Mendrisiotto

La Lega a Mendrisio volta pagina e mira al ‘suo’ seggio

La lista per il Municipio fa quadrato attorno a Caverzasio. Al suo fianco il ‘veterano’ Robbiani, quatto consiglieri comunali e l'ex Udc Sutter

Pronti al confronto elettorale
(Ti-Press/Francesca Agosta)
18 gennaio 2024
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La Lega di Mendrisio è pronta a voltare pagina. L'alleanza con l'Udc ormai appartiene al passato. Adesso il movimento-partito che oltre trent'anni fa ha cambiato la politica ticinese, a Mendrisio ha fatto la sua scelta, quella di continuare la sua strada in solitaria. Consapevole che questa decisione non è priva di rischi: in gioco c’è pur sempre un seggio in Municipio. A Daniele Caverzasio, municipale uscente, bastano tre parole per descrivere questa tornata elettorale: «Per noi sarà una sfida importante, difficile e diversa». A dettare l'importanza del momento c’è la difesa delle posizioni. A rendere evidenti le difficoltà, che fanno la differenza rispetto al passato, vi è la rottura che si è consumata in seno all'area di Destra. Una spaccatura che pare senza ritorno. Lo testimonia la compattezza del gruppo – che oggi si riconosce sotto la sigla Lega-Indipendenti –, determinato a fare quadrato attorno a Caverzasio. La missione del 14 aprile prossimo? Riportare, come detto, il proprio esponente al tavolo dell'Esecutivo – dove si è presenti da tre legislature – e mantenere altresì le posizioni in Consiglio comunale (dove ora siedono dieci consiglieri), garantendosi una rappresentanza nelle Commissioni. Anche perché questa volta la ‘concorrenza’ è in casa. E ancora non si sa con quale squadra l'Udc si presenterà agli elettori (fatta eccezione, sulla carta, per il municipale uscente Massimo Cerutti, ex Plr): la curiosità, dunque, cresce.

‘La lista è forte’

Stavolta, insomma, nella Lega si è pronti a mettersi in gioco, ‘uno per tutti, tutti per uno’ verrebbe da dire. Tant’è che sulla stessa lista, accanto a Caverzasio, si trovano un ‘veterano’ come Massimiliano Robbiani, che si definisce «un leghista della prima ora», e al contempo il nuovo fronte con i consiglieri comunali Simona Rossini, vice capogruppo, Alessio Allio, Samuele Bobo Caimi e Lorenzo Rusconi. Ma la lista riserva pure una sorpresa, la presenza di Nadir Sutter, che già in polemica con il suo partito di origine, l'Udc – tanto da essersi dimesso da consigliere comunale nel novembre 2022 –, rientra sulla scena, ma con la Lega. La spiegazione? Lineare per lo stesso Sutter: «Oggi con questa Udc non ci posso stare – confessa –. La mia è stata più una scelta di coerenza che di convenienza». Come dire che il guanto di sfida è lanciato. Con la convinzione di aver schierato una compagine «forte e che può fare bene», si sottolinea mossi dall’entusiasmo di chi rilancia.

Si punta sui fatti, ‘non le polemiche’

Il confronto, come annota lo stesso Caverzasio, si fa quindi «interessante» su uno scenario inusuale per Mendrisio e che apre anche a nuove formazioni. Dovendo proporre uno slogan, la Lega della Città opta per "+ Fatti - Parole". «Del resto – rimarca ancora il municipale –, abbiamo dimostrato di saper lavorare e di esserci presi le nostre responsabilità, occupandoci delle Costruzioni, delle Finanze quando altri non le volevano, e ora delle Aziende industriali, che sappiamo cosa hanno passato in quest'ultima legislatura». E i risultati, si fa memoria, non sono mancati. A mo’ di esempio si porta il progetto per lo skate park, sottoposto a referendum, che ha visto la Lega opposta all'Udc (affiancata dall'Udf). «In quel caso siamo riusciti a restare vicini alla popolazione», che nelle urne ha promosso l'iniziativa.

‘Le variabili sono parecchie’

Detto che nella Lega si è coscienti del fatto che l'area di Destra, ad aprile, potrebbe anche perdere la sua voce in Municipio a Mendrisio, qual è oggi la sensazione? Insomma, come reagirà l'elettorato? «L'apprezzamento c’è: dire se sia più per la lista o per le persone non è evidente. La situazione è complicata, le variabili sono parecchie», ci risponde Caverzasio. Ecco per quale motivo si preferisce concentrare l'attenzione sul gruppo e sui temi che urgono, riscoprendo e rivendicando allo stesso tempo «l'anima sociale» della Lega; che, si fa capire, rappresenta un altro distinguo con l'Udc.

Udc: ‘Non abbiamo chiuso noi la porta’

E nelle parole degli esponenti leghisti si avverte ancora l'amaro in bocca per la mancata alleanza. «Sono un po’ rattristato per la separazione dai Democentristi – ammette Massimiliano Robbiani. Che subito dopo però precisa –: Mi spiace per il gruppo politico, non per i rappresentanti locali; sono sincero». D'altro canto, si aggiunge Caverzasio, «non siamo stati noi ad aver sbattuto la porta. Anzi, la nostra porta programmatica era aperta, facendo un discorso di ‘Realpolitik’. E del resto, se dall'altra parte si mettono dei veti sulle candidature (cosa che noi non abbiamo fatto), la lista nasce zoppa». Quindi la via solitaria è apparsa come la conseguenza logica.

Lo stesso Sutter, già presidente a suo tempo dei Democentristi a livello distrettuale, distingue la ‘vecchia’ dalla ‘nuova’ Udc. «In passato era possibile uno scambio di idee, oggi ci sono punti di vista troppo differenti. Uno spirito di collaborazione che ho ritrovato nel mio antico gruppo di Consiglio comunale e che mi ha convinto a tornare. Anche se poteva essere più facile salire sul carro del vincitore (delle Elezioni cantonali e federali, ndr). Poi saranno gli elettori a decidere».

I temi sul tavolo

A questo punto si guarda avanti, ben sapendo che sarà necessario che proprio l'elettorato serri i ranghi. «Ci serve l'aiuto della popolazione – riconosce Daniele Caverzasio –. Come partito di Destra, siamo consapevoli delle sfide che la comunità affronta e siamo altrettanto vigili sui bisogni delle persone più fragili che risiedono nel nostro territorio. Inoltre, ci impegniamo a garantire una gestione oculata delle finanze pubbliche, affinché siano utilizzate in modo efficiente per offrire servizi di qualità a tutti i cittadini. In più, la tutela e la valorizzazione del nostro territorio sono per noi una necessità, e ci impegniamo a promuovere uno sviluppo sostenibile per le generazioni future». Tra i dossier in cima alla lista il municipale individua poi anche il settore anziani – «che sarà fortemente toccato e nel quale ci sarà bisogno di investire ed essere pragmatici» – e le Aim con l'Ente autonomo da costruire.

E le aspirazioni

A parlare per il lavoro fatto, richiama Simona Rossini, ci sono gli atti parlamentari presentati in questi anni. E il focus, annota, è stato messo più volte sul sociale: «Penso – richiama – alla mozione, accolta, su ‘Prima i nostri’, all'attenzione posta all'assunzione di residenti, alla nuova povertà o al mantenimento di servizi ospedalieri come la Maternità e la Pediatria». Alessio Allio, classe 1997, dal canto suo, è deciso a «portare i giovani alla politica e la politica ai giovani». Mentre Samuele Bobo Caimi si focalizza sulle finanze. In effetti, motiva, «c'è un problema: il debito troppo elevato rispetto al capitale proprio. Senza dimenticare il discorso sul moltiplicatore. Occorre porre maggiore attenzione, a favore della cittadinanza e per un Comune più forte e dinamico in vista dei progetti futuri». Anche perché, chiosa Lorenzo Rusconi, «mi piacerebbe venissimo ricordati per il lavoro fatto e per aver lasciato una Città sana alle generazioni future».

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