Mendrisiotto

Breggia, il Plr si prepara al dopo Sebastiano Gaffuri

Dopo l’annuncio delle dimissioni del sindaco, il Plr locale si troverà a discutere della successione. Disponibilità dal primo subentrante Elia Brusadelli

Cambiamenti in vista
(Ti-Press)
3 novembre 2022
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Dalle parti di Breggia non sono giorni facili. Incassata la bocciatura del progetto di ampliamento del comparto scolastico di Lattecaldo, il Municipio perde pezzi. Dopo le dimissioni rassegnate a metà ottobre dal municipale di Insieme a Sinistra, Angelo Schmid, da undici anni al tavolo dell’esecutivo, all’indomani del voto sul referendum di domenica scorsa, a uscire di scena è addirittura il sindaco del Comune, Sebastiano Gaffuri. L’annuncio, arrivato lunedì sera (come riferito dal CdT), sembra aver spiazzato anche i suoi stessi colleghi e i vertici di partito, il Plr, raggiunti attraverso un giro di telefonate. Gaffuri lascia la politica comunale dopo sei anni di sindacato e dopo aver reso pubblica, l’agosto scorso, anche l’intenzione di non ripresentarsi ad aprile, alla tornata delle elezioni cantonali per il Gran Consiglio. Parlamento dove ha trascorso otto anni.

‘Ne discuteremo all’interno del partito’

«Ho appreso la notizia della sua scelta un paio di giorni prima dell’ufficialità», dice a ‘laRegione’ Elia Brusadelli, presidente ad interim della sezione Plr di Breggia. Sezione che da poco ha, peraltro, visto fare un passo indietro – ma per ragioni del tutto personali – pure il presidente Marco Poletti e si ritrova ancora di più in un momento di transizione politica. In effetti, il gruppo adesso dovrà metabolizzare le ultime novità e decidere sul da farsi.

«Ci troveremo a discutere delle dimissioni di Sebastiano Gaffuri e dell’esito del referendum la settimana prossima con il Comitato del partito e con il gruppo Plr in Consiglio comunale – conferma Brusadelli –. Certo il rammarico c’è. Gaffuri ha fatto un gran lavoro in queste legislature. E colmare il vuoto non sarà per nulla evidente». Per voi si è trattato di una decisione a sorpresa o vi era già la percezione che ci si avvicinava a un passaggio di testimone? «Un po’ una sorpresa per noi lo è stata. Gaffuri ci ha poi spiegato che era una cosa che stava maturando. Non è nata solo dal referendum, ma di sicuro da altri temi interni al Comune e alle politiche di Breggia».

Da subentrante, pronto alla sfida

Presidente ad interim, Brusadelli si ritrova, di fatto, a ricoprire due ruoli: è lui il primo subentrante sulla lista delle ultime elezioni comunali. In tal senso, gli chiediamo, ha già fatto una riflessione? «A suo tempo mi ero già messo a disposizione: ci credo e tengo al mio Comune – ci risponde –. Sono a disposizione senz’altro per la successione in Municipio. Voglio, però, parlarne prima con il mio partito. E di tematiche da affrontare, ragionando anche sui dicasteri, ce ne sono». Non resta, quindi, che attendere l’ufficializzazione della candidatura. Un percorso che, a Sinistra, sta seguendo pure Antonio Rosa, pronto a raccogliere l’eredità di Angelo Schmid.

Un momento delicato

Breggia, insomma, è a un passaggio delicato. «E il referendum lo rende ancora più tale – fa notare Brusadelli –. Il progetto della scuola, infatti, era legato a tanti altri progetti e alla destinazione di altri stabili del Comune. Bocciato il credito per Lattecaldo, dovremo sederci al tavolo, rifare il Piano finanziario, capire le priorità e ridefinire un po’ il tutto. Mentre prima della votazione l’attenzione era sulla scuola, e il resto in secondo piano sul versante degli investimenti».

L’impegno non sarà da poco per chi succederà a Gaffuri, tra tematiche da ricucire e dossier aperti, come il Piano viario di Caneggio. «Come detto il referendum rimette in discussione tanti aspetti – ribadisce Brusadelli –. Bisognerà compiere un paio di passi indietro e guardare i progetti e i temi con una visione di insieme. Certo, il tema di Caneggio è alquanto articolato, soprattutto per la questione dei contributi di miglioria. Quanto ai progetti, al di là della scuola abbiamo altre grandi opere nel Piano finanziario da portare avanti e sviluppare».

Questione di priorità

Dovendo indicare alcune nuove priorità, quali sarebbero? «Interpretando il risultato del referendum, innanzitutto andrà compreso se la popolazione preferisce avere dei grandi investimenti oppure ha più a cuore la gestione corrente, la soluzione di problemi puntuali e la ristrutturazione e il mantenimento delle infrastrutture e degli edifici attuali del Comune. E questo sarà argomento di discussione della riunione della settimana prossima. Tornando alle grandi opere, a Piano finanziario abbiamo la riqualifica della piazza a Morbio Superiore e la sistemazione dell’ex osteria Sole a beneficio del magazzino comunale».

‘Sindacato non in discussione’

Tornando al momento politico, è inutile dire che il Plr intende tenere le posizioni. Che aria tira? Pensate vi possano essere altri pretendenti alla poltrona di sindaco? «Credo di no, che non verrà messo in discussione – stima il presidente ad interim –. Al di là della normale dialettica politica in Consiglio comunale o nelle Commissioni, il bello di Breggia è che i diversi partiti collaborano, c’è molto dialogo e di rado ci sono alzate di scudi. Il sindacato del Plr resterà al Plr», prevede. «Anche se – aggiunge Brusadelli –, con questa legislatura corta potrebbe anche essere strategico per gli altri gruppi tentare la scalata, al di fuori delle elezioni. Ma ho la sensazione che non sia intenzione degli altri due partiti – Il Centro e Insieme a Sinistra, ndr – provarci».

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