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Chiasso: la vendita di AgeRe? Nell'aria. Age resta nel campo

Garantiti la presenza in città e i posti di lavoro, l'Azienda continua a puntare sulle 'rinnovabili'. L'operazione fa discutere la politica

Il focus resta sulle energie rinnovabili (Ti-Press)
2 maggio 2020
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La prima preoccupazione è stata quella di trattenere a Chiasso la sede e al loro posto tutti i dipendenti della società. Nata all'estremo sud della Svizzera, AgeRe oggi è finita, infatti, nell'area di interesse di un gruppo, aventron Ag, dell'estremo nord. Il passaggio di mano delle quote dagli azionisti di Age Sa, l'Azienda acqua, gas ed elettricità della cittadina di confine, e della stessa AgeRe ai nuovi titolari basilesi (di Münchenstein), però, non cambia di una virgola strategia e quotidianità della società che dal 2008 si muove nel mondo del fotovoltaico. Su questo punto Corrado Noseda, direttore di Age, tiene subito a mettere i proverbiali puntini sulle 'i'. Insomma, si è trattato di una normale transazione di proprietà, sul tavolo un 'portafoglio' di tutto rispetto: 30 impianti fotovoltaici per circa 10 megawatt installati. Altre ragioni, spiega a 'laRegione', non ve ne sono. Anche perché l'Azienda di servizi chiassese non si è ritirata dall'universo delle energie rinnovabili, anzi. Semmai ha mutato campo d'azione, spostandosi dal solare 'puro' ai settori della cogenerazione e del teleriscaldamento.

La vendita? 'Se ne discuteva da tempo'

L'operazione, ufficializzata giovedì da una nota di Age, era nell'aria da un po'. "Al nostro interno - conferma Noseda - era in discussione da tempo". Sin qui, però, nulla era trapelato. Sulla vendita, in effetti, i vertici sono riusciti a tenere le bocche cucite. In realtà ai più accorti - a cominciare dai politici locali - non era sfuggita la pubblicazione sul Foglio ufficiale del 24 aprile scorso delle dimissioni delle figure principali della società (incluso il direttore di Age). Annuncio che non ha mancato di suscitare curiosità e interrogativi oltre alla necessità di saperne di più. Non tutti, sul fronte dei partiti, in questi anni hanno sempre guardato con convinzione all'operato di AgeRe: dagli esordi e i legami con Reninvest al più recente dibattito consiliare sul progetto di teleriscaldamento nel comparto che racchiude le case anziani e il centro scolastico.

Agli occhi del direttor Noseda, però, si è sempre trattato di polemiche "sterili". A parlare, in questi anni, fa capire, sono stati piuttosto i risultati. Allora perché vendere? Nella nota di Age si fa riferimento alla ricerca di partner che potessero dare alla società 'un impulso sia finanziario sia operativo'. E in aventron AG si è trovato un interlocutore 'solido e motivato', ma soprattutto 'interessato a sostenere una crescita degli investimenti nel settore fotovoltaico in Ticino e che mantenesse i posti di lavoro, la sede e le competenze a Chiasso'. Una garanzia, quest'ultima, messa nel piatto fin dalle prime battute delle trattative. "Del resto - aggiunge il direttore -, la gestione rimane qui: si continuerà a sovraintendere alla manutenzione degli impianti e a far capo alle stesse persone".

Ecco chi è aventron

AgeRe entra così nell'orbita del principale gestore di impianti fotovoltaici in Svizzera con i suoi 50 Mw di potenza installata. aventron, si fa notare, è un 'produttore affermato di
elettricità da fonti energetiche rinnovabili in Svizzera e in alcuni Paesi europei selezionati. L’azienda si concentra sull’acquisizione e la gestione di centrali di produzione nei settori dell’energia idroelettrica, eolica e solare e mira a diventare un operatore leader di impianti di energia rinnovabile in Europa'. Il gruppo è espressione di una intesa fra pubblico e privato: i maggiori azionisti sono tre aziende di distribuzione di elettricità della Svizzera tedesca, ovvero Primeo Energie Ag di Münchenstein, Energie Wasser Bern, un istituto di diritto pubblico, e Stadtwerk Winterthur.

Age continua con un'altra società che richiama ad AgeRe

Dal canto suo, Age non ha nessuna intenzione di abbandonare la via delle energie rinnovabili. La politica federale, d'altra parte, è chiara: diversificare le fonti energetiche è ormai una strada obbligata. Da qui la decisione, nel 2018, di fondare la AgeRe Efficienza energetica, di cui l'Azienda acqua, gas ed elettricità è azionista. "Questa partecipazione - ci illustra Noseda - ci dà l'opportunità di esplorare nuove possibilità, continuando nella ricerca e sviluppo della produzione di calore (abbinata anche alla elettricità, ndr). L'obiettivo, infatti, è quello di ampliare questa tecnologia - che include, appunto, la cogenerazione e il teleriscaldamento, ndr -, più efficiente delle tradizionali. Consolidare la presenza di Age sul mercato delle energie è un dovere e una responsabilità. Pur essendo una Sa (azionista il Comune, ndr), indirettamente l'Azienda è dei cittadini".

Aria di confronto politico

L'impressione, in ogni caso, è che, ancora una volta, questa vendita farà discutere nell'arena della politica locale. Già all'interno del Municipio c'è chi intende chiedere spiegazioni sui dettagli dell'operazione. In effetti, al Consiglio di amministrazione - presieduto dal sindaco Bruno Arrigoni e che vede al suo tavolo la municipale Sonia Colombo-Regazzoni e due consiglieri comunali - è stato chiesto l'obbligo della riservatezza, vincolato, da nostre informazioni, dalla firma di un documento. Sta di fatto che la formalizzazione apparsa sul Foglio ufficiale ha visto scattare le prime verifiche, in particolare da parte di chi fra i banchi del legislativo ha sempre guardato con occhio critico ad AgeRe. Verifiche approdate fino alla Sezione enti locali in merito alla prassi seguita. Procedura in ogni caso corretta, visto che le scelte del Cda di Age non devono passare dal vaglio del Consiglio comunale. A Giorgio Fonio del Ppd resta comunque un rammarico: "Ci si poteva attendere un'informazione diversa da parte dell'esecutivo, almeno per quanto riguarda la porzione 'pubblica' (legata ad Age, ndr) dell'azionariato. Non dimentichiamo che sin qui la cittadinanza chiassese, tramite la bolletta elettrica, ha contribuito con 5 centesimi al chilowattora a favore della politica di AgeRe sul fronte delle energie rinnovabili. A questo punto c'è da chiedersi se non vada rimesso in discussione". Dal canto suo il consigliere comunale di Us-I Verdi Marco Ferrazzini, che non ha ancora digerito il via libera (avversato) alla rete di teleriscaldamento e ai suoi effetti, richiama, per le finanze comunali, è determinato a vederci chiaro in una iniziativa concretizzata solo qualche mese dopo. "Un motivo in più - esplicita - per inserire tra i membri della nuova società AgeRe Efficienza energetica non un funzionario, come ora, bensì un rappresentante politico". Affaire à suivre.

 

 

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