrua” la somma di 584mila franchi per le spese di gestione. Il discorso cambia per gli investimenti, dove come anticipato la proposta è di diminuire di 150mila franchi il sostegno dell’esecutivo cantonale. I commissari constatano che “se da una parte è riconosciuta la necessità di dover continuare a investire, dall’altra la proposta consiste in una diminuzione del contributo”. E sottolineano che nel messaggio governativo viene evidenziata “la volontà di effettuare investimenti anche significativi per valorizzare ulteriormente il Parco, mantenendolo in sicurezza (obiettivo primario) e riqualificarlo”. A essere menzionati sono “importanti progetti” come la riqualifica fluviale a valle del laghetto del Ghitello, il sentiero di collegamento con la Valle di Muggio, la manutenzione degli stabili, la conservazione della rete escursionistica, la valorizzazione e promozione del Castello di San Pietro e la sistemazione della strada di circolo. La Commissione ha quindi deciso di “chiedere delucidazioni alla Fondazione per comprendere le motivazioni all’origine di tale deduzione del contributo, in contraddizione con i numerosi investimenti richiesti per la buona conservazione del Parco”.

Gli importi necessari

Andrea Stella, direttore del parco, ha quindi indicato ai commissari “quali sarebbero gli importi necessari per un corretto adempimento dei propri obblighi”. Tra questi, citiamo solo quelli più onerosi, ci sono gli ulteriori 16mila franchi che servirebbero per interventi di valorizzazione e manutenzione dei biotopi, per lo stabile Mulino del Ghitello e per il mantenimento e ripristino di muri a secco. Sommate tutte le altre cifre, “la Fondazione necessita di ulteriori 96mila franchi da parte del Cantone”. A questi “si aggiungerebbero 24mila franchi da parte dei Comuni del Parco (Balerna, Breggia, Castel San Pietro e Morbio Inferiore) su quattro anni, corrispondenti a un importo di qualche migliaia di franchi all’anno”. Per i commissari il Parco delle Gole della Breggia “merita tutto il sostegno necessario per proseguire nel proprio percorso e affermarsi quale vero e proprio punto di riferimento per la regione”. Il Pub-Pb è del resto “un compito proprio del Cantone che pertanto non può sottrarsi e venire meno agli obiettivi del Parco”.

Verso più ricavi?

I commissari hanno ragionato anche sui ricavi del Parco, arrivando alla conclusione che, nell’ambito del prossimo aggiornamento delle norme del Puc-Pb “la Fondazione potrebbe farsi promotrice, previa consultazione con le autorità preposte e verificata la procedura, di realizzare e/o delegare la realizzazione di una struttura ricettiva al suo interno”. In questo modo la Fondazione “potrebbe avere due forme di ricavo: una tramite la gestione-delega di gestione della struttura ricettiva; l’altra mediante la possibilità di aumentare i fruitori delle proprie attività”.