Mendrisiotto

Mendrisio sogna di coprire A2 e ferrovia in Campagnadorna

La Città ha lanciato un'idea che si prefigge di recuperare oltre 40mila metri quadri di territorio. Da destinare al verde e allo sport

In sintesi:
  • Tra gli obiettivi la messa in rete degli spazi verdi pubblici tra il fiume Laveggio e il nucleo di Mendrisio
  • La fattibilità dell'opera ‘è data’ poiché nella zona interessata l'A2 e la linea ferroviaria tra Mendrisio e Chiasso sono “affossate” in una sorta di trincea
Lo si immagina così
(Città di Mendrisio)
31 maggio 2023
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Sono lontani i tempi in cui si invocava a gran voce la fantasia al potere. Certo è che, di recente, nei Palazzi delle istituzioni del Distretto (e non solo) ci si è lasciati, perlomeno, conquistare da un pizzico di creatività. Dalle parti del Mendrisiotto e Basso Ceresio, in effetti, si sta pensando al modo per coprire, interrare, e in ogni caso togliere dalla vista il tracciato meridionale dell'autostrada. Qui dove, nel dicembre del 1966, si è aperto al traffico il primo tratto ticinese di quella che era stata ribattezzata la N2 – 7,9 chilometri tra Chiasso e Mendrisio –, si sta cercando il più possibile ormai di mitigare gli effetti di una arteria stradale che, da colonna vertebrale (con la Ferrovia) dei collegamenti tra nord e sud, è divenuta una spina nel fianco quanto a traffico e a impatto ambientale. Non a caso, il progetto targato Ustra (Ufficio federale delle strade) di potenziare la Lugano-Mendrisio con una terza corsia dinamica incontra delle evidenti resistenze.

Dopo le varianti di Chiasso, la visione di Mendrisio

A rompere gli indugi quasi una manciata di anni fa è stato il Comune di Chiasso, rispolverando l'idea di ridisegnare l'ultimo tratto dell'A2: due le varianti in campo ora allo studio del Cantone. Oggi, invece, è la Città di Mendrisio a proiettarsi nel futuro e dare voce a una sua visione, immaginando di coprire il passante autostradale – e con esso un pezzo parallelo di strada ferrata – che attraversa la Campagnadorna. In quel punto, infatti, le due infrastrutture corrono già in trincea e quel sogno nel cassetto appare a portata di mano e di tasca. Con in testa delle precise ‘Strategie’, da qui al 2035, e sul tavolo un Piano direttore comunale – al momento al vaglio della Commissione della pianificazione –, l'autorità comunale ha deciso di osare, anche se, a oggi, sulle mappe non è ancora stata tracciata nessuna linea. A restituire i piani del Municipio, quasi a voler marcare in qualche modo il decennale dell'aggregazione, adesso c’è solo una simulazione grafica. Le intenzioni, però, sono serie, si assicura.

Alleati cercansi

«Oggi le nostre riflessioni vanno nella direzione di valorizzare il territorio – ci spiega la vicesindaca Francesca Luisoni, a capo del dicastero Pianificazione –. Sarebbe l'occasione, infatti, di ripensare il comparto della Campagnadorna. Dal mio punto di vista, in ogni caso, è una bella idea sulla quale vogliamo provare a spingere: a beneficiarne sarebbe, del resto, tutta le regione». Mendrisio, insomma, lancia questo sasso nello stagno. Con la consapevolezza che per concretizzare la copertura di autostrada e ferrovia in quella zona – che interessa anche il Comune vicino – occorre allearsi con Coldrerio. In effetti, a breve, si fa sapere in una nota, si prenderà contatto con l'esecutivo di Coldrerio e con gli altri attori istituzionali sulla scena (a cominciare da Ustra e dalle Ffs).

«Certo dovremo ancora discuterne con Coldrerio – conferma Luisoni –, resta il fatto che quanto proposto potrebbe essere una opportunità per ricucire una ferita evidente». Al contempo, a cavallo tra i due Comuni si recupererebbe del territorio prezioso. Sul piatto della bilancia, dalla parte dei ‘pro’, Mendrisio ci mette, infatti, la riqualifica paesaggistica, l'aumento degli spazi pubblici, ma pure, come fa notare la vicesindaca, la creazione di una infrastruttura a sostegno di un corridoio ecologico per la flora e la fauna locali e la possibilità di fare posto a nuovi impianti sportivi a valenza regionale, e lì a due passi dall'Adorna e dalle strutture comunali già esistenti.

‘La fattibilità è data’

Il punto di partenza? La fattibilità dell'opera, «che è data», rimarca Francesca Luisoni. Considerando che tra via Campagnadorna e via Santa Apollonia, l'A2 e la linea ferroviaria tra Mendrisio e Chiasso lì sono "affossate", come detto, in una sorta di trincea. «In seguito, se gli enti contattati si mostreranno interessati, si dovrà fare una valutazione a tutto tondo, a cominciare dagli indirizzi pianificatori». Come dire che, poi, occorrerà avviare i vari approfondimenti del caso.

Al momento le coordinate dell'operazione sono, quindi, solo due e rimandano ai 400 metri del tracciato che si ipotizza di colmare – e qui, come richiama anche Luisoni, la mente va al materiale di scavo che sarebbe possibile attingere dal cantiere del PoLuMe – e ai 47mila metri quadrati di terreno che si potrebbero recuperare. Il resto, ci fa capire, è tutto da definire.

Tra gli obiettivi, mettere i parchi in rete

Ciò che conta, fa presente ancora la vicesindaca, è aver identificato l'area e figurarsi lo sviluppo possibile, che include anche un concetto più ampio, che prospetta "la messa in rete degli spazi verdi pubblici tra il fiume Laveggio e il nucleo di Mendrisio, ovvero dal comparto di Valera, alla Campagnadorna, con marginalmente il Parco della Motta, al Parco di Casvegno e al comparto scolastico cantonale, su su fino al nuovo parco cittadino (Parco Canavée con Parco di Villa Argentina)". In altre parole, ci si prefigge di dare continuità ai parchi pubblici della Città, da Valera e Villa Argentina. E già questo non è un progetto da poco.

... e fare largo allo sport

A stimolare la creatività di Mendrisio vi è pure l'opportunità di dedicare parte degli oltre 40mila metri quadri ricostruiti grazie alla copertura di A2 e rotaie a infrastrutture sportive di carattere distrettuale. Le proiezioni affidate a un volantino che traduce i ‘Progetti futuri’ danno sostanza alle aspirazioni cittadine. C’è già qualche idea?, chiediamo a Francesca Luisoni. «Senza voler imporre nulla o anticipare delle tematiche, si potrebbe pensare di spostare le piscine comunali, oppure di inserire lì la piscina coperta regionale – che il Municpio ha proposto al Consiglio di Stato di prevedere all’interno del campus scolastico, ndr –. A tempo debito, in ogni caso, ne dovremo parlare con l'Ente regionale dello sport». Come dire, meglio procedere un passo alla volta.

‘Agganciati’ al Pam5

A offrire un ‘gancio’ interessante agli enti locali del Mendrisiotto e Basso Ceresio, del resto, oggi c’è il Pam5, ovvero il Programma di agglomerato di quinta generazione, che è tra le mani delle istituzioni da inizio anno, quando tra il governo cantonale e la Commisisone regionale dei trasporti è stata sottoscritta una convenzione. «In questo contesto – ribadisce la vicesindaca –, Città e Comuni stanno, di fatto, riflettendo sulla mobilità, anche in modo un po’ creativo». Qualche concessione, insomma, è data. Con quali risultati concreti lo si vedrà alla fine del 2024, data entro la quale sarà consegnato il rapporto finale. Documento che poi prenderà la via di Berna.

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