Mendrisiotto

Otr Mendrisiotto, il record di pernottamenti salva i conti

Mendrisiotto Turismo chiude il consuntivo in attivo e pensa al business plan 2023-2026. L’assemblea vota il consuntivo per corrispondenza.

La missione non cambia
(archivio Ti-Press)
15 giugno 2022
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È stato il classico anno che non ti aspetti o, per dirla con le parole del presidente dell’Organizzazione turistica regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Otr) Moreno Colombo, "un anno particolare sotto molti punti di vista". Mendrisiotto Turismo ha presentato nei giorni scorsi il consuntivo 2021. Conti chiusi con un utile d’esercizio di 24’054 franchi, sconfessando quindi il preventivo, che l’assemblea voterà per corrispondenza (entro il 4 luglio): alla luce delle passate esperienze, il CdA ha infatti deciso di riproporre questa modalità per assicurare al numero massimo possibile di soci di poter partecipare all’approvazione dei temi proposti. Lo scorso anno, come si ricorderà, è stato caratterizzato da un importante aumento dei pernottamenti nel Distretto (oltre che in tutto il Ticino). "È stato un anno eccezionale che, con piacere, possiamo dire di non aver saputo prevedere e che ci ha regalato la grande opportunità di farci conoscere e apprezzare da molti svizzeri – è il commento della direttrice Nadia Fontana-Lupi –, arrivando a un numero di presenze superiore rispetto a quello registrato nel corso degli ultimi 12 anni". Gli alberghi hanno registrato 126’606 presenze (di cui 111’705 in quelli 0-3 stelle), le residenze private 36’080 e i campeggi 75’720. A chi ha dormito nel Mendrisiotto si aggiungono "molte altre persone che hanno deciso di visitare la nostra Regione durante escursioni di giornata o semplicemente scegliendo di fare delle escursioni o delle visite ai nostri attrattori".

Nuove opportunità e cambiamenti

Quanto successo lo scorso anno, complice pandemia e restrizioni, porta inevitabilmente a riflessioni per il futuro. "Sviluppare l’offerta e imparare a considerare le nuove tendenze come un’opportunità è un nostro compito, così come anche quello di pianificare a medio e lungo termine – aggiunge la direttrice –. Tra qualche settimana inizieremo il lavoro di preparazione del business plan 2023-2026 e dovremo chinarci sul tema delle nuove opportunità e dei cambiamenti avvenuti e in previsione". Un compito non facile. "Il settore turistico è molto sensibile perché legato a emozioni, percezioni, ricordi che vengono trasmessi tra persone attraverso i social media o tra persone che condividono le buone e le cattive esperienze suggerendole a parenti e amici". Moreno Colombo si affida invece agli esperti, "sicuri del fatto che le nuove tendenze si consolideranno e che quindi la scelta della destinazione di vacanza sarà in futuro molto più marcatamente segnata da valori che fino a qualche tempo fa non erano significativi e che la pandemia ha comunque fatto emergere". L’Otr ha continuato a promuovere la regione anche sui social, registrando un aumento costante di follower e interazioni: al 31 dicembre scorso, la pagina facebook contava 3’861 followers; quella Instagram 4’722.

Operativi su vari cantieri

Anche nel corso del 2021 l’Otr è stato impegnato su vari cantieri e "abbiamo raggiunto molti obiettivi", annuncia Nadia Fontana-Lupi. "Le nostre attività si sono concentrate prioritariamente sullo sviluppo dell’offerta, del prodotto turistico: di ciò che i turisti possono considerare intrigante e li possa spingere a sceglierci, considerando che i nostri mezzi finanziari sono limitati, ma possibilità di sviluppare collaborazioni con i partner regionali, cantonali e nazionali sono molteplici". I lavori sono quindi continuati sul Monte Generoso, sul Monte San Giorgio, nell’offerta enogastronomica, nel progetto di valorizzazione dei patrimoni e nelle analisi relative ai cambiamenti delle abitudini dei turisti, degli svizzeri, ma anche dei mercati internazionali vicini e lontani. Statistiche alla mano, i tre principali mercati turistici del Mendrisiotto e Basso Ceresio sono la Svizzera, l’Italia e la Germania. Se i turisti svizzeri sono aumentati (dal 68% del 2020 al 75% del 2021), quelli tedeschi sono diminuiti nel 2020 a causa di pandemia e restrizioni nelle singole nazioni per poi aumentare nel 2021. Gli italiani sono per contro rimasti abbastanza stabili.

Sentieri che passione

La pandemia ha anche fatto riscoprire i sentieri che attraversano la regione. Il costante aumento dei fruitori ha portato a una maggiore sollecitazione da parte della squadra esterna, la quale ha a sua volta dovuto fare i conti con il maltempo. "Il maggior incasso a fronte del maggior numero di pernottamenti ci ha comunque permesso di affrontare una serie d’imprevisti determinati, in particolare, dalla meteo che ha rovinato parecchi sentieri", conclude Moreno Colombo. Alcuni sono stati ripristinati, mentre per altri si sono rese necessarie procedure e la necessità di trovare collaborazioni per finanziarne la sistemazione. Tra gli interventi citati da Nadia Fontana-Lupi nella sua relazione c’è la chiusura del sentiero panoramico Fiore di Pietra-Vetta a causa dei danni provocati dalla neve. I lavori sono stati divisi in due fasi. La prima, cofinanziata da Ferrovia Monte Generoso, Cantone e Comuni di Mendrisio e Castel San Pietro, "permetterà di riaprire il tracciato in sicurezza e, terminate le procedure di rito, il sentiero è stato sistemato e i lavori completati da un paio di settimane". La seconda si annuncia invece "molto più onerosa" e comporta anche una "valutazione particolare da parte delle autorità cantonali preposte". L’idea è quella di "prevedere anche la posa di alcuni ‘para valanghe’ e un nuovo concetto di ‘paletti’ che non pieghino con la pressione delle slavine", conclude la direttrice dell’Otr. Il tema sarà approfondito nell’ambito dei lavori che saranno affidati al Puc del Monte Generoso.

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