A processo l'uomo del Mendrisiotto accusato di aver venduto oltre 340 grammi di eroina. La difesa chiede di sospendere la pena: “Ha confessato e si sta costruendo un futuro”
Ha conosciuto il mondo delle droghe pesanti durante il periodo del militare, ma la dipendenza è arrivata qualche anno dopo, il 45enne del Mendrisiotto a processo da stamattina davanti alla Corte delle assise correzionali di Mendrisio. L’uomo è stato arrestato il 5 novembre scorso e da quel giorno si trova in carcere.
La Procuratrice pubblica lo accusa di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti per aver detenuto e venduto 340,65 grammi di eroina a cinque consumatori identificati e altri rimasti ignoti, ripetuta infrazione alla Lf sugli stupefacenti e ripetuta contravvenzione. Fatti tutti ammessi. Per l’accusa, che ha proposto una condanna a 20 mesi, di cui 14 sospesi per un periodo di prova di 3 anni, a mancare “è una presa di coscienza di quanto fatto”.
L’avvocato Niccolò Giovannettina si è invece battuto per una pena totalmente sospesa perché “non gli si può rimproverare di non aver preso coscienza” di quanto fatto, e in questi mesi di carcere “ha costruito il suo futuro”.
La giudice Francesca Verda Chiocchetti, presidente della corte delle assise correzionali di Mendrisio, pronuncerà la sentenza oggi alle 15.30.