Mendrisiotto

Chiasso allunga la stagione sul ghiaccio sino ad aprile

Il Municipio ha voluto così compensare le società sportive delle trasferte causate dal guasto alla pista. Che sarà concessa a titolo gratuito

Si pattinerà fino ad aprile
(Ti-Press)
16 dicembre 2021
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Da giovedì a Chiasso si è tornati a infilare i pattini ai piedi e a scivolare sul ghiaccio dello stadio cittadino. In effetti, il Comune ha tutte le intenzioni di lasciarsi alle spalle l’’inciampo’ che ha costretto a chiudere l’impianto per quasi un mese. Tutta colpa di un guasto tecnico nel sistema di distribuzione di CO2, l’anidride carbonica. Oggi tutto ciò è acqua passata, o quasi. Anche tra l’esecutivo e le società locali che vivono la realtà della pista, come l’Hockey Club, il Club Pattinaggio e il Curling Club è tornato il sereno. Lo si è capito subito mercoledì sera quando una delegazione dell’autorità comunale, guidata dal sindaco Bruno Arrigoni, si è seduta al tavolo con i rappresentanti dei tre sodalizi e gli organizzatori del Torneo amatoriale di hockey: nessun tono polemico, ma piuttosto aria di cordialità. Un punto di incontro, infatti, è stato trovato: la stagione sul ghiaccio di piccoli e grandi sportivi si protrarrà sino al 3 aprile prossimo. Anzi, l’intenzione è di permettere l’accesso anche al pubblico.

Lurati: ‘C’è un dialogo positivo’

Chiasso è quindi pronto a prolungare l’apertura dello stadio invernale. Non solo, l’utilizzo della struttura sarà concesso a titolo gratuito, anche nelle tre settimane extra previste a calendario. «In questo modo - commenta Davide Lurati, a capo del dicastero Sport e tempo libero - si recupererà il tempo sottratto dalla risoluzione del problema. E la proposta mi sembra sia stata gradita». Il Municipio, fa capire Lurati, ha cercato subito il contatto con le società, aprendo un dialogo «positivo», tiene a sottolineare il municipale Ppd. Emerso il guasto, d’altro canto, ci si è immediatamente rimboccati le maniche. «La prima impressione ci ha portato a pensare che sarebbe occorso più tempo per uscire da questa situazione. Invece, ne siamo venuti a capo in 29 giorni grazie all’impegno dell’Ufficio tecnico e dei suoi collaboratori, che hanno fatto gli straordinari». Così anche i disagi e le trasferte per i sodalizi sono stati più contenuti di quanto si potesse temere in un primo momento. «Infatti, Covid permettendo, durante le vacanze di Natale saranno messi in programma pure i corsi tradizionali dedicati ai ragazzi del Mendrisiotto. Ci tenevamo tutti».

Arrigoni: ‘Questo è il nostro contributo’

Non a caso, come annota pure il sindaco Bruno Arrigoni, mercoledì sera i partecipanti all’incontro si sono lasciati di buon accordo. E una volta quantificati i costi sostenuti per avere accesso alle altre piste del cantone - da Lugano a Faido - nel periodo in cui la pista era un cantiere, vi è la disponibilità a trovarsi di nuovo per discuterne. Nel frattempo, la cittadina darà il suo contributo non solo allungando la stagione, ma consentendo alle società di frequentare l’impianto nelle tre stimane supplementari a costo zero. In passato si domandava, in effetti, il versamento di 140 franchi l’ora per pattinare nelle due settimane fuori calendario.

In estate riparte il cantiere

Riaperta la struttura, in ogni caso, le opere di verifica e manutenzione non si esauriranno con la risoluzione del guasto - peraltro localizzato in un unico punto -; intervento che per finire ha dato comunque la possibilità di salvare la stagione. In fondo, come già fatto notare, il sistema di raffreddamento in uso a Chiasso ha circa una ventina di anni: come dire che non sussiste un problema di usura. In Comune, però, vogliono togliersi ogni dubbio. «La nostra volontà - conferma ancora il capo dicastero Davide Lurati - è quella di rimettere mano alla pista nel corso dei mesi estivi. Abbiamo già visto con i tecnici comunali che l’agio esiste. Ci ripromettiamo dunque di controllare le condotte sotterranee, così da essere del tutto sicuri che l’intero impianto non abbia problemi, scongiurando il rischio di ulteriori perdite di gas». Le parole chiave, insomma, sono ‘rimettere lo stadio in sesto’. «E questo - conclude Lurati - affinché non si abbiano più sorprese di questo genere».

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