Mendrisiotto

L'AlternativA scommette su rinnovamento e continuità

Svelata a Mendrisio la lista per il Municipio, che vede fare fronte comune Sinistra e Verdi. Non ci sarà la municipale uscente Françoise Gehring

In sintesi:
  • In lizza Claudia Crivelli Barella, Andrea Stephani, Jacopo Scacchi, Nora Jardini Croci Torti, Sara Häuptli Nguyen, Gianna Bonina ed Elia Agostinetti
  • La lista sarà ufficializzata e ratificata dall'assemblea domenica
Anche l’area progressista cala le sue carte
(Ti-Press)
8 gennaio 2024
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Per cambiare ci vuole coraggio. E L'AlternativA a Mendrisio ne ha fatto una buona scorta prima di presentarsi all’appuntamento con le urne del 14 aprile prossimo. Per il fronte progressista, cementata l'alleanza tra Verdi e Insieme a Sinistra, le Comunali del 2024 saranno quindi le elezioni del "rinnovamento". A questa tornata, infatti, tra le sette candidature per il Municipio non ci sarà più quella di Françoise Gehring, al tavolo dell'Esecutivo dal luglio del 2020, che ha deciso di non sollecitare un nuovo mandato. Una scelta, la sua, motivata, ma che apre la partita della successione interna. E questo in uno scenario politico cittadino quanto mai incerto e, si fa notare, "in movimento". Nelle intenzioni dichiarate del gruppo, in ogni caso, c’è quella di presentarsi come una squadra e "non come un insieme di solisti". Come dire che gli aspiranti municipali partiranno alla pari. La lista sarà ufficializzata e ratificata dall'assemblea domenica: appuntamento alle 10 nell'aula magna delle scuole Canavée a Mendrisio.

‘Un mix equilibrato’

La parola chiave per l'AlternativA oggi, quindi, è "equilibrio". I sette nominativi schierati per il Municipio rappresentano una sintesi tra innovazione ed esperienza, continuità e sguardo al futuro e, con coerenza, danno voce alle donne – la maggioranza – e ai giovani (due sono studenti). Il denominatore comune? La motivazione. Che sprona a rivendicare il mantenimento del seggio e anche qualcosa in più. Obiettivo che la Commissione cerca popone di centrare con tre candidature che valgono una conferma e quattro che segnalano, appunto, il rinnovamento. La lista vede infatti al via Claudia Crivelli Barella (Mendrisio), psicologa e psicoterapeuta, Andrea Stephani (Rancate), segretario comunale, e Jacopo Scacchi (Arzo), studente, tutti consiglieri comunali uscenti e già in lizza nel 2021, e Nora Jardini Croci Torti (Arzo), avvocata, condirettrice di Equi-Lab, docente di Diritto del lavoro alla Supsi e presidente aggiunta Arp 2, Sara Häuptli Nguyen (Besazio), coach e counselor, Gianna Bonina (Arzo), studentessa, ed Elia Agostinetti (Ligornetto), dipendente Ffs.

Agli occhi della Commissione – a comporla Jacopo Scacchi, Andrea Stephani, Cristina Marazzi Savoldelli, Grazia Bianchi e la stessa Françoise Gehring – questo ‘collettivo’ esprime "una lista aperta, forte e di battaglia, capace di mobilitare e di ben rappresentare a Mendrisio il fronte progressista".

‘Ci è mancato un punto di riferimento’

Nel gruppo ne sono consapevoli. La decisione della municipale uscente di non ripresentarsi, priva di «un punto di riferimento», ci conferma Andrea Stephani. Anche perché, annota, Françoise Gehring in questi suoi anni in Municipio «ha lasciato il segno». Una situazione quella che si è venuta a creare che, ribadisce, «ci ha quindi chiamato a una riflessione e a valutare come volevamo impostare la nostra linea. Abbiamo dunque pensato che una campagna nel segno di un vero rinnovamento fosse la cosa migliore. Da qui è scaturita quella che crediamo sia la lista più giovane per il Municipio a Mendrisio, puntando al contempo a dare continuità al lavoro svolto dalla nostra municipale e dal gruppo in Consiglio comunale».

Una campagna, tante incognite

Certo il confronto elettorale a Mendrisio si prospetta ostico. Con il Plr che vede messo in discussione il suo terzo seggio dopo il ‘caso Cerutti’ e la separazione tra Lega e Udc che profila possibili nuovi scenari. «Le incognite non mancano e le variabili sono più d'una, almeno sulla carta. Da parte nostra – annota Stephani – aggiungiamo un’ulteriore incognita, pur mantenendo le nostre ambizioni in questa situazione molto fluida, ovvero di poter anche ambire a qualcosa di più della riconferma del seggio. Le ultime Federali, del resto, ci confortano molto. A Mendrisio, né il Ps né i Verdi hanno perso. Anzi, i voti di area sono rimasti gli stessi e se siamo uniti, il passato lo ha dimostrato, siamo più forti. Il che ci permette, come detto, di avere qualche ambizione in più nel cassetto. Ben sapendo – chiarisce ancora – che dobbiamo rimanere con i piedi per terra, ma al contempo vogliamo fare il massimo possibile. E se fosse anche un raddoppio (se la popolazione ci sosterrà), ancora meglio. Certo è arduo. Non ci precludiamo però nessun risultato».

Confermati anche gli alleati d'area

L'AlternativA, insomma, è pronta a fare la sua scommessa. Con la consapevolezza di essere nel mezzo di «una fase di transizione generazionale». Ciò che invece non è mai stato messo in discussione, tiene a rimarcare Stephani, è l'unione tra Sinistra e Verdi, dunque la volontà di «proseguire assieme: una strada ormai tracciata che abbatte un po’ anche le barriere al nostro interno». Detto altrimenti, nessuna conta per ripartirsi un posto in lista, nessuna quota: «Cerchiamo di andare oltre le divisioni, presentandoci come fronte comune». Non solo, il gruppo, ci fa sapere Stephani, godrà anche per queste elezioni dell'appoggio di Più donne e del Partito comunista: «Confermiamo, in altre parole, gli alleati d'area di tre anni or sono».

L'uscente Françoise Gehring

‘Non mi ricandido, per coerenza’

La decisione è presa: Françoise Gehring, come detto, non si ricandiderà dopo quasi quatto anni di Municipio e una lunga militanza in Consiglio comunale («dove sono entrata per la prima volta a 53 anni»). «È una questione di coerenza – esordisce, raggiunta da ‘laRegione’ –. Questo febbraio compirò 64 anni, quindi ho ritenuto di far coincidere la pensione con la cessazione della mia attività politica. Mi sono spesa molto contro Avs 21 e l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne, quindi la mia scelta è anche una forma di solidarietà con le donne. E poi – annota la municipale – in politica nessuno è indispensabile o insostituibile. Occorre invece pensare al rinnovamento, un tema che mi interpella tantissimo; e restare attaccati alla poltrona è un atto declamatorio. Se si vuole facilitare davvero il ricambio, bisogna farsi da parte, convinti della propria scelta. Che per quanto mi riguarda ho preso con assoluta serenità. D'altro canto, ci sono tanti altri modi per amare e servire la propria Città, coltivando i temi che mi stanno a cuore. Magari riprenderò a scrivere».

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