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Comunali 2024, Mendrisio apre le danze. E il Centro c’è

La vicesindaca Francesca Luisoni e il municipale Paolo Danielli sono pronti a rilanciare. ‘Vorremmo portare avanti i dossier oggi sul tavolo’

‘L’entusiasmo non ci manca’
(Ti-Press/Archivio)
30 novembre 2023
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Sarà la legislatura eccezionalmente breve (3 anni anziché 4). Sarà che a Mendrisio la campagna elettorale in vista delle Comunali dell’aprile prossimo è già entrata nel vivo (è bastato un referendum, quello sullo skate park, per accendere gli animi). Sta di fatto che le forze politiche della Città sono già pronte (o quasi) a scoprire le loro carte. E una volta di più si parte dall’eterno confronto fra Plr (oggi detentore del sindacato) e Centro (già Ppd). Mentre i liberali radicali si accingono (questa sera) a svelare, infatti, i nomi dei cinque candidati che affiancheranno il sindaco Samuele Cavadini e il municipale Samuel Maffi, che hanno sciolto le riserve già il settembre scorso; dal Centro arriva la conferma che gli uscenti Francesca Luisoni, attuale vicesindaca, e Paolo Danielli saranno ancora della partita. Al tavolo dell’Esecutivo la prima dal gennaio del 2019, il secondo dal 2018, sono determinati a rilanciare e hanno dato la loro piena disponibilità al partito. Motore per ambedue, ci dicono, è l’entusiasmo che tuttora li anima; oltre alla voglia di condurre a termine ciò che hanno iniziato. Come dire il Centro ha tutta l'intenzione di riconfermare i suoi due seggi in Municipio – dopo la posizione persa –, consapevole che potrebbero aprirsi anche nuovi scenari politici. Con quale squadra ci si presenterà agli elettori? «La lista – ci fa sapere Danielli – verrà svelata più avanti».

Due impegni che si rinnovano

La politica cittadina farà ancora parte, quindi, della quotidianità di Luisoni e Danielli. «Il momento è sensibile con la riorganizzazione della Città in atto – ci dice la vicesindaca –, quindi ho ritenuto fosse corretto rinnovare il mio impegno. Un’altra legislatura mi permetterebbe, in effetti, di portare avanti i progetti sul tavolo. Sono convinta che per il territorio e Mendrisio – Luisoni è alla guida dei dicasteri Pianificazione ed Economia, ndr – c’è ancora tanto da fare». Paolo Danielli prima di rispondere di ‘sì’ ai vertici della sezione del partito ne ha parlato in famiglia. «E tutti sono stati concordi che un altro quadriennio è fattibile – annota –. In questi primi anni di esperienza di Municipio ho potuto toccare con mano tanti dossier e situazioni particolari con cui sono venuto a contatto sia con il Dicastero museo e cultura, sia con quello Sport e tempo libero. Stavolta, però, ci sono sul tavolo diversi progetti destinati a partire nel breve termine o che finalmente potranno vedere la luce o avere la possibilità di concretizzarsi nel prossimo quadriennio. Per me è una spinta ulteriore. Del resto, avere due rappresentanti del Centro al tavolo dell’esecutivo è un segnale di stabilità politica per la Città».

Una legislatura intensa

Certo è che la legislatura che ci si lascerà presto alle spalle è stata breve ma intensa. Non sono mancati colpi di scena e ‘casi’ politici (come quello legato alla sospensione del municipale Massimo Cerutti, passato nel frattempo dal Plr all’Udc, dalla conduzione del Dicastero Aim). «Ce ne sono stati su vari fronti», ammette Danielli. «Oggi non c’è la serenità totale – fa eco Luisoni –, però direi che si lavora bene all’interno del Municipio. Quanto è accaduto, è evidente, ha portato un po’ di scompiglio e qualche tensione, almeno finché non si è un po’ chiarita la situazione tra le parti. Ma soprattutto, la preoccupazione è sui temi: non è un momento facile per le persone. In questa ottica anche il ruolo del politico locale, chiamato a gestire conti e Comune, è ancora più oneroso. Non possiamo solo investire senza preoccuparci di come sta la gente e delle finanze locali».

La sfida, insomma, è di quelle impegnative, ma nessuno vuole sottrarsi. «In generale, per tutti i municipali il fatto di ripresentarsi vuol dire mettere nel conto di dover affrontare una situazione, in particolare finanziaria, non troppo felice – spiega Danielli –. Bisognerà rimboccarsi le maniche per far sì che, al di là di quello che ciascuno vorrebbe fare nel proprio ambito di competenze, la situazione possa essere tenuta sotto controllo. E questo, molto probabilmente, già a inizio legislatura, nel 2024, ci imporrà delle scelte. Decisioni che potrebbero anche non essere popolari, seppur inevitabili se si vuole porre qualche correttivo a vantaggio del contenimento della spesa pubblica, evitando che il moltiplicatore cominci a salire davvero».

Una agenda fitta

L’agenda dei due municipali uscenti, d’altro canto, è fitta. Per la vicesindaca il faldone targato Pianificazione è assai voluminoso. La Città, ci fa capire, è in divenire. «Oggi stiamo lavorando sulla variante che si prefigge di ridefinire il comparto della stazione e del quartiere di Rime (che ospita la Supsi, ndr) e sul Programma di agglomerato di quinta generazione (il Pam5), in particolare sulle misure per la mobilità, un tema sentito. Ma si stanno seguendo, con Ustra, pure i temi legati alle opere di compensazione per una eventuale terza corsia autostradale: comunque la pensiamo – Mendrisio è contraria, ndr – dobbiamo farci trovare pronti. Seguiamo poi con preoccupazione la questione della corsia dei Tir sull’A2: qui ancora non abbiamo una risposta».

Varare il Piano direttore comunale, però, è stato come posare una pietra miliare. «In effetti – ci conferma Luisoni –, sono soddisfatta, anche delle discussioni proficue e dovute con il Consiglio comunale. Al di là di chi gestirà il dossier in futuro, penso sia importante per la pianificazione futura di Mendrisio. Sono convinta, d’altra parte, che per il territorio ci sia ancora molto da realizzare: in chiave futura mi piacerebbe occuparmene e preoccuparmene di nuovo. I tempi sono lenti, magari noi non siamo così veloci come vorremmo, ma c’è spazio per fare tanto. Consci che in questa situazione congiunturale saremo anche chiamati ad avere una attenzione particolare a quelli che sono i conti, la gestione della spesa, la socialità: occorrerà capire dove sono i bisogni attuali e come sostenere la cittadinanza».

La sfida della ‘riforma’

Paolo Danielli, dal canto suo, ci tiene a misurarsi, innanzitutto con la riorganizzazione dei dicasteri, che da gennaio vedrà unificare Museo e cultura e Sport e tempo libero sotto un unico cappello. «Significa avere la possibilità di migliorare le sinergie tra i due dicasteri. Sinergie che vanno verso una migliore gestione del sostegno alle manifestazioni – contributi che per ora non si intendono toccare, ndr – piuttosto che dei rapporti con le varie associazioni e società cittadine, che sono circa 150 – e che, ci anticipa, si intendono censire, assieme agli eventi, ndr –. Insomma – rimarca il municipale –, si può ripartire e preparare il terreno per nuove sfide. Dall’altra parte, come rappresentante dell’Ente regionale dello sport per la Città si stanno mettendo le basi per costruire qualcosa di interessante per tutto il Distretto. E questo doppio ruolo mi stimola a continuare l’attività politica. Anche perché si arriverà alfine a concretizzare dei progetti nell’aria da tempo, ma che finora erano rimasti un po’ un sogno. È imminente infatti un documento strategico che traccia le priorità del Distretto in tema di infrastrutture sportive e che riguarda altresì Mendrisio. Così si potrà lavorare sulla concretezza dopo anni di preparazione, affinamenti e anche discussioni politiche».

Il vero obiettivo di legislatura per Danielli, comunque, è quello di «approdare a un progetto definitivo per l’ampliamento del centro all’Adorna, con la possibilità di realizzare alfine i campi sintetici, di cui si parla a livello regionale e comunale, a fronte della problematica della manutenzione dei campi da calcio: nel Mendrisiotto non ci sono alternative e l’Adorna potrebbe essere una risposta per il settore giovanile». Una visione in ottica regionale che Danielli vorrebbe traslare pure in ambito culturale, collaborando nella gestione degli spazi a disposizione.

‘Il confronto interno al gruppo? Ci fa bene’

Diamo, però, uno sguardo pure alla dialettica interna al Centro, che in questa legislatura si è fatta vivace, come hanno evidenziato soprattutto le posizioni, a volte anche dissonanti (come nel caso dello skatepark), del capogruppo Gianluca Padlina. In ottica elettorale questo potrà mettervi in difficoltà? «Non credo proprio – ci risponde la vicesindaca –. Non vi sono tensioni. Lo skatepark? È stato un progetto a sé stante, non ci saranno strascichi. Trovo che abbiamo sempre avuto un buon dialogo interno. Del resto, come municipali siamo chiamati a un lavoro di collegialità, quindi, magari su progetti specifici possiamo essere completamente in disaccordo. Posizioni non per forza sempre allineate le ritroviamo ovunque. Poi Padlina ha la forza di portarle avanti in modo vigoroso. Un gruppo che in qualche modo arriva a mettere in discussione ogni tanto il proprio operato può anche essere un bene».

Quella ‘dialettica di smarcamento’

Anche Danielli non ha dubbi: «Sappiamo che il mio gruppo, e il capogruppo in particolare, è sempre stato molto attivo nella dialettica con il Municipio per una serie di aspetti, a cominciare da quello finanziario – ci fa notare il municipale –. E qui devo dire che effettivamente anche negli ultimi interventi su consuntivi e preventivi, è stato il Centro a far sentire una voce preoccupata per l’aumento della spesa, che per una serie di cose come Municipio, noi compresi, facciamo un po’ fatica a gestire. Si tratta di una dialettica di smarcamento che, rispetto ad altri, riesce a sottolineare questa difficoltà e a segnalare una mancanza di rotta certa per le finanze nei prossimi anni. Anche da un punto di vista elettorale, dibattere, anche in modo acceso, dico anch’io che fa bene alla nostra politica».

Infatti – ribadisce –, «ci abitua a imparare a discutere, dialogare e argomentare ciò che si vuole o può fare. Se è vero che ogni tanto la linea presa da alcuni consiglieri o dal capogruppo non è parsa così allineata al lavoro dei municipali, nel complesso in vista delle Comunali non lo viviamo come un problema. Speriamo, anzi, di poter convergere su una linea programmatica condivisa da proporre per il prossimo quadriennio come gruppo politico. Quella sarà la posizione su cui confrontarci anche con le altre forze politiche».

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