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Mattia Croci-Torti, il mister tra la gente a Balerna

Municipio, popolazione e tifosi celebrano l’allenatore del Lugano dopo la vittoria in Coppa Svizzera

Dalla premiazione di Berna all’incontro con i concittadini
(Ti-Press/Red)
4 giugno 2022
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Non ha nascosto «quel filo d’imbarazzo» nel vedere «così tanta gente» riunita per festeggiarlo. Un fatto che «mi rende orgoglioso». Mattia Croci-Torti, il Crus, è il personaggio del momento. E dopo i festeggiamenti sportivi per la conquista della Coppa Svizzera, l’allenatore dell’Fc Lugano è stato protagonista di una serata conviviale organizzata dal Municipio di Balerna per permettere a tutti i cittadini di incontrarlo, complimentarsi con lui e scattare l’immancabile foto ricordo con la Coppa. Cornice dell’evento è stato il Crotto Sant’Antonio dove, giovedì sera, numerose persone di tutte le età si sono radunate per incontrare il loro illustre concittadino, accolto martedì anche dall’esecutivo durante la seduta settimanale e già premiato a inizio maggio in occasione della consegna dei meriti sportivi e culturali. Strette di mano, sorrisi e complimenti non sono di certo mancati. Intrattenendoci con alcune persone, abbiamo subito capito che non tutti i presenti sono abituali tifosi del Lugano, ma non hanno nascosto di essere «tifosi del Mattia». Alcuni di loro ci hanno confessato una fede calcistica diversa, ma di essersi comunque recati alla finale di Berna «perché non si poteva mancare». Abbiamo approfittato dell’occasione per intrattenerci con il sindaco Luca Pagani. «Non è prassi del Municipio di Balerna ricevere in seduta cittadini che si distinguono per meriti particolari – ci ha spiegato poco prima della parte ufficiale –. Stavolta il risultato è stato talmente strepitoso che abbiamo ritenuto di farlo: tutto Balerna era con Mattia quel 15 maggio e ha prima sofferto e poi gioito». Pagani ha seguito la partita? «Non sono andato a Berna perché mi sono dovuto occupare delle votazioni cantonali e federali – aggiunge –. Ma ero in piazza della Riforma, sotto il balcone del Municipio con tutti i tifosi quando la squadra è rientrata». A proposito di tifo, il sindaco ammette di essere «soprattutto tifoso di Mattia. Non sono uno scalmanato, anche se quella domenica pomeriggio, dopo il gol di Bottani (quello del 3-1, ndr) sono saltato sul divano, cosa che non faccio molto di frequente». Il sindaco in conclusione ricorda che la carriera da allenatore del Crus «è iniziata con l’Sc Balerna e questo ha portato sicuramente bene – conclude Luca Pagani –. Al di là delle fazioni, è stato capace di capace di coinvolgere tutti, non solo il comune ma tutto il cantone». Tra i presenti abbiamo notato anche don Gian Pietro Ministrini, il parroco di Balerna, che non ha mancato di farsi immortalare con la Coppa. «Sono qui per condividere un bel momento per il Comune – ci ha detto –. Conosco Mattia da quando ero a Vacallo, dove sono rimasto tanti anni. Mi complimento con lui perché già da ragazzo presentava delle belle qualità. Non sono un grande sportivo, ma da quando allena il Lugano mi sento coinvolto, e ho ovviamente seguito la finale».

L’INTERVISTA

‘Non ho mai rinnegato l’amore per il Mendrisiotto’

Mattia Croci-Torti è sempre stato una persona molto apprezzata da tutti e capace di conquistare estimatori in tutto il Cantone. L’essere riuscito a riportare la Coppa svizzera in Ticino lo ha portato a essere uno dei personaggi più conosciuti del Cantone, sollecitato per numerose interviste o per partecipare a eventi. Come sta vivendo questa popolarità? «Non mi aspettavo tutta questa attenzione, ma la situazione è molto piacevole – ci ha confessato prima dei festeggiamenti di Balerna –. È un momento felice che sto cercando di vivere al meglio: il giusto equilibrio deriva dal non abbattersi troppo per le sconfitte ma nemmeno esaltarsi troppo per le vittorie». Chi è Mattia Croci-Torti? «Sono una persona che si è sempre messa a disposizione – risponde –. Dal punto di vista sportivo ho una passione incredibile per il mondo del pallone. Passione che mi è stata tramandata da tutta la famiglia Croci-Torti». Cresciuto a Vacallo e domiciliato a Balerna, come definirebbe il suo rapporto con il territorio? «È un rapporto molto forte – ci dice senza esitazioni –. Mi identifico tantissimo nella nostra terra, non ho mai rinnegato l’amore per il Mendrisiotto e, anche a livello cantonale, ho sempre cercato di valorizzare al meglio il mio che, lo sappiamo, per il resto della Svizzera è una Sonnestube’. Riuscire a portare avanti i valori del Ticino soprattutto in questo momento mi ha fatto un certo effetto».

Facciamo un passo indietro alla Coppa: tra i diecimila presenti a Berna c’erano anche tantissimi tuoi amici. Che effetto ha fatto essere sul campo e sapere di avere il loro sostegno? «Il nostro percorso in Coppa è partito da Neuchâtel, passando dalla storica partita contro lo Yb ed esplodendo con la semifinale epica, che entra di diritto nella storia dello sport ticinese, vinta ai rigori. L’entusiasmo che si è creato quella sera si è rivisto a Berna, con tantissima gente che ci ha seguito e ha voluto darci una grossa mano. Sapere che tra loro c’erano tanti amici e famigliari mi ha, come sempre, dato molta forza». Tra pochi giorni ripartirà la preparazione in vista della prossima stagione. Come stai ricaricando le batterie? «Dopo una vittoria come quella dello scorso 15 maggio le energie si ritrovano sempre – conclude Mattia Croci-Torti –. La formula è pensare ad altro. Sono comunque riuscito ad andare a Siviglia con gli amici e passerò qualche giorno al mare con la famiglia».

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