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Basso Mendrisiotto, Novazzano prosegue da solo

Il sindaco Bernasconi difende la scelta dell'autonomia. Pronti ad analizzare le variabili aggregative: ‘Ivi compreso il Comune unico’

‘Lo strumento della collaborazione intercomunale funziona bene’
(Ti-Press)
4 agosto 2023
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Nessun dubbio, nessun tentennamento. A Novazzano non ci si pensa proprio all'aggregazione comunale, non per ora almeno. Davanti al grande passo dei vicini di comprensorio, il Comune resta sulle sue posizioni. Le stesse che aveva esternato nel novembre dell'anno scorso, quando aveva lasciato il tavolo, non condividendo la scelta di avviare uno studio sulle opportunità legate alla creazione di un'unica realtà del Basso Mendrisiotto. Adesso che Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo hanno ufficializzato al Consiglio di Stato un'istanza di aggregazione, ognuno andrà per la sua strada.

‘Nessun ripensamento’

Nessun ripensamento?, chiediamo al sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi. «Nessuno. Per noi il discorso è chiuso – ci risponde in modo categorico, ma senza alcuna vena polemica –. Tant’è che in Municipio non ne abbiamo più parlato. Del resto, è una questione di chiarezza e coerenza. Infatti, correttamente il resto del comprensorio ha continuato con un progetto a cinque». In realtà, l’autorità locale sonderà in solitaria la tematica. «Come abbiamo già annunciato – ribadisce Bernasconi –, dopo aver fatto le nostre considerazioni, abbiamo deciso di procedere con uno studio indipendente, appoggiandoci alla Supsi».

Messe le basi per lo studio con la Supsi

A che punto sono i lavori? «Abbiamo incontrato gli esperti della Supsi e ora attendiamo che ci consegnino le loro proposte per poi valutare come pianificare lo studio e con quale tempistica – ci aggiorna il sindaco di Novazzano –. Entro la fine dell’estate dovremmo, quindi, ricevere delle indicazioni su come procedere e affrontare il tema». La direzione, insomma, è tracciata. I modi e i tempi, come detto, sono ancora da vedere. Seppur fattibile sul piano tecnico-procedurale, appare, dunque, impensabile che Novazzano possa unirsi al quintetto dei Comuni – ormai in marcia di avvicinamento allo studio sull’aggregazione e alla votazione consultiva – strada facendo. «Anche perché – precisa Bernasconi – non intendiamo bloccare il processo iniziato dagli altri Comuni. Non sarebbe corretto. In ogni caso non sussistono elementi per immaginare una nostra adesione tardiva».

‘Vogliamo approfondire tutti gli scenari possibili’

L’attenzione di Novazzano, in effetti, è rivolta altrove. «Ciò che ci preme in questo momento è capire e approfondire tutti gli scenari possibili realizzabili sul territorio, avviando una valutazione a tutto campo – conferma Bernasconi –. Ivi compresa quella sull’opzione del Comune unico del Mendrisiotto. In altre parole, vogliamo comprendere pro e contro delle diverse variabili». Un lavoro che, di sicuro, richiederà una analisi minuziosa e soprattutto tempo. In particolare se si considera che sul tavolo vi sono la via solitaria, quella del Basso Mendrisiotto, quella con Mendrisio (che pure confina con Novazzano) e, appunto, quella di un solo Comune per l’intero Distretto. In fondo, fa memoria lo stesso sindaco di Novazzano, una quindicina di anni fa si era fatta largo anche l’idea di un Comune delle ‘Terre di mezzo’: a parlarne tra loro, all’epoca, erano stati Balerna, Castel San Pietro, Coldrerio e, appunto, Novazzano. Poi l’idea era stata accantonata.

‘Nessun rischio di isolamento’

Restando alla finestra, non si corre, però, il rischio di essere un po’ isolati?, rilanciamo. «Non vedo il problema di restare isolati – respinge l’idea Bernasconi –. E allora Castello, Coldrerio, Riva San Vitale o Stabio sono forse in uno stato di isolamento? Non è che perché non aderisci a una aggregazione, non puoi fare nulla. La collaborazione intercomunale, sarà perfettibile, ma funziona. E quale Comune autonomo è possibile interagire molto bene con tutti gli altri enti locali e in vari ambiti. Lo abbiamo sperimentato per diversi dossier e con efficacia, pensiamo alla questione dei flussi migratori o al fronte intercomunale e compatto contro la corsia per i Tir lungo l’autostrada». Senza dimenticare, richiama ancora il sindaco, i gremi nati di recente, come l’Ente regionale per lo sport. «Se ci si crede e si ha la volontà di portare avanti una forma di collaborazione, ci si riesce», rimarca il sindaco. In più adesso, annota, nel solco del Gruppo intercomunale si inseriranno altresì dei tavoli di discussione tematici tra sindaci del Distretto, come proposto da Balerna. «Ci troveremo una o due volte l’anno. Anche questo può aiutare ad affrontare problematiche comuni». E a Novazzano questo, al momento, basta.

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