Mendrisiotto

Brusino, lievitano i costi per ristrutturare Villa Patria

Il Municipio chiede un ulteriore credito di 465mila franchi. Il cantiere per la creazione di un B&B terminerà il prossimo settembre

I lavori termineranno nel settembre 2022
(archivio Ti-Press)
10 novembre 2021
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Sono iniziati prima dell’estate, e termineranno nel settembre dell’anno prossimo, i lavori di ristrutturazione di Villa Patria a Brusino Arsizio. Nelle scorse settimane il Municipio di Brusino ha licenziato un messaggio chiedendo un aggiornamento del preventivo dei lavori, con la conseguente richiesta di un credito di 465mila franchi. Somma che servirà per l’aggiornamento del preventivo per i lavori (190mila franchi) e per l’acquisto di arredi, mobilio e finiture esterne (275mila franchi). Queste ultime opere “non erano state inserite nel precedente messaggio”. I costi di ristrutturazione passano quindi da 1’250’000 franchi – credito stanziato dal Consiglio comunale il 19 maggio 2014 – a 1’715’000 franchi. Nel messaggio, il Municipio guidato da Elena Polli spiega che “i costi di realizzazione del progetto per la creazione di un Bed and breakfast, complice anche la pandemia di Covid-19 che ha caratterizzato l’ultimo anno e mezzo, hanno subito una leggera variazione”. Al termine dei lavori Villa Patria diventerà un B&B con 7 camere, sarà dotata di una zona ristoro correlata all’area di svago esterna e con un piano seminterrato predisposto con spogliatoi, docce e servizi igienici fruibili dai frequentatori della spiaggia libera circostante.

Cos’è successo dal 2014

La richiesta di credito è occasione per il Municipio di spiegare i motivi che hanno ritardato il cantiere. Il voto del legislativo risale, come detto, al 2014. “I lavori di ristrutturazione dello stabile non riuscirono purtroppo ad avanzare celermente a causa del mancato versamento del finanziamento promesso dalla Fondazione Mondonico, nonostante la presentazione della licenza edilizia cresciuta in giudicato per la realizzazione del progetto”. La somma, poco meno di un milione, è stata versata a fine 2019. L’autorità comunale ricorda che “si tratta dello stesso contributo volontario che era stato accettato dal Consiglio comunale nel dispositivo di risoluzione e da cui l’investimento dipende(va) in maniera preponderante”. Ottenuto il finanziamento, il Municipio “ha subito intrapreso tutti i passi necessari per riattivare i lavori – circoscritti fino a quel momento alla bonifica dell’edificio dall’amianto e ad alcune opere previste nella licenza edilizia – secondo la procedura richiesta dall’Ufficio dello sviluppo economico del Dipartimento delle finanze e dell’economia”. Lo stesso garantirà sussidi previsti dalla Legge sul turismo. Sussidi che andranno a sommarsi a quelli previsti per il risanamento energetico dell’edificio. Ottenuto il nullaosta cantonale, nel marzo 2020, e nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, “l’esecutivo ha continuato a pianificare i lavori allestendo i bandi dei singoli concorsi e gli incarti per i sussidi e per il risanamento energetico dell’edificio”. Dopo la delibera per i principali concorsi, “il grosso dei lavori di ristrutturazione dell’edificio” sono iniziati nel maggio di quest’anno.

Tre fonti di sussidio

Dedotti i sussidi – da Legge sul turismo e incentivi dovrebbero arrivare circa 170mila franchi, “le cifre dovranno essere confermate dalle competenti autorità” – l’investimento a carico del Comune ammonta a 616’052 franchi. “La cifra a carico dell’ente pubblico è tuttora in linea rispetto a quanto preconizzato nel 2014”. Allora si parlava di un onere di circa 250mila franchi. “Cifra a cui si giungeva senza computare l’importo necessario per il mobilio e le opere di finitura”. Già confermata per contro la somma arrivata dalla Fondazione Mondonico.

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