Mendrisiotto

‘Sempre più migranti problematici e giovani in difficoltà’

Nella Regione I la Polizia di Chiasso orienta le sue forze su priorità che vanno al di là del tema della sicurezza

Sotto pressione e sotto esame
(Ti-Press)
16 maggio 2023
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Ladri e rapinatori ‘abituali’ sembrano aver allentato la presa anche sul Basso Mendrisiotto. Oggi nel radar della Polizia comunale di Chiasso, polo della Regione I (Mendrisiotto sud) ci sono, infatti, altri nodi dolenti della società locale. A far accorrere le pattuglie degli agenti chiassesi, a ben vedere, più degli schiamazzi o delle liti sono gli interventi legati all'ordine pubblico, al mondo degli stupefacenti e a un disagio giovanile profondo quanto nascosto. E i dati statistici del 2022 sono lo specchio di una realtà che cambia e che pone anche la Polizia locale di fronte a nuove sfide. Il primo a esserne consapevole è il comandante del Corpo, Nicolas Poncini – da gennaio affiancato dal nuovo vice Christian Musso –, che è stato chiamato a riorientare le risorse a disposizione (53 in totale gli effettivi).

«Accanto alla sicurezza, al momento – chiarisce subito il comandante – le nostre priorità sono le problematiche locali, dai giovani al consumo e spaccio di stupefacenti, dal degrado del centro abitato all'attenzione posta sulla prostituzione illegale». Realtà, quest'ultima, definita ‘sotto controllo’. Sta di fatto che tutte le ‘aree operative’ elencate non di rado vedono gli agenti della Regione I lavorare al fianco della Polizia cantonale e delle altre forze in campo. Una collaborazione, rimarca Poncini, «in cui crediamo».

Un ‘sottobosco’ problematico

Se è vero, dunque, che la piccola e la grande criminalità danno (statisticamente) meno da fare, l'impegno davvero non manca per il Corpo cittadino. Anche perché non tutto ciò che accade sul territorio viene ‘catturato’ dalle 163 telecamere disseminate in 72 postazioni a Chiasso e nel Basso Mendrisiotto (a Balerna, Morbio Inferiore, Novazzano e Vacallo). E del resto non viene neppure colto dall'occhio della cittadinanza. Nell'universo giovanile, in effetti, esiste un mondo sommerso. «Ci si trova davanti – fa capire il comandate Poncini – a un sottobosco articolato che propone tante problematiche e il consumo di stupefacenti non ne è che la punta». Come dire che sotto la superficie, c‘è dell'altro. «Ecco per quale motivo vogliamo mantenere uno sforzo operativo in questo ambito», rilancia.

Esploso il fenomeno bulli

Ed è qui che entra in azione il Gruppo visione giovani, che si muove all'unisono con gli istituti scolastici della regione. L'anno scorso il suo intervento ha portato alla luce un crescente disagio familiare, problemi connessi al consumo e allo spaccio di droga – a tenere banco per una larga fetta, per l'86 per cento nel primo caso, per il 96 nel secondo, marijuana e hashish –, sempre un maggior numero di ragazzi in difficoltà e una vera esplosione di casi di bullismo (passati dal solo intervento del 2021 ai 23 del 2022). A dare da pensare alle autorità, a proposito dell'uso disinvolto delle sostanze stupefacenti, c'è poi un fenomeno che si conferma e si consolida e che nel 2020 non esisteva: l'utilizzo di pasticche e psicofarmaci, reperiti soprattutto nella rete internet.

Dipendenze: serve un lavoro di squadra

Ecco che, una volta di più, come sottolineato da Sonia Colombo Regazzoni, a capo del dicastero Sicurezza pubblica di Chiasso, la parola chiave è prevenzione. La missione? «Evitare che giovani e giovanissimi cadano in una situazione di degrado. Infatti, la collaborazione con i Servizi sociali è indispensabile. Inoltre, a breve verrà rinnovata l'intesa con Ingrado». Ovvero una Fondazione che da tempo opera sul fronte delle dipendenze. Davanti a un tale problema, in effetti, serve un lavoro di squadra al fianco del pur «attivissimo» Nucleo antidroga locale. Anche perché, ribadisce Colombo Regazzoni, «i margini di manovra per la Polizia sono limitati alle competenze di legge».

Richiedenti l'asilo: ‘Situazione sempre più critica’

A Chiasso vi è però un altro fenomeno che tiene la Polizia sul chi va là. Ed è quello migratorio. A far salire i dati di controlli, interventi e casistica – dagli 84 casi del 2020 ai 282 del 2022 – è, si dice a chiare lettere, la presenza del Centro federale d'asilo. «La situazione – conferma la capa dicastero – necessita di un monitoraggio attento. D'altro canto, la quota di 350 ospiti è stata largamente superata. A dicembre – annota – nelle strutture federali vi erano oltre 600 presenze. Numeri che si vedono e si sentono in un territorio come il nostro, di dimensioni ridotte». Insomma, riaffermata la vocazione di accoglienza di Chiasso, Sonia Colombo Reagzzoni non si sottrae dal definire la situazione attuale «sempre più critica».

Ad autorità e Polizia non basta, in altre parole, sentirsi dire che il numero di ospiti problematici o che commettono dei reati è percentualmente piccolo. «Questa piccola percentuale – osserva Poncini – genera problemi piuttosto seri, soprattutto se paragonati alla pochezza delle misure a disposizione sia della Segretaria di Stato della migrazione (Sem) che delle forze dell'ordine». Come dire che basta poco per «inficiare la fiducia e la pazienza degli abitanti di Chiasso», rincara la municipale. Che insiste: «Non a caso abbiamo chiesto provvedimenti più severi per chi delinque, come ci era stato garantito dal Centro federale d'asilo di Pasture. Ma sinora non ho mai visto nessuno essere trasferito al Centro per recalcitranti».

Un Servizio dedicato agli ‘over 75’

Alle autorità cittadine sta a cuore, d'altra parte, il buon vivere della comunità, nel segno di una sempre maggiore prossimità. È in questo solco che si è istituito l'agente di quartiere, una vera e propria antenna sul territorio. Ed è con questo spirito che a partire dal prossimo mese di giugno sarà attivato, in sinergia con i Servizi sociali del Comune un Servizio anziani, dedicato ai chiassesi ‘over 75’. Questa decisione, come ripercorre Andrea Bianchi, responsabile dell'Ufficio servizi sociali, è espressione della volontà di monitorare la popolazione di una certa età – sono stati contattati sin qui 700 cittadini –, di mettersi in ascolto e di accompagnarla nella sua quotidianità, dando anche consigli utili (aiutando a evitare le truffe che prendono di mira gli anziani).

Polizia sotto inchiesta

‘La formazione è all'altezza del compito’

Negli ultimi mesi, però, la Polizia è finita, essa stessa, sotto la lente per due episodi – il primo a gennaio, il secondo ad aprile – di fermi muscolosi che hanno visto tra i protagonisti anche agenti di Chiasso, al centro ora di inchieste amministrative (del Comune) e penali (della Procura, per un uso eccessivo della forza). Nel tirare le somme del 2022, qualche settimana fa il capo dicastero Sicurezza pubblica di Mendrisio, Samuel Maffi, ha evocato dei correttivi. E vista dalla cittadina di confine? Per il comandante Poncini non serve darsi altre regole. «Va detto subito – chiarisce –, che la formazione oggi è di eccellente qualità e tecnicamente ineccepibile. Certo un agente non è una macchina programmabile, e può sbagliare. Soffermandosi sul contesto di Chiasso, può essere frustrante, ad esempio, trovarsi a ripetere quotidianamente determinati interventi, restando limitati giuridicamente. Ciò detto – marca con forza Poncini –, non scuso assolutamente chi potrebbe aver sbagliato. Gli eccessi, fuori dalle righe, non sono tollerati». Il possibile antidoto? «Lavoreremo con maggiore attenzione sulla conduzione diretta degli interventi sul terreno».

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