Mendrisiotto

Anche Castel San Pietro vuole l'aula nel bosco

Una mozione chiede di creare uno spazio per l'insegnamento inserito nel verde. Un progetto già presente in altri comuni del Mendrisiotto.

Lezione tra gli alberi, come a Chiasso (Archivio Ti-Press)
17 giugno 2021
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Portare i bambini degli istituti scolastici di Castel San Pietro nel bosco creando un'aula completamente immersa nel verde. A lanciare la proposta sono stati cinque consiglieri comunali di ‘PerCastello’ che, attraverso una mozione, ne hanno chiesto la realizzazione. Lo scopo è quello di avvicinare i bambini a un modo di vivere rispettoso dell'ambiente e stimolare la consapevolezza dell'importante rapporto fra uomo e natura. L'idea non è però nuova alle nostre latitudini, sono infatti già diversi i comuni del Mendrisiotto che hanno sviluppato il progetto: a Chiasso è stata realizzata un'aula nei pressi della Madonnina del Penz, mentre Mendrisio ha dedicato due spazi diversi del parco di Canavée all'istruzione all'aria aperta. Anche a Novazzano si sta lavorando per la realizzazione di uno spazio destinato all'insegnamento dove siano alberi e sassi a fare da cornice alle lezioni. Per quanto riguarda il luogo da destinare al progetto di Castel San Pietro, si legge nella mozione, "dovrebbe essere un posto facilmente raggiungibile, non troppo distante dagli istituti scolastici, possibilmente al riparo da fonti di rumore e piuttosto pianeggiante”. Per i consiglieri comunali non è quindi necessaria la costruzione di un edificio vero e proprio, basterebbe infatti poter disporre di una struttura coperta dove depositare eventuale materiale.  

‘Valenza pedagogica’ 

I benefici, suggeriscono i firmatari Monica Negri, Nicole Coppola, Laura Bortolotto, Mirko Negri e Chantal Livi Sibona, sarebbero molteplici. Tra questi viene indicato come “le attività nel bosco contribuiscono positivamente allo sviluppo fisico e percettivo degli allievi”. I bambini avrebbero infatti la possibilità di osservare i cambiamenti stagionali, rendendosi così conto di quanto sia differente l'ambiente boschivo a dipendenza del tempo meteorologico. Il bosco diventa così un laboratorio all'interno del quale i giovani possono toccare con mano il nascere e lo svilupparsi della vita, “i ragazzi sperimentano il bosco, lo vivono e imparano a conoscerlo confrontandosi con esso”. Un progetto, quello della scuola nel bosco, che ha le sue origini nel nord dell'Europa, è infatti in Scandinavia che si è proposto di spostare le lezioni nel verde. A partire dagli anni 90, come indica il portale ‘Naturalmentescuola’, ha poi preso piede nel resto del continente rendendo così l'educazione ambientale parte integrante della didattica. Il Consiglio comunale, riunitosi lunedì, ha demandato alla commissione edilizia l'esame della proposta.

‘Serve una fondazione d'interesse pubblico’ 

Durante la seduta sono stati approvati i conti consuntivi, chiusi con un avanzo d'esercizio pari a 1'813'707 di franchi contro un disavanzo preventivato di 1'107'201. Il Consiglio comunale ha inoltre dato il via libera all'esame di una mozione, firmata da Floriano Prada del Plr, che chiede la costituzione di una fondazione d'interesse pubblico senza scopo di lucro. Il motivo, si legge nel testo, è la necessità di offrire “il sostegno alla nascita e allo sviluppo di nuove società innovative e ad alto valore aggiunto e il sostegno a progetti imprenditoriali con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale”. Il legislativo ha poi dato luce verde all'adesione di Castel San Pietro all'Ente regionale per lo sport del Mendrisiotto e Basso Ceresio e alla convenzione tra il comune e il Servizio autoambulanza (Sam), che integra al suo interno ora anche il servizio dentario regionale. 

 

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