A Chiasso la filiale del grande magazzino trasloca e aumenta la sua superficie e la sua offerta di prodotti
C’è una data per il trasferimento della filiale Denner di Chiasso ed è quella di giovedì 8 maggio, quando il grande magazzino chiuderà le sue porte di via Bossi 22 per riaprirle al piano terra di un nuovo stabile in via Lavizzari, strada parallela. Le preoccupazioni alzatesi in città, dopo le voci di una chiusura, non sono dunque mai state reali né giustificate, anzi il trasloco, in linea d’area circa cento metri, comporterà un’offerta e una comodità maggiori per tutta la clientela del quartiere, e non solo. Chiuso, il negozio, a pochi passi dal confine, lo resterà solo tre o quattro giorni, peraltro anticipati da una giornata di svendita totale. «Il nuovo negozio in via Lavizzari – ci spiega Sara Zanon, responsabile della Comunicazione aziendale, direttamente dalla centrale zurighese – è un punto vendita a servizio completo e avrà un assortimento più ampio di prodotti freschi».
Oltre a un più ampio ventaglio di prodotti il nuovo negozio, la cui catena è stata fondata nel 1860 e successivamente affiliata al gruppo Migros, avrà una superficie di 450 metri quadrati rispetto agli attuali 318 del negozio di via Bossi i cui dipendenti «saranno mantenuti nella nuova sede». Nessun aumento di organico dunque, ma neppure nessun taglio ciò che porta a ben sperare per un ramo, quello della vendita, sotto forte pressione negli ultimi anni. «In sintesi – non manca di riassumere la portavoce – le ragioni della nuova sede sono almeno tre e sono le seguenti: abbiamo un negozio più grande con più spazio di vendita, possiamo offrire ai nostri clienti più parcheggi e presentarci come un fornitore di servizi completi con una nuova immagine del negozio».
Un nuovo corso supportato da 165 anni di storia, da 870 punti vendita in Svizzera e condizionato dalle “nuove abitudini alimentari che stanno cambiando il comportamento d’acquisto. Denner così – si legge fra gli obiettivi – modificando il design dei negozi e l’assortimento di prodotti freschi, garantisce che le esigenze della clientela continuino a essere pienamente soddisfatte”.
Ricordiamo come nel 2018, sia il Municipio di Chiasso sia la popolazione, attraverso una raccolta firme proposta dalla commissione di quartiere Centro che raggiunse le 1’969 sottoscrizioni in quattro mesi, si rivolsero al quartier generale nella Svizzera interna e ai referenti ticinesi per sollecitare il mantenimento del punto vendita, che “pur soffrendo del difficile contesto di mercato, non sarebbe in condizioni tali da determinarne la chiusura”.
Denner, evidentemente, non aveva alcuna intenzione di chiudere. Anzi, il prossimo taglio del nastro sta a dimostrare come Chiasso resti appetibile, tanto da investire ulteriormente. Secondo quanto comunicato recentemente, nel 2024 Denner ha registrato in Svizzera un fatturato netto stabile di quasi 4 miliardi di franchi: “Uno sviluppo convincente – hanno annotato – in un contesto di mercato difficile. Un aumento del 4 per cento dovuto all’ampliamento della rete di filiali, all’espansione della gamma dei prodotti freschi e agli effetti dell’inflazione”.
L’azienda, peraltro, si è via via impegnata anche sul tema della sostenibilità, Denner, infatti, “primo discount in Svizzera a collaborare con l’azienda danese a impatto sociale, salva cibo in tutta la Svizzera grazie all’app Too Good To Go, una piattaforma innovativa che offre ai consumatori l’opportunità di acquistare eccedenze alimentari a prezzo ridotto”. Attualmente, partecipano al progetto 377 dei punti vendita: “Dall’inizio della collaborazione, nel 2023, abbiamo già salvato 22’389 pacchetti Too Good To Go. Ciò corrisponde a un impressionante risparmio di 57 tonnellate di CO2”.