Mendrisiotto

Chiasso, invariata la forchetta delle tariffe dell'acqua

Adattandosi alle modifiche cantonali, il Municipio ha presentato il nuovo Regolamento per la distribuzione dell'acqua potabile

Licenziato il messaggio (archivio Ti-Press)
21 luglio 2021
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Adattandosi alle modifiche del diritto cantonale di riferimento, il Municipio di Chiasso ha presentato il nuovo Regolamento per la distribuzione dell'acqua potabile. A spiccare, come si legge nel messaggio licenziato nei giorni scorsi e che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale, è “la nuova denominazione delle aziende municipalizzate, ora definite con il termine più moderno di aziende comunali”. Il Regolamento mantiene il principio secondo cui “la gestione delle infrastrutture e dei beni dell'Azinda è affidata, tramite un mandato di prestazioni in essere, a una persona giuridica controllata dal Comune di Chiasso e dotata di personale proprio, ovvero Age Sa”. Nel documento “di modifiche essenziali rispetto all'attuale struttura legislativa non ve ne sono: in particolare i minimi e i massimi delle tariffe rimangono invariati”. Il documento sottoposto all'attenzione del legislativo “è stato allestito sulla base del modello tipo messo a disposizione dei Comuni da parte dell'Ufficio cantonale della protezione delle acque e dell'approvvigionamento idrico e adattato alle esigenze del nostro Comune – spiega il Municipio –. La maggior parte delle norme rimangono analoghe a quelle che già conosciamo e sono assimilabili a quelle del modello cantonale”.

La nuova azienda comunale “rimane un istituto di diritto pubblico privo di personalità giuridica propria, al quale il Comune può delegare lo svolgimento di compiti pubblici. Le aziende comunali son parte integrante del Comune e gli effettivi organi decisionali e di controllo sono il Municipio e il Legislativo comunale. Le stesse sono praticamente integrate all'interno dell'amministrazione comunale, anche se contabilità e amministrazione generale sono separate da quest'ultima”.

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