Mendrisiotto

Coldrerio ospiterà un centro psico-educativo regionale

Il Municipio chiede al Consiglio comunale l'autorizzazione per vendere al Cantone un mappale nel centro del comune

Un nuovo arrivo nel centro del paese (archivio Ti-Press)
8 marzo 2021
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Il Cantone ha scelto Coldrerio per costruire un nuovo Centro psico-educativo regionale (Cpe). Lo rende noto il Municipio che, nei giorni scorsi, ha licenziato un messaggio che chiede al Consiglio comunale l'autorizzazione alla vendita di un mappale di proprietà, definito nella contabilità comunale come bene patrimoniale. Il prezzo di vendita concordato è di 1,8 milioni di franchi. Nel messaggio si ricorda che in occasione della fusione con la Banca Raiffeisen della Campagnadorna, l'allora CdA della Banca Raiffeisen di Coldrerio “aveva deciso di cedere la proprietà del terreno in questione al Comune di Coldrerio affinché lo stesso avesse a disposizione delle superfici per realizzare una futura casa per anziani su territorio comunale”. Considerato che il Quartiere intergenerazionale è in fase di realizzazione alle spalle della cancelleria comunale, “per le esigenze future del Comune, detto sedime non è stato giudicato essenziale, essendo diventato un bene patrimoniale”.

La Sezione della Logistica ha contattato il Coldrerio nel corso del 2019. “Coldrerio è stato individuato quale Comune in espansione, dalla posizione centrale nel Distretto, ottimamente servito dai mezzi di trasporto pubblico e facilmente raggiungibile dagli usufruitori del centro dai diversi comuni della regione”. Il Municipio evidenzia inoltre che “il nuovo centro psico educativo in progettazione potrebbe essere complementare, con l'offerta dei suoi servizi, al Quartiere intergenerazionale in costruzione a Coldrerio per ciò che riguarda una stretta collaborazione (economie di scala)”. Avere sul proprio territorio una struttura che raggrupperà diversi servizi cantonali presenti sul territorio è per il Municipio “un prestigio e una possibilità per garantire alla popolazione maggiori prospettive”. Al legislativo viene quindi chiesta l'autorizzazione per la vendita del mappale per trattative dirette (licitazione privata) con lo Stato del Canton Ticino, “configurandosi un chiaro interesse collettivo”.

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