Brogeda, furto alla dogana

Gentiluomini, sporcaccioni e temerari. Che dire dei ladri che nella notte tra giovedì e venerdì, ma la notizia si è appresa solo oggi, hanno svaligiato il bar Moschi, che si trova all'interno della dogana commerciale di Brogeda e quindi è aperto solo a camionisti, funzionari di dogana (compresi quelli svizzeri) e alle forze dell'ordine. Ad accorgersi di quanto era accaduto è stata Paola Bonelli che da undici anni gestisce il locale che pensava fosse più che sicuro in quanto si trova in un luogo (sulla carta) protetto.

I ladri dopo aver scavalcato il recinto del piazzale doganale, con un piede di porco e martelli, hanno forzato la porta sul retro e, una volta all'interno del bar, hanno fracassato le slot machine e aperto il registratore di cassa, riuscendo ad impossessarsi di un bottino che dovrebbe aggirarsi attorno a mille euro. I razziatori della notte, notando che sul bancone c'era la bolletta del telefono da pagare, hanno lasciato una banconota da 100 euro. Gesto approvato dalla titolare del bar, anche se la bolletta era di 176 euro.

Prima di allontarsi i ladri all'esterno del locale hanno fatto come se fossero in una toelette lasciando diversi ''ricordi''. Sul posto oltre ai poliziotti della Volante anche gli uomini della polizia scientifica della Questura di Como. Già lo scorso anno il bar Moschi era stato preso di mira da razziatori della notte.  Nella precedente occasione i ladri oltre a scardinare slot machine e registratore di cassa e espletato i propri bisogni, avevano anche devastato il locale. Uno degli autori del colpo dell'estate 2017, grazie alle impronte digitali, è stato identificato dai poliziotti e sarà processato nel marzo del prossimo anno.