Mendrisiotto

‘Dicendo no allo stadio Chiasso corre dei rischi’

Il capo dicastero sport Lurati lancia un avvertimento. Bocciare l’idea di passare la gestione all’Fc significa ‘perdere campi in sintetico e licenza’

La prossima partita si giocherà in Consiglio comunale (Ti-Press)
29 gennaio 2020
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Non si può certo dire che il morale di Davide Lurati in questi giorni sia alto. E stavolta a bruciare non è la sconfitta sul campo della squadra del cuore (il Chiasso), bensì quella sul terreno della politica. Il veto calato dalla Gestione sull’accordo fra il Comune e il Club per passare la mano sul ‘governo’ dello stadio dà da pensare al capo dicastero Sport e tempo libero. «Mi rendo conto che per i commissari e per i consiglieri comunali non si tratta di una decisione facile – concede, raggiunto da 'laRegione' –. Ma i vantaggi di questa convenzione – a cui si è lavorato per sette mesi con l’intesa dell’Fc e la consulenza di un legale – sono indubbi – rilancia con convinzione –, sul piano finanziario, su quello sociale – non dimentichiamo le giovanili del movimento – e su quello sportivo». Invece, a cinque mesi dalla pubblicazione del messaggio municipale si teme di ritrovarsi ai piedi della scala. E pensare che l’esecutivo, ci ricorda Lurati, immaginava di concretizzare l’operazione all’inizio dell’anno.

'Dire no può essere un boomerang'

«Ora la Commissione si dice aperta ad affrontare il tema dei campi sintetici (tre in tutto, ndr) – che con il passaggio di gestione verrebbero realizzati in un anno e mezzo –, purché lo si faccia in ottica regionale. D’accordo. Ma sia chiaro che la tempistica si allunga». Cosa ci si dovrebbe aspettare? «Innanzitutto, il Comune dovrebbe mettere sul tavolo subito 2 milioni – per risanare i terreni da gioco, ndr – e siamo nel bel mezzo della manovra finanziaria. In caso contrario il Club potrebbe non ricevere la licenza per la prossima stagione dopo il richiamo della Swiss Football League. Inoltre, in seno al Gruppo intercomunale dedicato agli impianti sportivi abbiamo appena stabilito quali sono i centri a valenza regionale. Ebbene, per le strutture in sintetico vi sono due poli: Chiasso e Mendrisio. Quindi le opzioni sono due». E a questo punto la posta in gioco sale. «Lo ribadisco – rimarca Lurati –, la convenzione è un’opportunità per la città, per i suoi sportivi e per i giovani. Se passerà la linea contraria i consiglieri comunali di questa legislatura dovranno essere coscienti che si corrono due rischi: il primo è quello di veder realizzare i campi in sintetico all’Adorna di Mendrisio; il secondo di assistere all’Fc Chiasso che abbandona il calcio che conta. Quindi mi auguro che nel dibattito vi sia un ripensamento». Un auspicio che Lurati unisce, di fatto, a un richiamo alla responsabilità di chi siede nel legislativo.

Il Ppd potrebbe firmare un rapporto di minoranza

Dal canto suo, il Ppd potrebbe compiere una mossa a sostegno del suo municipale: presentare un rapporto di minoranza a favore del progetto quale controcanto alla maggioranza della Gestione guidata da Marco Ferrazzini, che in questa transizione lamenta l’assenza di garanzie sufficienti. Il commissario popolaredemocratico, infatti, si è riservato di prendere le distanze.

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