Mendrisiotto

Una Mendrisio che 'dalle parole passi ai fatti'

Nominata prima cittadina Daniela Carrara esponente della nuova formazione partitica L'Alternativa; vicepresidenti Benjamin Albertalli e Giovanni Poloni

Prima cittadina di Mendrisio, Daniela Carrara (Ti-Press)
17 maggio 2021
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È toccato a Nadir Sutter (Lega/Udc/Udf/Indipendenti) il ruolo di decano del Legislativo del capoluogo momò e dunque di aprire i lavori del primo Consiglio comunale versione 2021/2024 e augurare 'buon volo': «Siamo nella situazione di un aereo che sta per decollare. Siamo noi i piloti ed è compito nostro analizzare quello che ci viene presentato, capire le esigenze e i desideri dei nostri passeggeri-concittadini. È compito nostro verificare se abbiamo carburante abbastanza per arrivare a destinazione in sicurezza. Correggere qualche errore a tragitto in corso può essere molto difficile. Solo persone bene addestrate possono dare le garanzie di sicurezza necessarie. E qual è il peggiore nemico? È sempre la mancanza di competenza. Spesso le competenze più complete sono richieste quando si tratta di riprendere un volo in corso, non esiste molto spazio per sostituire la competenza».

Saggezza e imparzialità sono, invece, le due parole utilizzate dalla neo presidentessa – al femminile, come lei stessa ha sottolineato –, del Consiglio comunale di Mendrisio, Daniela Carrara del gruppo L'Alternativa (nato dal patto elettorale fra Insieme a Sinistra e Verdi). La prima cittadina, nel suo discorso di insediamento, ha ricordato come «nello scorso quinquennio il Municipio e il Consiglio comunale hanno affrontato temi importanti per la comunità. Le Commissioni hanno svolto un importante lavoro di analisi e di approfondimento di messaggi municipali e mozioni; un complesso lavoro che non va dimenticato, anche durante il periodo critico della pandemia. Una dimostrazione di quanto tutti noi abbiamo a cuore il nostro paese e ci sentiamo responsabili verso di esso e verso la sua popolazione. Una consapevolezza all’insegna di una continuità volta a garantire un buon funzionamento di tutti i servizi sul territorio. Un processo possibile se tutti i tasselli si incastrano tra loro: in primis il dialogo tra Municipio e Consiglio comunale».

Ma dalle parole si deve poi passare ai fatti: «Prendere decisioni ed agire, in un periodo come quello che stiamo attraversando, non è facile. Solo esercitando scelte coraggiose possiamo riscoprire l’essenza del bene comune e del vivere insieme. Pertanto, a questo Legislativo, chiedo coraggio nell’abbandonare il sentiero battuto dell’individualismo politico per imboccare la strada dell’apertura e della solidarietà, più che mai necessaria in un momento grave come quello presente. Soprattutto per i giovani che in questo periodo storico hanno necessità di riscoprire la capacità di dialogo con la politica; al di là degli schieramenti e dei partiti. Ritrovare un’idea di società positiva, solidale e concreta con lo sguardo rivolto al futuro, pronta ad agire e non solo a discutere all’infinito».

Daniela Carrara ha citato poi La Filanda, che «ha dimostrato quanto fosse necessario un luogo di incontro multi generazionale e di scambio, di nutrimento per l’anima di tutte le cittadine e i cittadini di Mendrisio e della regione. Anzi, di tutta la comunità, in senso più ampio e inclusivo. Un circolo virtuoso da preservare e rinsaldare, tramite l’individuazione e la realizzazione di spazi di aggregazione. La Città di Mendrisio ha dimostrato negli anni d essere molto attenta alle esigenze della popolazione, ma resta ancora molto da fare. Un lavoro che potrà essere realizzato solo lavorando insieme, in maniera lungimirante, perché, proprio come comunità, non possiamo e non dobbiamo e non possiamo negare alle nostre giovani e ai nostri giovani un futuro migliore».

Presidenza, in entrata della trattanda, 'contestata', ma 'non osteggiata' dal gruppo Ppd/Gg/Verdi liberali in quanto, seppur figura nuova della politica comunale, L'Alternativa aveva avuto, come Sinistra, nell'ultimo anno del trascorso quinquennio, caratterizzato dalla pandemia, un suo esponente nella persona di Andrea Ghisletta quale primo cittadino. Un passo indietro suggerito ma non accolto, neppure per la prima vicepresidenza (andata al leghista Benjiamin Albertalli) né per la seconda (attribuita al liberale radicale Giovanni Poloni).

 

 

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