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‘Il Nebiopoli più riuscito degli ultimi 30 anni’

Grande successo per la 62esima edizione del Carnevale chiassese, che ha visto la partecipazione di quasi 22mila persone

In sintesi:
  • Grande la soddisfazione del presidente del Carnevale
  • Nessun problema particolare di sicurezza
  • Premiato il carro a tema Credit Suisse-Ubs
Il carro vincitore
(Ti-Press)
28 gennaio 2024
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Quello di sabato pomeriggio a Chiasso è stato un altro corteo del Nebiopoli contraddistinto da un clima caldo e soleggiato e da un’affluenza da record. Le stime mostrano infatti una partecipazione di circa 22mila persone alla 62esima edizione del corteo, e pure il numero di partecipanti al villaggio serale è cresciuto esponenzialmente rispetto alle edizioni passate. «Abbiamo riscontrato una crescita abbastanza importante e fino a venerdì sera eravamo a un più 30% rispetto all’edizione 2023 – rivela Alessandro Gazzani, presidente del Carnevale –. Il sabato, invece, la crescita è stata molto più importante, ampiamente superiore al 30%». Un risultato che non può fare a meno di riempire di soddisfazione gli organizzatori. «Io sono vent’anni che sono nel Nebiopoli – aggiunge – e sinceramente non ho mai visto così tanta gente, anche le persone che sono qui con me, che sono nell’organizzazione da ancora più tempo, hanno detto che è sicuramente l’edizione più riuscita degli ultimi 30 anni».

Vince il carro a tema acquisizione Credit Suisse-Ubs

Carnevale vuol dire anche satira e gli argomenti su chi scherzare non mancano di certo, vista la grande varietà di temi proposti da carri e gruppi durante il corteo. Dalle alghe infestanti nel Ceresio ai postini costretti a consegnare le lettere sempre più velocemente, i festanti della ‘Libera repubblica di Nebiopoli’ hanno potuto assistere alla sfilata offerta dal duro lavoro di associazioni e guggen di tutto il Ticino, con l’aggiunta di un gruppo proveniente dal Vallese. Il carro vincitore dell’edizione 2024 ha deciso di scherzare sull’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs, raffigurando Ermotti in veste di pescatore, mentre si accinge a pescare uno squalo. Creato da La Castello bene di Castel San Pietro, il carro si intitola infatti ‘Acquisiziun Debit Suisse/Ubs, una bona $oluziun... mo Ermot, almen ti, ciapa i pes bun’. In seconda posizione il carro de I Pincirö di Barlerna, che hanno deciso di scherzare sui cambiamenti climatici un po’ pazzerelli, mentre la medaglia di bronzo è andata a I Mistun ar...ranca...n(d)o di Rancate, con il carro intitolato www.conoscoimieipolli.ch.

Nella sezione gruppi hanno invece trionfato i cianobatteri proposti da Carnevale dei ragazzi dell’oratorio di Stabio. In seconda posizione I Ranat da Culdree di Coldrerio, che hanno invece ironizzato sul Toblerone prodotto in Slovacchia, e infine terzo posto per i ‘Fotbaleur püssée ricchi... cui danée di sceicchi’ proposti da I Pasctrügnoni di Chiasso.

Problemi di sicurezza ‘nella norma’

Con una tale quantità di gente, la gestione non è stata facile, ma fortunatamente non si sono registratati particolari disordini. «È stato sicuramente impegnativo e stancante – continua Gazzani –. Questa mattina (domenica ndr) ho sentito la Polizia comunale e fuori dal Carnevale non sono stati segnalati avvenimenti negativi. All’interno delle nostre strutture chiaramente abbiamo avuto le nostre normali questioni da gestire in relazione all’ordine pubblico, che non si discostano tanto rispetto al passato. Chiaramente il numero dei casi trattati è in aumento, ma questo è in proporzione all’aumento del pubblico». Il bilancio finale è di circa una sessantina di interventi di sicurezza, a cui sono conseguite una trentina di diffide, e una decina di tipo sanitario, di cui tre poi hanno richiesto un trasporto al Pronto soccorso.

‘Lunga’ fila alle casse

Una problematica che ha suscitato qualche polemica è stata quella delle ‘lunghe’ file per accedere al Carnevale. Questo problema può essere dovuto alla massiccia riduzione di punti d’accesso, che in passato erano circa una trentina, diventati sei nel 2023, mentre quest’anno sono passati a nove. «Questo è avvenuto perché cerchiamo di centralizzare gli ingressi – spiega il presidente del carnevale –, dato che abbiamo anche diverse persone che acquistano l’entrata online, e non possiamo avere 40 macchinette per eseguire la scansione del biglietto perché il loro affitto sarebbe troppo costoso. Voglio comunque ricordare che il Carnevale Nebiopoli è un’associazione benefica senza scopo di lucro, che lavora con volontari. Nella giornata del corteo abbiamo tra i 250 e i 300 volontari, e per volontari vuol dire gente di tutte le età, dai ragazzini alle persone più in là con gli anni, che si occupano di darci una mano nei punti strategici. Per questo ricevere queste critiche mi lascia un po’ perplesso, perché sinceramente per un evento di questa portata fare 15 minuti di fila mi sembra accettabile. Sicuramente ci sono degli aspetti perfettibili, però francamente in un evento come il nostro, fatto da volontari che si mettono a disposizione durante la giornata in maniera dilettante e a titolo completamente gratuito, mi aspetterei più pazienza e comprensione, anche in cassa».

‘Adesso vogliamo consolidare il successo’

«Ci siamo resi conto, dal lato logistico e strutturale, che restare con la festa al centro del paese è la scelta giusta, ed è la via su cui vogliamo perseguire. Questo perché sta pagando molto, l’evento è in grande crescita e noi siamo contenti. Vogliamo andare in questa direzione, offrendo degli eventi di qualità a un prezzo ancora popolare, perché i biglietti d’entrata al nostro Carnevale hanno ancora una tariffa assolutamente accessibile rispetto anche a tanti altri carnevali, soprattutto in proporzione a quello che offriamo. Se il Nebiopoli continua a crescere e lavora bene ne beneficerà non solo il Carnevale stesso, che potrà così fare degli investimenti, ma anche la Città che ci sta attorno, quindi le attività commerciali, i bar e quant’altro. Non voglio però trasmettere il messaggio che vogliamo allargarci. La nostra strategia oggi è quella di consolidare l’ottimo risultato che abbiamo fatto. Io sono della visione che questa sia la dimensione giusta, che cercheremo di mantenere per un paio di anni, poi vedremo cosa succederà».

«Ci tengo comunque a ringraziare la Città. Ci siamo allargati e ci stiamo ampliando e mi rendo conto che possiamo dare anche fastidio dal lato logistico e per il rumore, non è più come una volta. Abbiamo tanti casi di comprensione e qualche caso di gente meno contenta, però in generale c’è un bel sentimento globale. Ma soprattutto c’è il grande supporto della Città, con tutte le utenze comunali, come l’ufficio tecnico e l’Age».

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