Stabio si congeda da Giordano Bobbià
Politico di milizia, è stato sindaco del Comune dal 1980 al 1996 e consigliere comunale per varie legislature
Ci sono dei sindaci che sono tutt'uno con i propri paesi. Ebbene Giordano Bobbià è stato uno di loro. Per svariati anni Bobbià e Stabio sono stati, infatti, la stessa cosa. Chi ha un po' di memoria della politica degli ultimi decenni se lo ricorda bene. E la notizia della sua scomparsa, all'età di 77 anni, giunta oggi, martedì, ha riportato alla mente di molti quelle atmosfere che ora sembrano appartenere ad altri tempi. Punto di riferimento per la comunità, non è un caso che Bobbià abbia vissuto la sua militanza nel Partito liberale radicale con spirito di prossimità, interpretando appieno la vita pubblica comunale.
Un gradino dopo l'altro, la carriera politica di Giordano Bobbià comincia, infatti, dai banchi del Consiglio comunale. Una sorta di apprendistato che a 35 anni lo porta a candidarsi e a essere scelto ed eletto come sindaco di Stabio nel 1980. Sarà l'inizio di una lunga avventura istituzionale. In effetti, Bobbià resterà alla guida del Comune di confine per sedici anni, sino al 1996. Ovvero un lasso di tempo durante il quale il paese ha messo le basi per la sua crescita sul piano demografico e urbanistico.
Lasciato lo scranno dell'esecutivo, Bobbià non abbandona però Palazzo civico. E si rimette in gioco, ripartendo dal legislativo. Infatti, si rimetterà in lizza nel 1996, nel 2000 e nel 2004; e in tutte e tre le legislature la cittadinanza lo premierà, riportandolo in Comune, seppur dall'altra parte del tavolo. Per lui sarà un ritorno alla politica attiva (e combattiva) che lo vedrà far sentire in modo chiaro la sua voce. Una passione, quella per la cosa pubblica e il suo Comune, che lo ha accompagnato, del resto, nel corso della sua esistenza, affiancando gli impegni professionali nel campo fiduciario e immobiliare e il suo coinvolgimento nel mondo associativo locale.
La comunità di Stabio e della regione darà l'ultimo saluto a Giordano Bobbià giovedì, alle 14, al cimitero di Stabio. Al figlio Paolo, nostro collega, e ai suoi familiari giunga il cordoglio della redazione.
