L'Association Européenne Des Cheminots ha conferito l'‘Eurofeer’. Riconoscimenti anche per Astuti-Pro Bahn e Galleria Baumgartner
Da una parte la stazione internazionale di Chiasso e i suoi “150 anni di bella storia di amicizia con i popoli europei” e la sua “valenza storica, turistica, ambientale e archeologica”. Dall'altra due realtà considerate “benemerito nel campo ferroviario” come il comitato dell'Astuti (l'Associazione ticinese utenti dei trasporti pubblici) – Pro Bahn Ticino e la Galleria Baumgartner di Mendrisio. Tre realtà che l'Association Européenne Des Cheminots sez. Italia (Aec) ha voluto premiare con il premio ferroviario europeo ‘Eurofeer’. Per la stazione di Chiasso il premio arriva «come ciliegina finale dopo un anno molto intenso – sono state le parole del sindaco Bruno Arrigoni –. Per noi la stazione è sempre stata qualcosa di fondamentale: la sua apertura nel 1874 ha segnato l'avvio dello sviluppo non solo di Chiasso, ma di tutta la regione del Basso Mendrisiotto, grazie all'arrivo degli spedizionieri e delle banche e il conseguente sviluppo economico che ha portato fino a duemila posti di lavoro». Impieghi che oggi sono «350-400: c’è stato un cambiamento anche della società ed è cambiata anche l'organizzazione del mondo dei trasporti. Oggi – ha aggiunto il sindaco – siamo in parte in una fase di rilancio: abbiamo avuto l'arrivo di un'officina per alcuni lavori tecnici e le Ffs hanno investito circa 250 milioni nelle strutture».
Festeggiati i primi 150 anni, «speriamo di avere un buon futuro, pensando anche all'AlpTransit – ha concluso Arrigoni –. Il ‘buco’ oggi presente tra Lugano e Milano va colmato perché è una lacuna». Un tema su cui è intervenuto anche il consigliere nazionale Giorgio Fonio. «Se questo è un obiettivo che verosimilmente non sarà raggiungibile in tempi brevi – ha ammesso – ce ne sono altri che sono per contro realizzabili a corto termine, e penso al collegamento di Chiasso alla rete InterCity, uno dei temi che in questo momento è oggetto di valutazione e approfondimenti». Quella di Chiasso è del resto «una stazione che unisce, rappresenta la storia e profuma di tradizioni e cultura. Quelle che ci attendiamo per il collegamento dei treni IC sono delle risposte che potrebbero veramente mettere la ciliegina sulla torta a una stazione che ha dato, ma che soprattutto rappresenta tanto». Avvicinati al termine della cerimonia, il caposervizio Mobilità del Dipartimento del territorio Mirko Moser e il manager regionale Regione Sud delle Ffs Stefano Ardò ci hanno confermato che le valutazioni sono in corso.
Gennaro Bernardo, consigliere nazionale di Aec Italia, e il generale Mario Pietrangeli, vicepresidente nazionale, hanno spiegato che il premio ‘Euroferr’ «è nato quattro anni fa partendo dall'idea di considerare le stazioni non solo come freddi punti di transito, ma come porte magiche». Ovvero «magiche porte d'ingresso verso territori magnifici, ad alta valenza storica, turistica, archeologica e ambientale. E la Svizzera è tutta bella e sarebbe tutta da premiare». L'intenzione dei promotori è di guardare sempre più verso l'Europa per l'assegnazione del premio. La prossima cerimonia si terrà a Lecce il 15 marzo e vedrà la partecipazione di 80 sindaci (in rappresentanza di altrettante stazioni delle ferrovie sud-est che stanno vivendo un momento di estrema crisi). Nell'Anno Santo l'associazione non dimenticherà la stazione di San Pietro all'interno della Città del Vaticano, per poi passare a San Marino, alla Slovenia, al Principato di Monaco e all'Austria. In passato è già stata premiata anche la stazione di Ventimiglia. Nei prossimi anni toccherà anche a Mendrisio, Bellinzona, Lugano e Ponte Tresa.