Abbiamo sbirciato nei portamonete dei sindaci del Mendrisiotto: dai meno retribuiti (Coldrerio e Brusino) al ‘paperone’ Bruno Arrigoni

Ma quanto guadagna il nostro sindaco? Una domanda che, con un po’ di leggerezza, si saranno posti in molti. E così, per quel che riguarda il Mendrisiotto, abbiamo pensato di ‘fare le pulci’ al portafoglio di chi dirige i vari esecutivi. Perché, nel bene o nel male, al mestiere del giornalista va accomunata anche un po’ di quella voglia di ‘farsi gli affari degli altri’. Spulciando i vari regolamenti comunali – magari provando prima a fare delle stime – sono emerse anche alcune sorprese (gli onorari dei membri dell’esecutivo sono infatti ‘pubblici’). Il tutto, ad onor del vero, è nato a seguito di una mozione presentata a Castel San Pietro: ‘Contributi’ l’hanno intitolata i consiglieri comunali Floriano Prada, Federico Imbesi, Claudio Polo, Claudio Petraglio, Ercole Levi e Chantal Livi. Come nella stragrande maggioranza dei comuni ticinesi, l’esecutivo è di milizia. “Tuttavia – scrivono i mozionanti – fattori come l’aumento delle necessità della popolazione e una gestione amministrativa sempre più complessa hanno portato a un continuo aumento degli impegni dei municipali con un conseguente aumento delle ore dedicate da questi ultimi per lo svolgimento della funzione”. E a Castello, “pur ritenendo che l’impegno politico sia una vocazione e non venga per motivi finanziari”, gli attuali onorari “non rispecchiano più l’impegno svolto” dal Municipio (e dal Consiglio comunale). Per questo motivo, i mozionanti chiedono che l’articolo 69 del Regolamento comunale venga modificato. Tra le modifiche, come detto, l’onorario del sindaco che dovrà essere compreso tra 9mila e 15mila franchi annui. Ma quanto percepisce ora la sindaca Alessia Ponti? Ottomila franchi, senza contare rimborsi spese ed indennità per le sedute di Municipio.
Nel Distretto (esclusi Chiasso e Mendrisio, vedi sotto), un po’ a sorpresa, abbiamo potuto appurare che i sindaci meno retribuiti sono Corrado Solcà a Coldrerio e Gianfranco Poli a Brusino Arsizio. Per loro un corrispettivo di 7mila franchi all’anno (senza contare altre spese). La cifra scende ancora se consideriamo i vicesindaco: 3’500 franchi a Coldrerio, 4’500 a Brusino. Salendo in ‘classifica’, troviamo la già citata sindaca di Castel San Pietro a ‘pari merito’ con il sindaco di Breggia Sebastiano Gaffuri. Ottomila franchi, come detto, per loro, mentre i rispettivi vicesindaco ne ricevono 6mila all’anno. Ottomilaquattrocento franchi all’anno è invece quello che spetta a Marco Rizza, capo dell’esecutivo di Vacallo (4’900 il vicesindaco). A Novazzano, invece, il sindaco Sergio Bernasconi, per la sua attività politica, riceve un corrispettivo di 9mila franchi (6’000 il vice). In riva al Ceresio, ovvero a Riva San Vitale, scopriamo invece che per Fausto Medici, in sella da oramai 24 anni (e in attesa che sciolga le riserve per la prossima legislatura) la ‘paga’ è di 11’500 franchi. Spetta a lui fermarsi ai piedi del podio della nostra classifica. Al terzo posto troviamo Simone Castelletti, alla guida del Comune di Stabio: a lui, come da Regolamento comunale, spettano 14’500 franchi all’anno. Infine, ecco i sindaci ‘paperoni’ del Mendrisiotto, i quali si classificano, ex aequo, al primo posto. Stiamo parlando di Claudia Canova e Luca Pagani, eletti a Morbio Inferiore, rispettivamente Balerna. Sono loro, ‘dall’alto’ dei 18mila franchi percepiti ogni anno, a classificarsi, insieme, sul gradino più alto del podio. Guadagnano tanto? Poco? Non spetta a noi giudicare. Riconoscendo loro (a tutti i sindaci momò), però, che il lavoro decisamente non manca.
La Mendrisio post aggregazione ha, di diritto, lo statuto di città. Il che, guardando esclusivamente alla remunerazione dei sindaci, dovrebbe farla entrare nell’Olimpo. Ma così, di fatto, non è. Escludendo Lugano, il sindaco più pagato a livello cantonale è Mario Branda a Bellinzona, con 95mila franchi annui. A Locarno, invece, siamo attorno ai 65mila. Guardando alla grandezza del territorio (e numero dei cittadini), la ‘paga’ di Mendrisio non dovrebbe essere tanto differente. E invece così non è. Samuele Cavadini, infatti, percepisce 36mila franchi all’anno (più 4mila di spese). E il paragone con i cugini di Chiasso chi lo vince? La cittadina al confine: con Bruno Arrigoni che, a capo dell’esecutivo, guadagno 48mila franchi. Una bella differenza, se paragonata, anche se al netto va calcolato che a Chiasso sono 5 i municipali che si dividono il lavoro, mentre a Mendrisio sono in sette. Quel che emerge, però, è che nel Magnifico Borgo il capo dell’esecutivo percepisce, guardando ai Comuni di un certo volume, nettamente meno. «Paragonato ad altri centri – ammette Samuele Cavadini – la remunerazione è bassa». Ma, ci confida, nell’attività di sindaco l’ultima cosa che si guarda è il guadagno: «Non lo si fa per quello». Attualmente, Cavadini ha un suo datore di lavoro per il quale viene stipendiato al 50%, il resto rientra nella sua attività di sindaco. Dunque un altro 50%? In realtà, ci spiega, così non è: «il lavoro di sindaco occupa di più». Cavadini si divide al mattino con lo svolgimento della sua professione originale, mentre al pomeriggio si dedica alla sua attività quale sindaco. «Ma poi ci sono le sere e i fine settimana». Difficile, però, rapportare la carica alle normali 8 ore e 40 di lavoro giornaliero, «perché ne fai molte di più, anche solo per rappresentanza, riunioni, approfondimenti, eventi». Anche se, confida, «certe cose sono più un piacere, non tutto quello che il sindaco fa, come dire, rientra nella sua funzione. Ci sono eventi dove partecipi anche per piacere tuo. Ma se guardo l’impegno in sé, è più del 50%. A me va bene così – evidenzia –, vivo da solo e non ha famiglia». Me per chi avesse famiglia potrebbe essere differente.