Mendrisiotto

Sui Preventivi a Mendrisio tiene la linea del Municipio

Promossi i bilanci e confermato il moltiplicatore al 77 per cento. Ma le preoccupazioni per il futuro restano. E nel Centro c'è chi si astiene

(Ti-Press)
18 dicembre 2023
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Dalla tempesta del 2022 alla bonaccia (o quasi) del 2023: lunedì sera a Mendrisio la conferma del moltiplicatore a quota 77 ha riportato il dibattito del Consiglio comunale nei solchi consueti. Ma ciò non è bastato, comunque, a placare i timori per il futuro. Ancora una volta, però, il Legislativo ha voluto dare fiducia al Municipio della Città, anche se non come un sol uomo. Le previsioni finanziarie per l'anno prossimo hanno convinto, infatti, 40 consiglieri comunali e registrato 1 contrario (Lista civica) e, a sorpresa, 7 astenuti nelle file del Centro. Un voto, quello dell'astensione, con il quale si è inteso manifestare il «malcontento per la gestione dei conti», come motivato da Gianluca Padlina.

I Preventivi delle preoccupazioni

«Questo – ha ricordato il capo dicastero Finanze Daniele Caverzasio – è il preventivo delle preoccupazioni, per le cifre e per le nubi scure all'orizzonte». A dare da pensare basta, infatti, il disavanzo di gestione, di 3.6 milioni di franchi. E se i numeri non quadrano, rispetto al Piano finanziario - e si conosce il nome e cognome delle ragioni, come indicato dal sindaco Samuele Cavadini -, l'aria che tira sembra quella di un inevitabile aumento della pressione fiscale, prima o poi. Un trend possibile a cui si aggiunge, ammette Cavadini, «po’ di frustrazione: molte di queste cifre non possiamo condizionarle». E il riferimento esplicito è agli oneri riversati dal Cantone. Costi destinati a essere appesantiti, una volta che le riforme fiscali che interesseranno persone giuridiche (aziende) e persone fisiche (cittadini-contribuenti) saranno a regime. Fatti due conti, si stima che per Mendrisio peseranno per circa 6,4 milioni di franchi.

Le grandi domande

La grande domanda, rilanciata dai banchi del Centro da Maurizio Agustoni, adesso è: come riuscirà la Città a tenere in equilibrio i bilanci? «Dubito – ha richiamato, seppur sommessamente, il conigliere comunale – sia fattibile senza riflettere su un contenimento della spesa». O si dovranno aumentare le entrate, dunque la pressione fiscale. Caverzasio non ha dubbi: «Le sfide del futuro da cogliere ci sono e non possiamo comunque fermarci – si legga anche negli investimenti, ndr –. Certo se la linea sarà quella dei tagli e non del mantenimento dei servizi, come sinora, significherà tagliare qualche ramo, quindi licenziare delle persone e cambiare modo e approccio alla città e ai servizi». Per dirla con il sindaco: «Bisognerà fare delle scelte politiche: cosa tenere e cosa togliere». Come dire che occorrerà prendersi la responsabilità, anche di prendere decisioni scomode.

Un'altra via, suggerita dal gruppo Lega-Udc-Udf per voce di Massimiliano Robbiani e Roberto Pellegrini, è quella di andare a Palazzo delle Orsoline con gli altri enti locali e «picchiare i pugni» per farsi sentire. Anche se l'Esecutivo preferisce portare avanti le sue rivendicazioni in altro modo. Agli occhi del Plr e di Vincenzo Crimaldi, comunque, «il Municipio sta facendo il possibile per far funzionare la macchina amministrativa e mantenere tutti i servizi». I segnali incoraggianti, d'altro canto, ci sono, grazie a un capitale proprio di 33 milioni e all'arrivo di nuovi insediamenti promettenti.

«La Città – ha annotato Cristina Marazzi Savoldelli (AlternativA) – è ora chiamata ad assumere nuovi e più articolati compiti nei confronti dei cittadini, assicurando affidabilità, aiuti concreti, certezze e attenzione alla coesione sociale; puntando a sviluppare gli scambi sociali e coinvolgendo attivamente i giovani nella costruzione della città del futuro». E qui la sfida sarà «ricreare una solida rete di legami tra cittadini».

Ecam, a luglio avrà il nuovo direttore

Sui conti dell'Ente Case Anziani del Mendrisiotto (Ecam) il Consiglio comunale, sempre luned, non ha avuto «nulla da eccepire». Pur davanti al Consuntivo 2020, quindi a tre anni di ritardo, e a un disavanzo di oltre 490mila franchi. Una perdita riconosciuta dal Cantone, che assieme ai Comuni si è assunto i maggiori costi, a cui non è estranea la pandemia. Tra le mani per il secondo anno un unico contratto di prestazione per la gestione delle, allora, cinque case anziani del comprensorio (alle quali a fine 2021 si è aggiunta la Santa Filomena di Stabio)e la capacità di assicurare in totale 279 posti letto. La vera novità, emersa nel corso del dibattito, è la conferma che in tempi brevi si conosceranno le conclusioni del consulente esterno al quale è stato affidato, dietro mandato degli stessi vertici dell'Ente, la Città e il Cantone, un lavoro di attenta analisi sulla situazione interna all'Ecam e le fragilità emerse. Rapporto, ha ribadito la capa dicastero Politiche sociali Françoise Gehring, utile «per guardare al futuro e ripartire su nuove basi». Nel frattempo, si è chiuso anche il concorso mirato a individuare una figura dirigenziale. Bando che ha previsto un processo di selezione rigoroso e trovato il nuovo direttore: ora si attende il preavviso del Cantone e l'auspicio, ha annunciato Gehring, è di vederlo al suo posto dal primo luglio prossimo.

Pista del ghiaccio di Chiasso

Doveva essere il classico tema che supera l'esame consiliare ‘come una lettera alla posta’. Invece, questa volta il rinnovo della convenzione stretta con il Comune di Chiasso in merito all'uso della pista del ghiaccio non solo ha fatto discutere ma ha pure diviso la Commissione delle petizioni. Ovvero, su un fronte i favorevoli - la maggioranza con Centro, Plr e AlternativA -, sull'altro la voce contraria del gruppo Lega-Udc-Udf. Gruppo, quest'ultimo, al quale è risultata indigesta la richiesta di versare, come Città di Mendrisio, 75mila franchi (retroattivi al primo gennaio scorso) e he in parte vanno a coprire i costi di gestione dell'infrastruttura. Versamento ritenuto "troppo oneroso e ricattatorio". Soprattutto considerando la scarsa reciprocità quanto ad accordi di mutuo supporto nella gestione delle infrastrutture sportivo-culturali. Per la Filanda, ad esempio, non si pretende nessun accordo. "Sappiamo bene come da una parte si parla di sport e dall'altra di cultura, ma secondo noi le convenzioni devono esistere in tutte le infrastrutture di valenza regionale e non solo ed esclusivamente dove Mendrisio è chiamata alla cassa".

Di tutt'altro avviso la maggioranza delle Petizioni, come rimarcato dalla relatrice Ramona Sulmoni. "La pista del ghiaccio è attualmente occupata al 100% (30% a uso pubblico, 20% da parte delle scuole, 20% società di pattinaggio, 20% società di hockey, 10% varie)2. Ma soprattutto, si è fato notare, "il numero di ragazzi tesserati nella stagione 2022-2023 che abitano nella Città di Mendrisio è di 46 (23% dei 201 tesserati in totale). La quota di tesserati provenienti dalla Città di Mendrisio è la maggiore in assoluto di tutti i comuni della regione (Chiasso compreso)". Quindi impegnarsi, come si è rimarcato dai banchi dei favorevoli, è un segno di buona volontà. Del resto, l'impianto chiassese è una struttura "a carattere regionale importante e unica nel suo ambito". Quindi una bocciatura "creerebbe un precedente che potrebbe influire negativamente su investimenti futuri previsti dalla Città che interesserebbero la regione". Alla fine hanno fatto breccia le parole del capodicastero Sport e tempo libero Paolo Danielli: «Non si fanno salti di gioia per un costo in più, ma questa proposta ha una rilevanza strategica nell'ambito del promovimento sportivo della regione. Non dobbiamo cadere nel tranello, fermandosi alla conta dei tesserati». L'esortazione è stata a guardare oltre il campanile. Cosa che il Legislativo ha fatto sottoscrivendo l’accordo con 39 favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti.

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