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Mendrisio indebitata? La politica ne vuole sapere di più

La Commissione della gestione sta valutando di interpellare sindaco e capodicastero Finanze. Abbiamo dato la parola ai capigruppo in Consiglio comunale

Il dibattito resta aperto
(Ti-Press)
27 maggio 2023
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Il dibattito a Mendrisio si è concentrato su moltiplicatore e spese. Vi è però anche il problema, che appare urgente, delle previsioni sui debiti contratti con banche e terzi, che rischiano di esplodere. Tema rimasto sin qui un po‘ a margine della dialettica politica. Non vi preoccupa?

Vincenzo Crimaldi (Plr): È sicuramente un argomento sul quale bisognerà chinarsi in futuro. Il Comune si trova in una fase di importanti investimenti, che sicuramente porteranno valore aggiunto a tutta la comunità. Vi è da sottolineare comunque il fatto che abbiamo ereditato negli anni già un livello alto di debito pubblico, che per motivi di forza maggiore è aumentato per rimanere progettuali e al passo con i tempi. Nonostante tutto, la situazione generale non deve creare particolari allarmismi, anche se è da tenere sotto controllo.

Gianluca Padlina (Centro): Come gruppo del Centro abbiamo già avuto modo di richiamare, a più riprese, l’attenzione sulla preoccupante evoluzione del debito pubblico e sull’esigenza di invertire la rotta. Nel nostro rapporto di minoranza sul Piano finanziario, di ormai a oltre un anno fa, lo avevamo messo nero su bianco. Sempre in quella sede avevamo avuto modo di rilevare che, senza una vera riduzione della spesa, il rischio di dover mettere ancora mano pesantemente al moltiplicatore sarà oltremodo concreto. Purtroppo, a eccezione di Lega-Udc-Udf, che ha sottoscritto con noi il rapporto di minoranza sui Preventivi 2023, tutti gli altri non sembrano aver ancora aperto gli occhi sulla situazione con la quale siamo confrontati.

Claudia Crivelli Barella (Alternativa): È vero, la gestione corrente della cosa pubblica porta a restare nel presente, sottovalutando o tralasciando due fattori: il passato, dal quale, come ben sanno gli storici, abbiamo molto da imparare; e il futuro, con visioni di medio termine che vadano un po’ oltre gli orizzonti della rielezione dei politici alla legislatura successiva. Questa concentrazione sul presente è resa ancora maggiore in tempi di incertezze come quelli che stiamo vivendo: pandemie, guerre, incertezze sociali a più livelli. Questa problematica la vediamo a livello globale, non è peculiare della sola Mendrisio. Comunque sì, ci preoccupa.

Massimiliano Robbiani (Lega-Udc-Udf): Vero, il dibattito politico di recente a Mendrisio si è concentrato soprattutto sul moltiplicatore di imposta. Va anche detto che la gestione dei prestiti e dei tassi è strettamente un affare di Municipio. Certo la Commissione della gestione può domandare di essere ragguagliata. Ed è ciò che farà. Da parte mia, alla luce di quanto pubblicato da ‘laRegione’, chiederò ai colleghi di convocare capodicastero Finanze e sindaco (Samuele Cavadini, ndr), affinché ci spieghino lo stato delle cose, anche in relazione ai prestiti e a questi tassi che vanno esplodendo.

Tiziano Fontana (Lista civica): Da inizio legislatura diciamo che l’insieme della gestione finanziaria è, da decenni, allegra in diversi settori. Tra questi la spesa per il personale dell’amministrazione che continua ad aumentare, ma fino al legislativo di dicembre eravamo i soli a lanciare l’allarme. Altro tema che esponiamo da anni, nel più totale silenzio, è legato ai costi elevatissimi che causano i Piani regolatori sovradimensionati, fondati su previsioni di crescita continua di abitanti e, quindi, di infrastrutture. Questo tema porta al capitolo degli investimenti e dei debiti. Tutte le spese e gli investimenti proposti sono essenziali? No: quello per il Centro di pronto intervento da 47 milioni riteniamo sia stata una scelta errata; il messaggio da 2,7 milioni per l’ex Macello per noi è da bocciare.

Il capodicastero Finanze Daniele Caverzasio, pur allontanando i toni allarmistici, segnala due ipotesi di manovra, soprattutto qualora i tassi di interesse dovessero salire: un blocco di un anno degli investimenti e l’emissione di prestiti obbligazionari, ora al vaglio. Rimedi sufficienti?

Vincenzo Crimaldi (Plr): Un rallentamento degli investimenti si valuterà se vi saranno le necessità. In futuro sarà importante investire in opere strettamente necessarie. Quanto all’emissione di prestiti obbligazionari, se si rispettano i dovuti criteri, potrebbero essere anche una possibile misura di finanziamento da implementare.

Gianluca Padlina (Centro): si tratta di prime proposte, meritevoli di essere approfondite ma che sicuramente non saranno sufficienti. Servirebbe un diverso approccio alla gestione delle finanze pubbliche e, soprattutto, la volontà e l’autorevolezza per imporlo. Non credo purtroppo che questo Municipio abbia né l’una, né l’altra.

Claudia Crivelli Barella (Alternativa): Come Gestione stiamo valutando di chiedere un incontro con il capodicastero Finanze e il sindaco per analizzare più a fondo la situazione. Sul blocco degli investimenti, penso si debba fare molta attenzione; perché una Città che rinuncia a investire, è una Città che rinuncia a crescere. A più riprese abbiamo ribadito che l’aumento del moltiplicatore sia uno dei più bassi fattori di attrattività, e non deve essere un tabù. Quando parliamo di debito che ricade sui nostri figli e figlie, non parliamo secondo me principalmente di finanze, anche se le finanze sane sono necessarie per garantire servizi di qualità, ma della qualità del territorio e dell’ambiente che lasceremo, e dell’esempio del nostro vivere.

Massimiliano Robbiani (Lega-Udc-Udf): Lo ribadisco: il moltiplicatore rimane la nostra prima preoccupazione. Detto questo, occorre modulare gli investimenti sulle priorità. E pure noi, consiglieri comunali, dovremmo avere l’accortezza di presentare meno richieste. Quanto a un possibile blocco, penso sia giusto: se serve, lo si faccia; valutando come agire nel corto e lungo termine. Del resto, abbiamo detto a più riprese che questo 2023 preoccupava. E col passere dei mesi i nodi vengono al pettine: caro energia e aumento delle richieste dei cittadini ai nostri Uffici. Credo che l’esecutivo sappia che deve muoversi di conseguenza.

Tiziano Fontana (Lista civica): Sulle ipotesi preferiamo non esprimerci: attendiamo proposte concrete che valuteremo con attenzione, come sempre.

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