Mendrisiotto

Docente Spai, ‘che impatto avrà su dipendenti e studenti?’

La politica cantonale torna sul caso. A interpellare il governo su procedure ed effetti sono Centro e Avanti con Ticino & Lavoro

Il Centro professionale tecnico a Mendrisio
(Ti-Press)
6 settembre 2024
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Il caso del docente della Spai di Mendrisio continua a far interrogare la politica. Dopo l'Mps a volerne sapere di più sull'iter seguito dal Decs, il Dipartimento educazione, cultura e sport, sono anche Centro e Avanti con Ticino & Lavoro. La vicenda che vede protagonista il professore di elettrotecnica Roberto Caruso e le sue conseguenze all'interno dell'amministrazione preoccupano, infatti, i granconsiglieri Claudio Isabella ed Evaristo Roncelli. Spina nel fianco la violazione del diritto di essere sentito rivendicata dall'insegnante – e riconosciuta dal Tribunale cantonale amministrativo (Tram) nella sua sentenza –, i due parlamentari chiedono al Consiglio di Stato come intenda garantire a questo punto ciò che la legge prevede. E soprattutto si domandano se il governo sia "a conoscenza di altri casi di licenziamento in cui il diritto di essere sentito del dipendente non è stato completamente rispettato" e, di conseguenza, "quali misure prevede per evitare che questi problemi si presentino". L'atto parlamentare va poi al nocciolo della questione: in buona sostanza, "come avviene il controllo del Consiglio di Stato sulle procedure di licenziamento?".

‘Il Decs come motiva il suo agire?’

Ora, ad amplificare la sorpresa nei due granconsiglieri per l’inadempienza certificata dal Tram, è giunta la seconda sospensione, seguita all'udienza di conciliazione durante la quale i rappresentanti del Decs hanno chiarito di voler confermare il licenziamento notificato a inizio giugno al docente. Il Dipartimento, però, si sollecita, "ha motivato la propria prospettata decisione di ulteriore sospensione?"; e ancora, "quali sono le motivazioni del Decs a ritenere che Caruso debba rimanere a casa pagato, invece di insegnare?". Giunti sin qui, rilanciano i due deputati, il governo "non ritiene necessario, come previsto dalla Lord, aprire un’inchiesta amministrativa al fine di valutare correttamente la vicenda?".

Agli occhi di Isabella e Roncelli, del resto, questo caso non sarà privo di effetti ‘collaterali’. Il Consiglio di Stato, si interroga, "che impatto prevede sulla motivazione e sulla produttività generale dei dipendenti dell’amministrazione rispetto alla mediatizzazione di una procedura di licenziamento" con tali modalità? E tutto ciò, si rincara, come si riverbererà "sull'attrattività dell’amministrazione come datore di lavoro" e "sull’immagine dell’amministrazione nei confronti degli utenti (studenti) e del pubblico in generale?".

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