Mendrisiotto

Chiasso: richiedenti asilo arrestati, Lega e Udc interrogano

Dopo i recenti arresti in Ticino e a Como, i consiglieri nazionali Lorenzo Quadri e Piero Marchesi chiedono al Consiglio federale di intervenire

Tornano i riflettori
(Ti-Press/Archivio)
30 maggio 2023
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Più restrizioni sulle libere uscite e un test auxologico che possa aiutare a determinare l’effettiva età dei richiedenti asilo. Queste, in estrema sintesi, le principali richieste che i consiglieri nazionali Lorenzo Quadri (Lega) e Piero Marchesi (Udc) avanzano al Consiglio federale in due distinte interrogazioni depositate oggi a Berna.

Lo spunto per i due atti parlamentari arriva da due recenti casi di cronaca: l’arresto il 26 maggio e il 27 maggio scorsi, rispettivamente di quattro e di tre soggiornanti al Centro federale d’asilo di Chiasso. I primi, due algerini e altrettanti marocchini, sono stati arrestati in Ticino per una serie di reati, in particolare furti nelle auto. I secondi, due marocchini e un libico, sono invece stati arrestati a Como dopo una rapina e una tentata rapina in centro città. Quest’ultimi, in particolare, possedevano documenti rilasciati dalle autorità elvetiche che attestavano come fossero 16enni. In realtà, dopo un esame effettuato in ospedale su iniziativa della Polizia comasca, è emerso come i tre fossero maggiorenni.

Proprio partendo dal test auxologico effettuato in Italia, Marchesi chiede al Consiglio federale se nei casi dubbi le autorità svizzere utilizzino questo esame e, in caso affermativo come mai non sia stato eseguito nel caso concreto o viceversa se la risposta alla prima domanda dovesse essere negativa, come mai questo non venga fatto.

Anche Quadri pone alcune domande in merito all’età dei richiedenti asilo – sulla garanzia che questi siano effettivamente minorenni e sulla possibilità che i certificati che attestano la minore età siano rilasciati con eccessiva facilità –, focalizzandosi poi sulle libere uscite degli ospiti del centro. In particolare, il consigliere ricorda che già nel 2016 il governo federale era stato interrogato sul tema rispondendo che avrebbe valutato un disciplinamento più severo, cosa poi di fatto non avvenuta lamenta Quadri. Constatando che attualmente lo spazio per le libere uscite va dalle 9 alle 17 dal lunedì al giovedì e dalle 9 di venerdì alle 19 di domenica nei weekend, si chiede di ridurre questi orari “al fine di tutelare maggiormente la popolazione”.

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