Mendrisiotto

Processioni di Mendrisio, ora tocca a quella del Venerdì Santo

I figuranti partiranno alle 20.30 da piazza San Giovanni e percorreranno le vie del centro storico in entrambe le direzioni

Va in scena la ‘Funziun di giüdee’
(Ti-Press/Pablo Gianinazzi)
6 aprile 2023
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Dopo la Funziun di Giüdee di questa sera, domani a Mendrisio sarà la volta della Processione del Venerdì Santo. Se quella di giovedì è una rappresentazione sacra a carattere popolare, quella del venerdì è più solenne ed è un'estensione del rito del seppellimento di Gesù. La Processione partirà alle 20.30 da piazza San Giovanni e percorrerà le vie del centro, attraversando la piazza principale e raggiungendo la chiesa dei Cappuccini. Da quest'ultima farà poi ritorno a quella di San Giovanni, percorrendo così il centro storico nelle due direzioni. L'evento coinvolge tra gli 800 e i 900 figuranti che sfilano in sette gruppi: un numero che deriva dai Sette dolori di Maria (il culto della Vergine dei Sette dolori venne introdotto a Mendrisio nella seconda metà del Seicento). Il corteo notturno verrà illuminato dai celebri trasparenti e dalle lanterne: uno spettacolo suggestivo che ogni anno porta a Mendrisio migliaia di spettatori.

Importante ricordare che entrambe le Processioni storiche fanno parte dal 2019 dei Patrimoni culturali immateriali dell'umanità dell'Unesco. Quella di quest'anno è la seconda edizione che si svolge con questo riconoscimento, nel 2020 e nel 2021 la manifestazione era stata annullata a causa della pandemia. Le Processioni sono inoltre state incluse in una ricerca sui valori culturali del Monte San Giorgio, anch'esso patrimonio Unesco, ispirata dalla collaborazione tra le due cattedre Unesco dell'Università della Svizzera italiana e di Genova, indica la Fondazione Processioni storiche Mendrisio. Alla ricerca parteciperà anche il fotografo Heinz Plenge che realizzerà un ritratto dell'evento. Uno sguardo fotografico che “mira a riconoscere e ricomporre i valori di una memoria condivisa, per riscrivere una storia comune e partecipativa volta a promuovere una relazione salutare e sostenibile per tutti”.

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