Mendrisiotto

A Mendrisio il Plr si affida a Giovanni Poloni

La sezione della Città sceglie il suo nuovo presidente, che raccoglie il testimone da Tiziano Calderari. ‘Pronti alle sfide’

Giovanni Poloni, 37 anni, (Ti-Press)
28 settembre 2021
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Sino a questa estate i nomi in casa Plr a Mendrisio erano diversi. Poi ci si è focalizzati su uno solo, quello di Giovanni Poloni. E la scelta della Commissione cerca, ponderata, ha dimostrato di essere azzeccata. Questa sera, martedì, l’assemblea straordinaria, riunita nell’aula magna delle scuole a Rancate, ha infatti aderito di slancio - è bastato un applauso corale - alla proposta e nominato Poloni alla guida della sezione cittadina. Il neo presidente raccoglie quindi l’eredità di Tiziano Calderari. Trentasette anni, economista di formazione, nonostante la giovane età l’esponente liberale radicale mendrisiense ha già alle spalle una significativa esperienza di politica attiva nel suo Comune. Membro della direttiva, consigliere comunale, è stato in effetti capogruppo per più di una legislatura e presidente dei giovani liberali radicali. Il neo presidente non sarà da solo, comunque, a cimentarsi in questa nuova avventura. La sua squadra, eterogenea, unisce nuove leve e militanti d’esperienza e punta su quattro vice presidenti (sin qui erano stati tre), ovvero Marco Pina (già vice presidente con Calderari), Andrea Carrara, Francesca Arosio e Daniele Fumagalli.

‘Riporteremo la sezione a vivere il territorio’

Tutti sono coscienti che ora sarà importante difendere le posizioni acquisite in questi anni dal Plr cittadino (il riferimento è al sindacato di Samuele Cavadini e al terzo seggio conquistato in Municipio a scapito del Ppd). Posizioni che adesso andranno consolidate. E si sa, come ci ha detto il presidente uscente Tiziano Calderari che ha guidato la sezione negli ultimi otto anni, «un risultato è più difficile mantenerlo che conquistarlo». Se gli chiedete, però, un parere sul suo successore, vi confermerà che si tratta del «nome perfetto, in grado di portare esperienza e valore aggiunto». Poloni, d’altro canto, innesta il suo impegno su una sezione solida. Anche se sa che bisognerà restare «con i piedi per terra». Il neo presidente, emozionato, conta ora sull’unità e lo spirito innovativo della realtà Plr mendrisiense. «Quando ci sarà un problema - ha esortato rivolto l’assemblea -, occorrerà affrontarlo con umiltà e dimostrare con le evidenze e i fatti ciò che vogliamo realizzare». Sarà altresì strategico, ha fatto capire Poloni, «osare di più per attirare nuovi cittadini - nodi lo sfitto e il calo demografico, ndr - facendo leva sulle tante eccellenze che abbiamo. Non da ultimo bisognerà riportare la sezione a vivere il territorio, restando noi stessi». Guardando al di fuori degli steccati di partito, ha rilanciato il neo presidente, sarà «indispensabile mantenere un dialogo con tutte le forze politiche, mostrandosi maturi, senza farsi trascinare in pericolose trappole». Un consiglio dal presidente uscente? «Farsi stimolare dalle nuove idee e dai traguardi, evitando i personalismi, combattuti da sempre».

Parole chiave, fare squadra

Ieri come oggi la parola chiave resta coesione. Se lo aspetta, per primo, il sindaco Samuele Cavadini, consapevole che è il momento di assumersi fino in fondo la responsabilità consegnata dai cittadini. «Adesso sarà importante avere una guida compatta, il sentimento unanime di voler costruire qualcosa insieme. Saranno tempi duri - ha richiamato il sindaco -. Si dovranno prendere anche decisioni impopolari, a volte bisognerà difendersi, a volte essere propositivi per ricostruire al meglio alla Città, in collaborazione con le altre forze politiche». A questo punto, come ribadito dal municipale Massimo Cerutti, ci vuole infatti il coraggio di fronteggiare il futuro e i temi sul tavolo. Del resto, come ha sottolineato pure il municipale Samuel Maffi, si è lavorato giorno per giorno per «creare un consenso non fine a sé stesso, non per la boria dei numeri, bensì per raggiungere degli obiettivi nell’interesse pubblico». Chi siede in Consiglio comunale, come ha confermato il capogruppo Vincenzo Crimaldi, è già pronto a fare squadra.

I vertici cantonali: ‘Potete contare su di noi’

D’altra parte, è anche grazie ai traguardi centrati che Mendrisio ha attirato si di sè l’attenzione del cantone, anche in casa Plr. La presidente distrettuale Sonia Meier ci ha tenuto a ribadirlo all’assemblea: «Non è vero che il Mendrisiotto è il fanalino di coda, il Calimero della situazione: la sua voce la si sente forte e chiara ovunque». E i vertici cantonale del partito la stanno a sentire, come ha testimoniato la presenza del presidente cantonale Alessandro Speziali e della capogruppo in Gran consiglio Alessandra Gianella, che ha tenuto a ribadire il sostegno alla sezione momò.

«I risultati di Mendrisio - ha ammesso Speziali - fanno gola a tante sezioni e hanno fatto scuola. Girando il Ticino si sente parlare molto bene di questa Città polo, dove si sono azzeccati temi e liste». Certo la partita si gioca adesso. «Il nuovo presidente - ha annotato - avrà la missione di rinnovare persone e temi, soprattutto in una città confrontata con sfide pianificatorie, economiche e di carattere transfrontaliero. In effetti, il Mendrisiotto vive problemi che altre zone non vivono». Una ragione in più, si è fatto capire a più voci, per rivendicare maggiore visibilità nella politica cantonale.

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