Mendrisiotto

Centri federali d'asilo, arriva la disdetta cautelativa del Ccl

È stata inviata da ‘Aoz’, che gestisce le strutture in Ticino. Il sindacato Vpod deplora la decisione che, però, non è definitiva.

(archivio Ti-Press)
28 giugno 2023
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Una disdetta cautelativa per la fine dell'anno del contratto collettivo di lavoro (Ccl) è stata inviata in questi giorni dall'Asyl-Organisation Zürich (Aoz), che gestisce i centri federali d'asilo in Ticino. Lo indica il sindacato Vpod che deplora questa decisione “mentre le trattative sono in corso”. Viene specificato, però, che Aoz “vuole continuare le trattative e che invierà al più presto i documenti per esse. Alla buon'ora!”, commenta il sindacato. Quest'ultimo ricorda che i negoziati “sono in corso dal febbraio 2023 ed è normale che si protraggano per diversi round, durante i quali le due parti si scambiano opinioni e negoziano i punti controversi. Vpod ha sempre dichiarato di essere pronto a negoziare e che alla fine si tratterà di adottare un pacchetto complessivo”.

Ma come giustifica Aoz la disdetta? Viene indicata “una contraddizione sulle basi legali esistenti nel Ccl. Questo è un aspetto sul quale il sindacato ha sempre espresso il suo accordo”, si legge nella nota del segretario di Vpod Ticino Raoul Ghisletta. Ci sono però altri punti sui quali il sindacato non concorda: per Vpod “il nuovo Ccl non deve comportare una riduzione del diritto di codecisione sugli aspetti centrali. In chiaro occorre evitare di dare il potere a Aoz di effettuare modifiche unilaterali delle condizioni di lavoro, senza interpellare il sindacato e i dipendenti”.

Il sindacato comunica che verrà fatto il punto della situazione in un'assemblea del personale Aoz Ticino a settembre, dove “cominceremo a definire le misure di lotta da adottare per sostenere la trattativa nazionale in vista della conclusione di un nuovo Ccl”. Viene inoltre precisato che “le condizioni di lavoro presso Aoz Ticino sono molto pesanti, come evidenziato anche dai media in queste settimane: non possiamo certo immaginare peggioramenti nelle condizioni di lavoro!”.

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