Mendrisiotto

A Stabio la sostenibilità che coinvolge tutti

Il Comune amplia il campo d’azione con un ‘nuovo’ ufficio. Al centro mobilità, ecologia e qualità di vita

Dietro al cambio di nome c’è molto di più
(archivio Ti-Press)

Sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Sono queste le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile che caratterizzano il “nuovo” Ufficio energia e sostenibilità del Comune di Stabio, aperto da febbraio. Nuovo “tra virgolette”, perché è in realtà un’evoluzione dell’originario Ufficio energia, che nel 2016 rappresentava una novità nel Cantone e per esso era stato vinto il premio ‘Innovazioni in Comune’. Col cambiamento di denominazione lo spettro d’azione si amplia e non si ferma alle questioni energetiche. Ciò per allinearsi ancora di più agli obiettivi presenti nell’Agenda 2030 dell'Onu, adottati anche da Cantone e Confederazione, che tra le altre cose punta a una società con zero emissioni entro il 2050, ci spiega la neoresponsabile dell’Ufficio Viola Ferdani.

Un approccio interdipendente

Visto il recente rinnovo, al momento ci si trova in una fase analitica in cui bisogna analizzare ciò che è stato fatto finora per poi definire degli obiettivi mirati, indica Ferdani. A tal proposito verrà aggiornato il Rapporto di sostenibilità. In ogni caso la direzione è chiara e si vuole puntare su mobilità aziendale, biodiversità e miglioramento della qualità di vita della popolazione. «Vogliamo avere un approccio interdipendente e sistemico. Dunque tutte le misure di sviluppo sostenibile devono giovare in modo interdipendente alla dimensione sociale, ambientale ed economica». Per fare ciò si punta ad un'ancor maggiore sinergia tra gli uffici comunali, in modo tale da allinearsi in una direzione meglio definita. Il tutto aumentando e migliorando la comunicazione con gli ‘stakeholders’ del Comune, ovvero i suoi portatori di interesse, come cittadini e aziende. Questo significa anche «essere aperti all’ascolto, in quanto molte problematiche che è necessario affrontare sono proprio quelle che solleva il cittadino stesso. A tal proposito il Municipio ha deciso di introdurre un incentivo in favore di progetti faro nell’ambito dell’efficienza energetica e del clima, soluzioni dunque che possono arrivare e concretizzarsi dal basso».

Riguardo alla mobilità, il Municipio ha recentemente approvato un credito di circa 60mila franchi «per l’elaborazione di un Piano di mobilità aziendale comprensoriale volto a promuovere le sinergie e le buone pratiche tra le aziende, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti». Un tema centrale, in quanto «sul nostro territorio si contano oltre seicento realtà tra aziende, industrie e piccole e medie imprese». Il punto principale riguarda lo spostamento casa-lavoro: «Abbiamo avviato una collaborazione con la ditta di consulenza Mobitrends che ha sviluppato degli strumenti per analizzare le specificità di ogni singola azienda e dei dipendenti e trovare delle soluzioni, come per esempio nelle navette per il personale. Il nostro obiettivo è di mettere in relazione le varie ditte così da trovare, laddove possibile, delle soluzioni comuni con idealmente o potenzialmente una suddivisione dei costi». Anche il Comune incentiva la mobilità sostenibile sia della cittadinanza sia dei propri dipendenti. A tal proposito, oltre ad avere delle agevolazioni per il servizio PubliBike (la piattaforma che permette di usare biciclette dislocate sul territorio), «dall’anno scorso abbiamo deciso di aderire a un’iniziativa dal nome Bikecoin. Sostanzialmente, quando si fa uno spostamento ‘virtuoso’, che può essere a piedi o in bici, si ricevono dei punti che semestralmente o annualmente vengono tramutati in un piccolo incentivo monetario. Uno strumento che anche le aziende possono utilizzare».

Raccogliere dati per ampliare gli orizzonti

Sul tema della biodiversità urbana, l’Ufficio energia e sostenibilità lavora in sinergia con l’Ufficio ambiente e l’Ufficio tecnico comunale. Un esempio degli aspetti trattati riguarda le facciate verdi. «Il nostro Comune offre un incentivo per questo tipo di superfici, ma ad oggi non è mai stato utilizzato», indica Ferdani. «Forse è qualcosa che spaventa, in quanto può sembrare di difficile gestione. Per questo motivo stiamo pensando di proporre una serata pubblica per dipanare alcuni dubbi e mostrare le potenzialità di questa tecnica di costruzione che, fra le altre cose, rende più efficiente la produzione di fotovoltaico». Fra i temi sui quali l’Ufficio intende prestare maggiore attenzione in futuro c’è il fenomeno delle isole di calore. In alcune zone urbanizzate si registrano infatti temperature più alte rispetto alle aree circostanti. Un modo per intervenire è aggiungere del verde che aiuta a rinfrescare. Un altro aspetto potrebbe essere il monitoraggio degli uccelli nidificanti, che può essere effettuato, oltre che dagli addetti ai lavori, anche dalla popolazione stessa tramite il portale ornitho.ch. Questi ultimi sono infatti un importante indicatore di biodiversità. Insomma, «stiamo cercando di ampliare gli orizzonti. Prima però è necessario raccogliere dati e analizzarli. Cosa che faremo non appena redigeremo il nuovo Rapporto di sostenibilità».

‘Non tutti sanno di aver diritto ad aiuti economici’

Entrambi gli aspetti citati finora hanno a che fare con un miglioramento della qualità di vita, un tema che sta particolarmente a cuore al Comune di Stabio. Rappresenta un elemento centrale e pertanto viene trattato dall’Ufficio anche in altre forme, come la lotta allo spreco alimentare, il consumo e la produzione responsabili. «Cerchiamo di spronare il cittadino ad adottare dei comportamenti più virtuosi e responsabili, non solo verso l’ambiente ma anche nei confronti della società, della comunità», dice Ferdani. Per fare ciò le parole d’ordine sono ‘comunicazione’ e ‘interazione’. Un esempio di quest'ultima è la presenza di uno stand dell’Ufficio alla corsa podistica, organizzata dalla Società federale ginnastica Stabio, questa domenica 16 aprile, «dove verrà esposta l’interdipendenza tra il tema dello spreco alimentare e di risorse. In Svizzera vengono infatti sprecati annualmente 2,8 milioni di tonnellate di derrate alimentare (dal campo alla tavola)». Inoltre l’obiettivo è quello di organizzare serate pubbliche su temi specifici e, chiaramente, continuare con il lavoro di ‘sportello’ dell’Ufficio, sia in presenza sia telefonicamente o per email. «Le domande che ci vengono poste sono principalmente di carattere burocratico o informativo e riguardano in particolare gli incentivi», rileva la responsabile. «Ci siamo resi conto che in molti non sanno di aver diritto a degli aiuti economici per risanare il proprio edificio, sostituire l’impianto di riscaldamento con pompe di calore e aggiungere impianti solari termici… E nonostante le informazioni siano presenti nelle varie ordinanze e sul sito, l’interazione è importante per far conoscere in modo più dettagliato le componenti e i vantaggi di ciascun incentivo. E rispettivamente quali contributi cantonali e federali esistono parallelamente a quelli comunali. Vi sono tante possibilità che non tutti conoscono o sono in grado di approfondire ed è proprio lì che questo Ufficio interviene per colmare le lacune che diventano freni al cambiamento. Infatti siamo disponibili anche per delle consulenze, in modo da orientare il cittadino nel mondo dell’efficientamento energetico e delle energie rinnovabili, in base alla sua situazione». In più, per informare ulteriormente, «quando mandiamo la conferma che un incentivo viene elargito, aggiungiamo un’informativa su quali sono gli altri aiuti che offre il Comune». L’Ufficio energia ha di recente creato inoltre un opuscolo cartaceo con un riassunto degli incentivi comunali e nella pubblicazione trimestrale ‘Stabio Informa’ verranno trattati ancora di più gli aspetti che riguardano la sostenibilità. Sempre sul tema dell’efficienza energetica, Ferdani ricorda pure la presenza del nuovo portale ‘Cek’: «I cittadini di Stabio possono richiedere i dati d’accesso e in seguito vengono indirizzati a un questionario online automatizzato. Dopo averlo compilato ricevono un rapporto relativo ai propri consumi con suggerimenti pratici».

Alle aziende si chiede di fare la propria parte

Il Comune, sottolinea Ferdani, non si rivolge solo ai cittadini, ma intende incrementare la comunicazione anche con le attività economiche, in particolare industrie e aziende. «Desideriamo che esse non portino solo introiti economici, per quanto sia un aspetto importante, ma anche contributi di altro genere in favore del bene comune. Un esempio può essere il volontariato aziendale nel comprensorio, sostenere le associazioni locali, incentivare i dipendenti a vivere il territorio, come ad esempio gli 11 ettari di selva castanile, i 10 chilometri di sentieri, tra cui un percorso vita e un cardio-walk, le terme, e molto altro». Alcune aziende sono già attive in tutto ciò, ma per una maggiore sostenibilità risulta comunque necessaria la collaborazione di tutti.

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