Mendrisiotto

Chiasso, niente 'dolce morte' ma spazio alle luci rosse

Sei piani di… postribolo. In via dei Pedroni l'intenzione è quella di realizzare un complesso dedicare all'esercizio della prostituzione

28 agosto 2018
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Sino a qualche mese fa, in via dei Pedroni 3 a Chiasso, l’intenzione dell’associazione Carpe Diem era quella di realizzare degli spazi per accompagnare alla morte le persone che avevano deciso di intraprendere la strada del suicidio assistito. Un percorso, abbandonato, che ora ha trovato un nuovo cammino, illuminato a... luci rosse. In quel sedime, infatti, l’intenzione è di demolire l’attuale stabile (vedi foto) e di costruirne uno ex novo – di sei piani – da dedicare totalmente all’esercizio della prostituzione. Da ieri è possibile consultare la domanda di costruzione depositata all’Ufficio tecnico di Chiasso dove, tra le altre cose, si può capire la portata dell’intervento: 3,7 milioni di franchi d’investimento per la nuova attività. Realtà che si inserirà in una zona, iscritta a Piano regolatore, definita Ac7, ovvero amministrativa-commerciale intensiva. Da qui, dunque, anche l’ampiezza del progetto in questione che prevede una zona Spa e una ristoro, una cucina e camere da letto distribuite su più livelli. Venti, in totale, le stanze che andranno così ad offrire 44 posti letto. Parte di queste, all’ultimo piano, si legge nella documentazione – saranno adibite “al soggiorno e alla residenza delle operatrici”. Di un certa rilevanza, inoltre, è l’affluenza stimata dai promotori: si stima infatti che durante la settimana i visitatori saranno una settantina, numero che crescerà sino a 120 per il sabato e che scenderà attorno all’ottantina la domenica. Stando ai documenti, infine, il postribolo si rifarà all’Fkk, acronimo che deriva dal movimento tedesco (Freikörperkultur), traducibile in “cultura del corpo libero”.

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