Castel San Pietro

'La scuola apre'. Ma manca il sigillo del Decs

Sul pieghevole la pluriclasse delle elementari che 'MySchool' varerà a settembre vanta il nullaosta cantonale. 'La richiesta di Medacta è ancora al vaglio'

(foto Ti-Press)
9 giugno 2018
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La scuola è privata? In calce al ‘diploma’ d’esercizio non può mancare il nullaosta dell’ente pubblico (si legga il Cantone). Le regole sono chiare, anche per le strutture non parificate. Lo sanno bene pure alla ‘MySchool’ di Castel San Pietro, che in passato per aprire, dapprima il nido, poi la materna ha dovuto staccare un riconoscimento cantonale (nel primo caso) e un’autorizzazione del Decs, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (nel secondo). Non è ancora così, ad oggi, per la prevista nuova scuola elementare annunciata per settembre. E questo sebbene il pieghevole informativo dica dell’altro.

Già il nome, ‘My School Ticino’, dichiara un progetto ambizioso, e non solo dal profilo pedagogico. In realtà la scuola immaginata dalla Fondazione Medacta For Life ha radici tutte ticinesi, anche se parla inglese. Anzi, di fatto è bilingue: in aula una docente con l’italiano quale lingua materna, affiancata da una collega di madrelingua inglese. Oggi la sede aprirà le porte al pubblico (dalle 10 alle 17) per presentarsi al Mendrisiotto. Da illustrare non c’è solo la proposta formativa nel suo insieme, ma, appunto, la nuova iniziativa che prenderà il via con l’inizio dell’anno scolastico. Dopo l’asilo nido (‘MyBaby’) avviato ne 2011 – dapprima come servizio ai collaboratori della Medacta, azienda operativa nel campo dell’ortopedia e della neurochirurgia – e la scuola dell’infanzia (‘MyChild’), aperta nel 2015 – entrambe con una cinquantina di piccoli ospiti-alunni, per il 30% figli di dipendenti –, ora ci si prefigge di ampliare l’offerta fino ai 10 anni con ‘MyKid’. Ciò significa varare, come detto, una scuola elementare, privata come gli altri servizi, rivolta a tutti i bambini della regione. L’intento? Lo esplicita la stessa Fondazione nella ‘brochure’ pubblicata sul sito di ‘MySchool’: “dare continuità al progetto educativo già avviato”. L’inizio sarà con una pluriclasse di prima e seconda, si puntualizza, “così come da regolare autorizzazione del Decs, il Dipartimento educazione, cultura e sport cantonale”. E qui sta il punto. Le cose non sono esattamente così. «La richiesta è in corso di elaborazione: al momento non è stata rilasciata alcuna autorizzazione», dice il responsabile della Divisione della scuola Emanuele Berger, da noi interpellato. In merito al dossier, come ribadisce il coordinatore del Decs, vi sono ancora degli aspetti da verificare. E d’altro canto, senza permesso, la scuola elementare a settembre non potrà aprire. Distinte le procedure – le scuole parificate da un lato e quelle che non lo sono dall’altro –, una realtà quale è quella della Fondazione Medacta deve sottostare oltre che alle leggi a una serie di criteri. Quali sono? «Innanzitutto – ci spiega Berger –, queste scuole devono essere in possesso di un progetto pedagogico; quindi assicurare una sostenibilità finanziaria, elemento aggiunto di recente; contare su operatori dal casellario giudiziale impeccabile; e presentare l’abitabilità degli spazi. Sotto controllo è, certo, anche la formazione accademica e didattica degli insegnanti». Se le richieste saranno soddisfatte e la struttura risulterà in regola, il progetto di Castello potrà spalancare il portone ai primi alunni secondo un approccio educativo che si ispira, come precisa ‘MySchool’, al metodo montessoriano e allo stile creativo dei ‘cento linguaggi’ di Loris Malaguzzi (le scuole di Reggio Emilia). La scelta a quel punto spetterà ai genitori, disposti, s’intende, a pagare le rette previste. Quote, si tiene a far sapere, in linea con quelle applicate nelle principali strutture scolastiche private del Ticino. Sta di fatto che oscilleranno fra i 13’500 e i 15’500 franchi l’anno.

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